Phil Spencer, come annunciato in una nota, conferma che Bethesda Softworks continuerà a funzionare in maniera semi-indipendente dopo la storica acquisizione di ZeniMax Media, società che comprende, tra i vari studios, anche la software house che ha dato alla luce Fallout e The Elder Scrolls.
I titoli di Bethesda adotteranno i servizi di Xbox, come il Game Pass, ma avrà totale autonomia riguardo le sue più grandi IP.
“Sarà un vero e proprio teamwork,” dice Spencer, “Non si tratta di farli diventare come noi“. Ogni azienda avrà la propria individualità e non si andrà a modificare il “modus operandi” di nessuna delle software house acquisite.
Pete Hines conferma quanto è stato detto, i lavori non si sono fermati, ma continuano seguendo la stessa politica che ha caratterizzato Bethesda per anni. I titoli saranno prodotti da loro; ancora non sappiamo se usciranno in multipiattaforma. Una cosa è certa: i titoli già confermati come esclusiva PS5, ovvero Ghostwire: Tokyo e Deathloop (rispettivamente di Tango Gameworks e Arkane Studios), non passeranno sulla console di Microsoft.
Ricapitolando, gli studi di ZeniMax Media potrebbero non entrare a far parte del gruppo formale degli Xbox Game Studios (l’editore che include gli altri studi di proprietà di Microsoft come Obsidian e Ninja Theory).
Le nuove IP delle software house appena acquisite dallo studio di Redmond avranno un trattamento “caso per caso”: se scegliere la strada dell’esclusività oppure il multipiattaforma.
La storia è più macchinosa di quel che sembra, ne siamo consapevoli. Solo nell’immediato futuro avremo certezza di ciò che sta succedendo. L’acquisizione sarà pianificata nella seconda metà del 2021.