World of Warcraft, cambiamenti alla politica sulla pubblicità in gioco

Poche ore fa è stata pubblicata sul forum ufficiale di World of Warcraft una comunicazione riguardante i cambiamenti alla politica sulla pubblicità in gioco.

Cosa vuol dire questo? Dopo diverse segnalazioni il team di WoW ha deciso di punire l’uso scorretto di alcuni giocatori della Ricerca dei Gruppi. In particolare si parla di servizi “carry” o “boost” pubblicizzati spesso nel sistema di ricerca in cambio di denaro reale.

[bluepost title=”Blizzard” link=”https://eu.battle.net/forums/it/wow/topic/17620202147″]Come parte dei nostri sforzi per contrastare l’uso sfrenato della pubblicità in gioco, vogliamo apportare delle modifiche alle politiche di moderazione degli annunci fatti attraverso la Ricerca gruppi, fornendovi anche un’anteprima dei cambiamenti.
Da lunedì 2 luglio, non permetteremo più pubblicità nella Ricerca gruppi per servizi di “boost” o “accompagnamento”, inclusi quelli offerti in cambio d’oro. Lo scopo della Ricerca gruppi, come il nome suggerisce, è trovare persone con cui giocare, e questi annunci rendono difficile identificare i gruppi che si stanno formando. Inoltre, queste pubblicità spesso nascondono servizi con pagamenti in valuta reale, considerando che l’oro non può essere trasferito tra due reami.
Ricordiamo che non sono cambiate le nostre politiche sulla vendita di servizi come l’accompagnamento in incursioni in cambio d’oro. Questi sono infatti ancora permessi, ma solo sfruttando i sistemi di comunicazione di uno specifico reame, come la chat di commercio.
Con la patch 8.0, aggiungeremo l’opzione “Pubblicità” alla funzione di segnalazione della Ricerca gruppi richiamabile col tasto destro, ma nel frattempo è possibile segnalare chi abusa della chat utilizzando l’opzione “Messaggi indesiderati”. Grazie per la comprensione e il supporto volto a mantenere la Ricerca gruppi sgombera dai messaggi pubblicitari non voluti.[/bluepost]

Sarà quindi ancora possibile chiedere una somma in golda per i propri “servizi” a patto che lo si faccia nei canali appropriati.