PES 2015 – Hands On

Articolo a cura di Marco Mancini

La rincorsa di PES a FIFA è cominciata, e il terreno di scontro sono le console next-gen. PES 2015 quest’anno riparte, tentando di giocare ad armi pari con il concorrente della EA. Ieri, insieme ad alcuni amici della community di Games.it, abbiamo potuto provare negli studi milanesi di Halifax proprio la versione PlayStation 4 del titolo targato Konami, in modo da cominciare a toccare con mano le novità di quest’anno. A dire il vero da “toccare” per adesso c’è stato molto poco visto che la versione che ci è stata fatta provare è una demo che risale all’agosto scorso, in tempo di Gamescon, e dunque il codice è a malapena sopra il 50%. Come i ragazzi di Halifax ci hanno spiegato infatti, la maggior parte del lavoro estetico, le migliorie che tutti possiamo apprezzare anche senza avere il cosiddetto “occhio clinico”, potremo ammirarle soltanto sulla versione definitiva visto che gli ultimi due mesi di lavoro sono quelli che si concentrano maggiormente su questi aspetti. Ma veniamo alle novità che abbiamo notato durante il nostro hands-on.

Grafica rimandata a novembre

Il salto grafico da old a next-gen per adesso non è stato proprio evidente, proprio per quanto spiegato qualche riga più su, ma qualcosa di nuovo abbiamo potuto apprezzarla. Il terreno di gioco infatti è molto più realistico, con l’erba che non è sempre tutta perfettamente uguale, ma presenta varie sfumature. A tal proposito ci è stato spiegato che nella versione definitiva, quando giocheremo in casa, avremo la possibilità di ordinare al nostro giardiniere di tagliare l’erba oppure di lasciarla alta, così come di bagnarla prima del match oppure no. La fisica del pallone infatti cambierà e noi dovremo essere bravi a capire su quale tipo di terreno la nostra squadra si esprime al meglio. Va aggiunto inoltre che dal punto di vista grafico il livello era già buono con PES 2014, con la differenza che ora il PES ID (caratteristiche fisiche e tecniche) è stato esteso a molti più calciatori. Così a volte giocando un po’ distratti, ci sembrerà di star guardando una partita vera perché certi giocatori sono identici alle loro controparti in carne e ossa.

 

“Sono un allenatore tecnico-tattico”

Dal punto di vista tecnico, il passo in avanti è stato fatto essenzialmente in due aspetti: i portieri e i passaggi. I portieri ora parano di più, fanno meno papere e sono più reattivi. Non sono ancora perfetti, è capitato ad esempio di segnare con un tiro rasoterra non proprio potentissimo o angolassimo, con il portiere che a pochi passi dal pallone l’ha lasciato sfuggire, ma sono dettagli che nella versione definitiva potranno essere migliorati. I passaggi invece sono più difficili, perché meno automatici. Adesso bisogna dare una direzione corretta alla traiettoria del pallone, non basta premere il tasto del passaggio per far arrivare la palla al compagno perché se lo stick è puntato nella direzione sbagliata, il pallone finirà fuori dal campo. In questo caso si è fatto un altro passo in avanti verso il realismo. Il sistema dei tiri sembra essere rimasto invece quello dello scorso anno: i tiri con i piedi molto ben fatti, precisi anche a seconda della posizione del corpo; quelli di testa invece lasciano ancora a desiderare, il colpo di frusta ancora non si è visto. Bene anche il fondamentale dello stop al volo, abbiamo notato che anche calciatori tecnicamente molto forti come Robben non sempre stoppano il pallone in maniera perfetta. Molto bene anche la fisica del pallone e dei calciatori. Questa volta il giocatore “si sente”, ha il giusto peso, i calciatori non volano più come se pesassero 30 chili, ma la muscolatura influisce sui movimenti e così si nota maggiormente la capacità di muoversi nello spazio dei brevilinei.

Dal punto di vista tattico abbiamo notato cose positive ed altre meno. Di buono c’è l‘intelligenza artificiale in attacco, i compagni si inseriscono molto bene negli spazi e così le sovrapposizioni e gli schemi possono riuscire alla grande. Non dobbiamo più, come lo scorso anno, rivolgere il giocatore verso un compagno per vederlo scattare, ma lui partirà anche se si trova alle nostre spalle. L’aspetto non proprio esaltante invece deriva dall’IA difensiva. I movimenti sono migliorati senza dubbio, i difensori non partono più a caso e ognuno segue il suo uomo, ma sul fuorigioco ancora sono lenti e leggono male l’azione. Nella demo abbiamo provato solo squadre nazionali, quindi tutti calciatori con altissimi punteggi nelle abilità, ma nonostante questo, ogni volta che un avversario partiva in sovrapposizione, l’ultimo difensore aspettava il passaggio prima di far scattare la trappola del fuorigioco. Risultato: in 5 partite abbiamo visto fischiare appena due volte un offside.

Le novità fuori dal campo

Per il resto, quello che non abbiamo potuto vedere nella demo ci è stato raccontato dai ragazzi di Halifax. Tanto per cominciare, quest’anno ci sarà una mezza rivoluzione. Saranno infatti introdotte le serie B di diverse nazioni, tra le quali l’Italia. Cambia anche la Master League Online che prende il nome di MyClub e apporterà delle novità per quanto riguarda la tecnica di compravendita dei calciatori. Sarà infatti possibile scambiare i calciatori tra le squadre, e non solo acquistarne il cartellino in contanti, e i prestiti saranno riabilitati. Lo scorso anno c’erano, ma non venivano usati praticamente mai. Quest’anno sono stati introdotti anche gli allenatori, dunque tutte le squadre di cui Konami ha acquisito i diritti, come la Serie A, avranno il loro tecnico. E la tattica usata in campo rispecchierà quella preferita dall’allenatore, il quale darà la sua impronta in base all’esperienza, allo stile di gioco e così via. Infine possiamo rassicurarvi sulle due assenze cruciali dello scorso anno: l’editor degli stadi e le condizioni atmosferiche: il primo è stato reintrodotto, con tantissime opzioni in modo da apportare piccole modifiche e grandi modifiche; le seconde sono state implementate, con tanto di effetto sulla fisica del pallone a seconda che si giochi con la pioggia o con la neve. Addirittura il nuovo motore grafico Fox Engine calcolerà l’orario in cui la partita viene giocata e cambierà di conseguenza la posizione del sole. Siamo curiosi di vedere un portiere prendere gol su palla alta perché accecato dal sole.

Conclusioni

In conclusione possiamo affermare di essere usciti soddisfatti dagli studi di Halifax. Se la demo che abbiamo provato era solo parziale, gli sviluppatori sono sulla buona strada, ed anche se non abbiamo notato grossi salti tra old e next-gen, siamo fiduciosi che nella versione definitiva il salto di qualità si noterà eccome. Nella speranza che tutte le promesse fatte da Halifax vengano mantenute, rimandiamo un primo giudizio alla demo che uscirà la prossima settimana, e poi alla versione definitiva del gioco che arriverà il 13 novembre.