Final Fantasy XIV: A Realm Reborn Patch 2.3: tutto quello che c’è da sapere

Esattamente una settimana fa Square Enix rendeva disponibile per il download la patch 2.3 di Final Fantasy XIV: A Realm Reborn, chiamata Defenders of Eorzea. Questo è il terzo major update del gioco di Yoshida, che ha mantenuto in sostanza la promessa fatta oltre un anno fa che prevedeva, oltre alle canoniche espansioni, anche delle patch trimestrali (diventate poi quadrimestrali, ma gliela possiamo perdonare) che ampliassero non solo la storia principale, ma aggiungessero contenuti assortiti che tenessero impiegati i giocatori in attesa delle già citate espansioni, che introdurranno ovviamente nuove aree e sopratutto nuove classi.
L’aggiornamento 2.3 segue Through The Maelstrom e A Realm Awoken, di cui vi avevamo già parlato ad esempio qua, aggiunge diversi contenuto interessanti, tra cui nuovi dungeon, un nuovo primal (benvenuto Ramuh), il chocobo raising e Frontlines, evento PvP a squadre che prende luogo in un’arena dedicata.
Ma partiamo con i nuovi dungeon: innanzitutto va detto che questa volta non ci sono stati cambi al sistema di reward, e che Tomestones of Mythology e Soldiery rimangono salde al loro posto,  con anche i tetti settimanali (rispettivamente 2000 e 450) invariati. Grossi cambiamenti invece nelle roulette, visto che quella Expert è ora totalmente occupata dalle nuove istanze, e cioè Hullbreaker Island, TamTara Deepcroft Hard e Stone Vigil Hard. I nuovi dungeon, senza entrare troppo nel dettaglio per lasciarvi il piacere della scoperta, sono forse un pelo meno impegnativi dei diabolici Pharos Sirius o Lost City of Amdapor, ma testimoniano un possibile nuovo indirizzo nelle scelte Square Enix, visto che vivono di meccaniche assai più elaborate e peculiari, che vanno per forza di cose capite a fondo per poterli terminare. Non sono difficili di per se, semplicemente particolari: in preparazione probabilmente alla 2.4 che aggiungerà Rogue e Ninja e alla prima espansione di cui sapremo qualcosa di più a ottobre, il team di Yoshida ha voluto concentrarsi più che sull’end game spinto su tutta la fase di preparazione ai vari boss del gioco, che al momento prendono il nome di Ramuh Extreme e sopratutto Second Coil of Bahamut, che però era già stato introdotto con la 2.2
Questa tendenza è sostenuta anche dal nuovo raid che si può trovare in Duty Finder: Syrcus Tower, il secondo piano di quel Crystal Tower che fece la sua comparsa con A Realm Awoken. A differenza dei dungeon, che si affrontano in 4 persone, questo raid è un evento da 24, divisi ovviamente in 3 party. Nella scalata alla torre si devono affrontare 4 boss diversi, questi decisamente più impegnativi dei precedenti, perché oltre alle meccaniche uniche da imparare (Scylla ad esempio ne ha 3 o 4 che si incastrano insieme e rendono il tutto molto confusionario) vengono aggiunti dei nemici molto impegnativi, che hanno tonnellate di HP e sopratutto picchiano durissimo. Il vantaggio, nonché la scelta intelligente di Square Enix, è rendere i reward  adeguati: i set di equipaggiamento che vengono donati come premio sono di livello 100, e in alcuni casi addirittura superiori in termini di statistiche a quelli Weathered ottenibili tramite Soldiery. L’ultimo boss poi può addirittura far trovare in un forziere un oggetto che prima si trovava solo nel secondo turno di Coil, che permette l’upgrade degli equipaggiamenti da 100 a 110 e l’acquisto di un tier di armi di livello 95.
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Un’altra grande e piacevole novità è Frontlines, primo evento PvP dai tempi di Wolves’ Den: in sostanza tre full party da 8 persone si scontreranno all’interno di un’arena in una sorta di capture the flag in salsa MMORPG, e ogni party sarà formato da membri di una delle tre Grand Company. Attenzione quindi alla vostra alliance, perché per poter essere nello stesso team si deve per forza di cose essere anche della stessa GC, altrimenti si capiterà in gruppi diversi. Le partite sono divertenti per quanto caotiche, e anche se il fulcro di questo titolo non è (ne mai sarà) il PvP questo offre almeno un’attività in più da fare quando si è stanchi del solito tran tran fatto di roulette e Primals.
L’evento però potenzialmente più interessante, per quanto purtroppo non gestito in maniera impeccabile, sono le Hunt. Se avete giocato ad un qualsiasi Final Fantasy saprete certamente che è quasi sempre esistita una serie di quest secondarie che prevedevano l’uccisione di una serie di mostri specifici, di diverso livello di difficoltà. Questo sarà possibile ora anche in Final Fantasy XIV, visto che terminata una semplicissima e brevissima quest si potrà andare alle bacheche sparse nelle città di Eorzea per accettare contratti (giornalieri e settimanali) che prevedono l’uccisione di mostri che variano dal molto facile all’improbabile, i quali ovviamente richiederanno l’aiuto di decine di giocatori, come ad esempio i FATE di Odin o Behemot. Portare a termine le Hunt garantisce punti specifici da usare per ricompense esclusive, ma queste paiono francamente mal bilanciate, visto che sono richieste davvero troppe quest per poter raggiungere anche i primissimi tier di ricompensa.
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Non mancano poi aggiustamenti generici ai vari job, che rientrano però nell’ordinaria amministrazione ed equipaggiamenti nuovi, che pur non interessando l’end game (set di Cyrcus escluso) coprono un range davvero vasto di livelli. Belle notizie invece per i crafter, a cui sono state aggiunte parecchie ricette e sopratutto la desintesi, che permette di recuperare materiali, sopratutto materia, dagli oggetti in vostro possesso. Ultimo (ma non ultimo) la piacevole novità del Chocobo Raising, che attraverso un sistema di quest giornaliere vi permetterà di crescere il vostro personale pollo gigante senza dimenticare la private room, cioè una stanza personale da comprare e inserire all’interno della casa di Free Company, una sorta di piccolo spaziose personale da arredare a piacimento.
Commento finale
Un aggiornamento in sostanza solido, che aggiunge qualcosa ad ogni area dell’esperienza di gioco (già ottima) che offre Final Fantasy XIV, concentrandosi però più sulla fase appena precedente all’end game, che era stato però già protagonista con Through The Maelstrom. Di questo passo la strada per il successo è sicuramente spianata, senza contare che il prossimo update vedrà il debutto di una nuova classe e un nuovo job, e si preannuncia per questo parecchio interessante.