Murdered Soul Suspect – Recensione

Con Murdered Soul Suspect, Square-Enix ha voluto provare a dare una svolta al genere delle avventure, il risultato però è riuscito, purtroppo solamente a metà, come potrete scoprire nella nostra recensione. Alcuni piccoli problemi strutturali impediscono al gioco di spiccare il volo, in compenso alcune soluzioni adottate siano incredibilmente valide. Ma non vogliamo rovinarvi la sorpresa, continuate a leggere per saperne di più.

Assassini nati
Murderd Soul Suspect ci mette nei panni di Ronan, uomo dal passato turbolento che decide di arruolarsi in polizia per dare una svolta alla sua vita. Le cose però non vanno proprio come sperato e durante una collutazione, l’uomo perde la vita. Grazie ad una strega, Ronan riuscirà a tornare in vita sotto forma di spirito, con un solo obiettivo: trovare il suo assassino e ottenere la tanto agognata vendetta. La trama del gioco si sviluppa come in un vero e proprio thriller interattivo, un film incredibilmente curato con una storia e una sceneggiatura che non avrebbero niente di invidiare alle grandi produzioni hollywoodiane.
Purtroppo, di contro, il gameplay si rivela fin troppo semplicistico: le indagino sono semplici e lineari, non ci sono passaggi insormontabili o veri e propri colpi di scena nella ricerca di oggetti o indizi: ricostruire il passato di Ronan sarà fin troppo semplice anche per i giocatori alle prime armi. Le meccaniche di base non appassionano: andare dal punto A al punto B cercando indizi non si rivela appassionate e dopo poche partite la noia prenderà il sopravvento. Colpa anche di un sistema di combattimento non particolarmente rifinito e anzi, scarsamente curato. Il gioco nel complesso manca di profondità, sembra quasi che il team abbia dato massima priorità alle sequenze filmate e alla narrazione, dimenticandosi totalmente del gameplay, utilizzato come riempitivo per far prendere il mano il joypad una volta ogni tanto.
Murdered Soul Suspect deve essere visto come un film interattivo, una versione “aggiornata” dei vecchi laser game (come Space Ace o Dragon’s Lair, giusto per citarne due), ideale magari da “giocare” insieme alla propria ragazza al posto del solito cinemino. Grazie ad una tram appassionante, il gioco riuscirà sicuramente a tenervi incollati allo schermo per almeno una decina di ore, giusto il tempo di scoprire quale sarà il destino di Ronan. E il finale, vi assicuriamo, non vi deluderà.
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Tecnicamente parlando
Murdered Soul Suspect purtroppo risente dello sviluppo su più piattaforme: appare chiaro che la versione next-gen non è altro che un porting affrettato: gli scenari sono spogli, le ambientazioni fin troppo poveri e i modelli poliginali decisamente piatti. Buone le animazioni e la caratterizzazione dei personaggi principali, niente che faccia gridare al miracolo, intendiamoci, in ogni caso il titolo non sfigura anche grazie ad un buon utilizzo della palette cromatica, che alterna tinte scure a colori forti come rosso, giallo e arancione. Un contrasto vivace che ben si sposa con l’atmosfera generale del gioco.
Discreto il comparto sonoro, con un buon doppiaggio ed effetti meritevoli di attenzione. Peccato per alcune voci non sempre all’altezza della situazione e non sempre adatte ai vari personaggi, in ogni caso è difficile lamentarsi di questo aspetto.
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Giudizio finale
Murdered Soul Suspect è un prodotto discreto ma non eccezionale. La trama e la narrazione sono su altissimi livelli, purtroppo però il gameplay si rivela ben sotto le aspettative, a causa di alcune scele affrettate e di un design non sempre eccezionale. Se riuscite a concepire il videogioco come esperienza “interattiva” che va oltre il semplice premere tasti sul pad, troverete Murdered semplicemente perfetto. Se invece cercate azione frenetica, potete guardare altrove senza troppi patemi.