Assassin’s Creed Liberation HD – Recensione

Nell’ottobre 2012, in contemporanea con Assassin’s Creed III, ha visto la luce anche Assassin’s Creed III Liberation, spin-off portatile per PlayStation Vita con un nuovo protagonista (la procace e furtiva Aveline) e nuove ambientazioni rispetto a quelle della serie originale.
Oggi UbiSoft ha pubblicato il remake HD del titolo in questione per PC, PlayStation 3 e Xbox 360, disponibile in formato digitale al prezzo di 19,99 euro. Iniziamo subito dicendo che le uniche differenze riguardano l’aspetto tecnico, poichè questo porting non presenta altre migliorie, aggiunte o contenuti extra di alcun tipo.
Il fantastico mondo di Aveline
Assassin’s Creed Liberation HD è ambientato nell’affascinante New Orleans, protagonista è la bella Aveline, ragazza facente parte della nobile borghesia cittadina, con un tragico passato alle spalle e una storia segnata dall’abbandono della madre. In questo paragrafo eviteremo di addentrarci troppo nella trama, lasciando a voi il piacere di scoprire la storia.
Le prime fasi del gioco servono essenzialmente da tutorial per imparare a prendere confidenza con il sistema di controllo, obiettivamente adattato in maniera ottimale. Non era facile adattare lo schema dei tasti di PlayStation Vita al DualShock 4 ma il team di sviluppo ha svolto un ottimo lavoro in questo senso.
Rispetto ai giochi “casalinghi” della serie, questo spin-off si dimostra decisamente più veloce, del resto parliamo di titolo nato per essere giocato su una console portatile, quindi scordatevi lunghe introduzioni e dialoghi infiniti, in questo caso si passa subito all’azione.
Squadra che vince non si cambia
Il motto è classico: squadra che vince non si cambia, eppure si adatta perfettamente al titolo UbiSoft. In realtà delle piccole novità ci sono (ne parleremo poco più sotto) ma essenzialmente l’impianto è quello classico della saga, Assassin’s Creed Liberation HD sembra una versione portatile di Assassin’s Creed II e le somiglianze con il secondo capitolo sono decisamente tante.
Iniziamo dalle novità: il sistema di Alias. Grazie a questa caratteristica, Aveline avrà a disposizione ben tre cambi d’abito che la trasformeranno rispettivamente in assassina, schiava e nobildonna. Potremo quindi cambiare travestimento in base alla situazione, per evitare le guardie o per uccidere scomodi testimoni, per esempio.
Non dimentichiamo inoltre che Aveline è un’abile seduttrice e potrà ammaliare i cittadini di New Orleans semplicemente usando lo sguardo o mettendo in mostra il suo corpo. Il gameplay di Liberation HD, come anticipato, risente della natura portatile, le meccaniche mordi e fuggi si adattano a partite in treno o in autobus, meno davanti al grande schermo.
Nonostante questo, Assassin’s Creed Liberation HD riesce sicuramente nel suo intento, nonostante una trama decisamente poco profonda ed alcuni difetti strutturali, come i combattimenti poco avvincenti e decisamente troppo semplici. Se però sarete capaci di guardare oltre, scoprirete un piccolo gioiellino.
Tecnicamente parlando
Concentriamoci dunque sull’aspetto tecnico di questo interessante porting. Partiamo dal sistema di controllo, come detto, il team di UbiSoft ha svolto un ottimo lavoro nell’adattare i comandi al DualShock 3, per quanto riguarda questo aspetto non ci sono particolari problemi da segnalare e tutto funziona nel migliore dei modi.
Per quanto riguarda invece la grafica, notiamo un netto miglioramento dei modelli poligonali, i personaggi appaiono più dettagliati, così come le ambientazioni, maggiormente ricche di dettagli. Notevole anche la fluidità, purtroppo però dobbiamo dire che si poteva fare necessariamente di più, la natura portatile del gioco è evidente, nonostante i miglioramenti grafici siano estremamente evidenti.
Discreto invece il doppiaggio in italiano, anche se decisamente inferiore rispetto altri episodi della saga, con voci meno profonde e non sempre adatte ai personaggi. Meno avvincenti invece le musiche di sottofondo e gli effetti sonori, poco curati e sciabli in molte situazioni.
Giudizio finale
In questa recensione ci siamo concentrati nell’analizzare le differenze rispetto alla versione PlayStation Vita, che abbiamo provato nel lontano novembre 2012. Assassin’s Creed Liberation HD è un buon titolo nonostante non sia perfetto. La trama non è in grado di appassionare particolarmente e i personaggi di contorno risultano decisamente anonimi.
Il gameplay invece non presenta particolari sorprese (a parte la novità dell’alias) e la longevità si assesta su buoni livelli, per completare il gioco serviranno circa 12/15 ore. Questa conversione non presenta, purtroppo, alcun contenuto extra rispetto all’edizione originale e questo è decisamente un peccato, considerando anche l’elevato prezzo di vendita.
Assassin’s Creed Liberation HD costa 19.99 euro, una cifra non certo contenuta per un prodotto non nuovissimo, seppur convertito più che discretamente. Se non avete mai giocato questo episodio, potete farci un pensiero, in caso contrario, i motivi per giustificare l’acquisto sono davvero pochi.