NBA 2K14 – Recensione

NBA 2K torna sui nostri schermi, puntuale come ogni anno poco prima dell’inizio della stagione della National Basketball Association. NBA 2K14 è disponibile nei negozi per PC, Xbox 360 e PlayStation 3, con le versioni next-gen (Xbox One e PlayStation 4) in arrivo a novembre.
Abbiamo provato il gioco nella sua versione per Xbox 360 e possiamo dire che l’asticella è stata alzata ulteriormente, NBA 2K14 perfeziona un gameplay ormai collaudato, gli sviluppatori di Visual Concepts hanno dato vita a un gioco ricco di opzioni, graficamente curato, con una giocabilità elevatissima. Seguiteci nella nostra recensione per scoprire tutto su NBA 2K14.
Il fascino del parquet
Gli appassionati della palla a spicchi troveranno pane per i loro denti in NBA 2K14. Il gioco presenta tantissime modalità di gioco in singolo e, ovviamente, in multiplayer. Per quanto riguarda il single player potremo sfidare le squadre controllate dalla CPU in modalità carriera, per vivere il fascino dell’NBA a 360 gradi, oppure scegliere se giocare una delle partite del giorno, basate sul vero calendario delle regular season.
Tante, tantissime le opzioni di personalizzazione, ampio spazio è stato dato alle scarpe, vero e proprio “oggetto di culto” per i fan di questo sport. Nelle prossime settimane verranno rilasciati nuovi modelli e pack speciali in edizione limitata per personalizzare ulteriormente il nostro atleta. A questo proposito, segnaliamo che NBA 2K14 possiede, ovviamente, un roster aggiornato con gli ultimi trasferimenti del mercato estivo: troveremo quindi Paul Pierce e Kevin Garnett ai Brooklyn Nets e Dwight Howard agli Houston Rockets, giusto per fare degli esempi. Come di consueto, il gioco verrà aggiornato regolarmente a febbraio con i trasferimenti del mercato invernale.
Sul fronte del single player insomma non ci sono particolari novità rispetto alla scorsa edizione, in fondo, come si suol dire, squadra che vince non si cambia, giusto? Degna di nota comunque la modalità Lebron Path to Greatness, che ci permetterà di giocare nei panni del numero 6 dei Miami Heat, in una sorta di “carriera” molto breve, ma decisamente divertente. Per il resto ritroveremo le stesse modalità già viste in NBA 2K13, riproposte in tutto il loro splendore.
Purtroppo non possiamo pronunciarci riguardo al multiplayer, avendo testato in gioco con largo anticipo rispetto alla release ufficiale non ci è stato possibile giocare online.
Anno nuovo, gioco nuovo
Diciamo subito che le novità in NBA 2K14 sono ridotte al lumicino. Da segnalare però la presenza della licenza FIBA, per la prima volta in assoluto nella storia della saga potremo giocare anche partite di Eurolega con tredici squadre (Armani Milano e Montepaschi Siena presenti all’appello). Questa aggiunta, per quanto gradevole, appare purtroppo decisamente limitata, con un solo palazzetto a disposizione (Istanbul) e buona parte degli elementi “riciclati” dalle altre modalità.
Tra le altre novità introdotte segnaliamo un sistema di passaggi e azioni leggermente rivistato, in modo da risultare più accessibile. Adesso sarà possibile effettuare schiacciate e altre manovre spettacolari in maniera semplice e rapida.
Per il resto, l’impianto di NBA 2K14 è ereditato da quello del suo predecessore, i difetti sono stati limitati e le poche novità risultano gradevoli, anche se la sezione dedicata all’Eurolega poteva essere realizzata con maggior cura.
Tecnicamente parlando
A livello tecnico NBA 2K14 si difende decisamente bene, almeno nella versione Xbox 360. Gli stadi e le arene sono riprodotti alla perfezione e i volti dei giocatori risultano incredibilmente realistici, con animazioni che ricalcano quelle che possiamo vedere nelle gare in TV.
Buona la fluidità generale del motore, con sporadici rallentamenti solo in alcune situazioni particolarmente concitate. Altrettanto positivo il giudizio sul sonoro, a questo proposito ricordiamo che la colonna sonora è stata scelta da LeBron James, che ha privilegiato pezzi di stelle dell’hip hop (da Drake a Jay-Z, passando per Nas e Kanye West) senza dimenticare però artisti di maggior richiamo come Daft Punk (tranquilli, il tormentone Get Lucky è ben udibile) e Coldplay.
Concludendo
NBA 2K14 è un prodotto confezionato con cura, non troppo originale ma con una discreta dose di novità (vedi alla voce Eurolega) che conquisteranno gli appassionati di questo spettacolare sport. Non ci sono particolari difetti a dire il vero, il gameplay è estremamente valido e tecnicamente ci troviamo di fronte ad un gioco di buon livello.
Non una rivoluzione dunque, ma una gradita conferma, in attesa di vedere come si comporteranno le edizioni next-gen per Xbox One e PlayStation 4, in uscita a novembre.