State Of Decay – Recensione

State Of Decay è un fulmine a ciel sereno, uscito in sordina su Xbox LIVE Arcade e adesso destinato a diventare un cult per tutti gli appassionati del genere survival horror. Anche noi del settore abbiamo sentito parlare molto poco di State Of Decay, poche anteprime, nessun comunicato stampa, pochissime immagini rilasciate e solo un breve trailer diffuso nei mesi scorsi. I presupposti non sembrerebbero dei migliori, vero?


E invece no, perchè State Of Decay è un vero piccolo capolavoro, uno di quei titoli che avrebbe potuto essere venduto nei negozi senza sfigurare accanto a produzioni ben più blasonate. Invece State Of Decay è disponibile solo in formato digitale su Xbox LIVE e presto arriverà anche su PC. Il prezzo non è certo contenuto, parliamo di 1.600 punti Microsoft, quasi 20 euro al cambio attuale, ma la spesa sarà ripagata in pieno.
Un mondo allo sfascio
Iniziamo a dire che è veramente difficile catalogare State Of Decay. La prima impressione suggerisce di bollarlo come survival horror e di sicuro non siamo lontani dalla realtà, anzi, il gioco però include anche componenti esplorative ed elementi stealth tipiche di ben altri generi. Le immagini potrebbero ricordarvi giochi come Alan Wake, Left 4 Dead, Dead Rising e Dead Island ma qui siamo su ben altro pianeta.
La trama non è particolarmente elaborata, il mondo è in preda alla solita invasione di zombie, le città sono state distrutte, il mondo civile non esiste più, benvenuti all’inferno. Nonostante il plot narrativo semplice e stereotipato State Of Decay si rivela decisamente interessante, la storia è narrata con uno stile accattivante ed ogni personaggio è legato agli altri tramite aneddoti e ricordi.
La storia funziona bene principalmente per merito dell’ottimo gameplay, ma di questo parleremo dopo. In State Of Decay la parte narrativa è importantissima, per questo vi consiglio di giocare con il volume ben calibrato, tenendo presente che i dialoghi sono in lingua inglese ma tutti i testi a schermo (sottotitoli compresi, attivabili o disattivabili liberamente) sono tradotti in un ottimo italiano.

Zombie come se piovesse
State Of Decay vi mette nei panni di un gruppetto di sopravvisuti alla solita apocalisse, i nostri eroi dovranno farsi strada in un mondo devastato e popolato principalmente da zombie. Principalmente, perchè ovviamente non mancheranno altri fortunati superstiti che necessiteranno più volte del nostro aiuto per non diventare cibo per le anime dei dannati.
E’ difficile spiegare in poche parole il gameplay di State Of Decay visto che le cose da fare sono molte. Dovremo ad esempio conquistare gli avamposti, esplorare baite abbandonate e mettere al riparo i nostri beni costruendo barricate e ideando ingegnosi sistemi di protezione. Ma non finisce qui, perchè più volte dovremo superare missioni che richiedono di correre da un punto A a un punto B trasportando oggetti (armi, medicinali, cibo ecc) oppure ricercare un determinato personaggio per procedere nella narrazione.
Il gioco è completamente free roaming e la mappa è liberamente esplorabile fin da subito, possiamo quindi limitarci a seguire un binario preimpostato oppure girovagare per Trumbull Valley, immaginaria cittadina con laghi, alberi e baite a farla da padrone. L’esplorazione è uno dei punti chiave del gioco, non pensate di poter arrivare alla fine dell’avventura semplicemente seguendo lo schema preimpostato delle missioni, perchè capiterà spesso e volentieri di restare senza armi o cibo e di dover recuperare questi preziosi oggetti cercando nelle tende abbandonate.


L’equipaggiamento è una componente fondamentale nel gioco. Come ogni buon sopravvisuto avremo a disposizione uno zainetto che potremo riempire di oggetti utili, dalla torcia alle buste di patatine (tipico cibo post apocalittico) fino agli antidolorifici e alle armi. Su queste ultime è bene fare un discorso articolato, perché nella cittadina troveremo armi di ogni genere: bastoni, mazze, fucili, postile e particolari ibridi costruiti di fortuna dai superstiti.

Attenzione però a come utilizzerete le armi perché, ad esempio, uccidere uno zombie con la pistola attirerà nelle vicinanze anche i suoi simili e questo potrebbe costarvi caro. Usando mazze e bastoni invece forse non vi semplificherete la vita dal punto di vista della praticità, ma perlomeno riuscirete a eliminare gli avversari senza fare troppo rumore.
Anche durante l’esplorazione e la ricerca degli oggetti dovrete prestare molta attenzione a non fare rumore e a rendervi invisibili agli occhi degli zombie che seguono una schema pressoché classico: vista pessima ma udito sviluppatissimo. 
Chi si ferma è perduto
Particolarmente importante in State Of Decay è il fattore tempo, il gioco presenta infatti l’alternanza tra il giorno e la notte e se durante le ore di luce dovremo andare a caccia di zombie, al calar del sole il nostro scopo sarà quello di difendere l’avamposto duramente conquistato. Non pensate di poter accasciarvi su un comodo letto o nel sacco a pelo per recuperare le energie perchè siete completamente fuori strada.
È bene dedicare tempo alla gestione dei singoli personaggi perchè dopo una giornata passata a massacrare zombie i nostri eroi reagiranno in maniera diversa e dovremo necessariamente rimetterci in forze prima di affrontare una nuova minaccia. Facile, direte voi, basta mettersi davanti al falò per qualche secondo e magicamente recupereremo tutte le energie. Invece no, dovremo curare metodicamente ogni aspetto come la fame, il dolore, la stanchezza e la resistenza.
Dovremo anche fare in modo di allargare il nostro gruppo per non rimanere soli. Durante l’esplorazione incontreremo altri sopravvisuti che si uniranno alla banda ma prima di poter avere un ruolo attivo dovranno dimostrare di essere in grado di cavarsela da soli superando prove e compiti ben precisi.
Le cose da fare in State Of Decay non mancano, personalmente mi sono molto divertito a girovagare liberamente per qualche ora con una delle tante auto che si trovano in giro, esplorando terreni popolati solamente da zombie. So cosa state pensando e la risposta è affermativa, possiamo investire gli zombie e addirittura liberarci di quelli attaccati alla vettura semplicemente aprendo lo sportello in corsa.

Conclusioni
Prima di scrivere questa recensione ho accumulato circa una decina di ore di gioco, molte delle quali, lo ammetto, spese a girovagare senza una meta, così, solo per il gusto di uccidere gli zombie con la spranga. State Of Decay ha tutte le carte in regola per tenervi impegnati a lungo, purtroppo però dobbiamo necessariamente segnalare l’assenza del multiplayer, con una modalità co-op online State Of Decay avrebbe raggiunto la perfezione.
A livello tecnico le piccole imperfezioni ci sono, come gli sporadoci rallentamenti nelle situazioni più concitate, ma si tratta veramente di inezie in un mare di perfezione. Per poco meno di 20 euro State Of Decay è un acquisto assolutamente obbligato. Adesso aspettiamo il sequel, magari su Xbox One, con tanto di multiplayer co-op per quattro giocatori.