XCOM: Enemy Unknown – Recensione

Articolo di Valerio De Vittorio
Firaxis, famosa per la serie Civilization, si cimenta nel non facile compito di rivisitare una serie culto da sempre legata al mondo PC. L’obiettivo è avvicinare nuove leve, con un titolo strategico intrigante che sa essere spettacolare al punto giusto, facile da assimilare nelle dinamiche base, e sorprendentemente profondo.
Invasione aliena a turni!
XCOM introduce alla trama e alle meccaniche di gioco nelle prime fasi della campagna, attraverso un classico tutorial. La terra è stata invasa da misteriose forze aliene, e i governi di tutto il mondo sono concordi nel fornire il proprio supporto ad un’unica forza militare chiama XCOM, appunto. Voi siete il comandante di questa unità e dovrete gestirne la base operativa e le operazioni sul campo, in due fasi di gameplay distinte. Così guidati dagli assistenti si prende confidenza con le meccaniche base del titolo, che ripropone i fondamentali della serie cult snellendone diverse meccaniche, rendendosi in tal modo decisamente più fruibile e semplice (ma non facile!) da approcciare.
La fase operativa si svolge a turni e richiede di controllare il proprio gruppo di soldati (inizialmente quattro ma che potranno arrivare fino a sei) attraverso il livello che nasconde la classica griglia la quale delimita gli spazi entro i quali potersi muovere. Ogni unità avrà a disposizione due azioni, che sia uno spostamento (anche doppio), piuttosto che attaccare o utilizzare un oggetto. I livelli offrono diverse coperture, così che sarà sempre consigliabile spostare gli uomini dietro una di esse, garantendogli maggiori possibilità di sopravvivenza nella fase successiva di difesa dagli attacchi alieni. L’equipaggiamento della squadra prevede oggetti ed abilità speciali, che andranno acquisite evolvendo le loro capacità missione dopo missione, di conseguenza evitandone la morte. Se un soldato dovesse cadere in battaglia, infatti, non ci sarà nulla da fare, questo andrà a popolare il manifesto dei caduti. Un meccanismo in parte severo, se vogliamo, ma molto efficace nel creare attaccamento ed affezione nei confronti delle proprie unità che solitamente in altri titoli strategici, al contrario, vengono mandate al macello senza particolari patemi. 
Contribuisce ulteriormente in tal senso la possibilità di personalizzare ogni unità nell’aspetto, oltre che nelle caratteristiche quali equipaggiamento ed abilità da sbloccare ad ogni passaggio di livello.
Gestire una base sotterranea supersegreta… 
Oltre alla fase a turni sul campo, nella quale alternerete la sequenza di mosse vostre a quelle dei nemici alieni, vi dovrete preoccupare di gestire la base sotterranea, con ogni mossa scandita dal passare dei giorni. Il quartier generale è suddiviso in diverse sezioni, ognuna dedicata ad un compito specifico. Compiere una qualsiasi azione richiederà dei giorni, che passeranno ogni volta che decideremo di avviare la scansione del globo alla ricerca di attività aliene, corrispondenti a nuove missioni. La base conterrà il dipartimento di ricerca, quello di sviluppo, la caserma, il centro operativo e la mappa globale. Ognuna di esse ha ovviamente funzioni specifiche, garantendo ad esempio elementi nuovi da utilizzare sul campo, ideati dal centro di ricerca e poi creati dai meccanici. Sarà poi necessario tenere sotto controllo la situazione globale, visto che ogni nazione potrà da un lato garantire un supporto con utili risorse, domandando in cambio l’invio di truppe o di materiale rinvenuto in missione. Le missioni che ci verranno offerte saranno legate alla campagna principale, ma tal volta dovremo decidere dove agire, favorendo un paese e lasciandone in preda agli invasori un altro. La base andrà poi estesa, scavando più in profondità, e fornendola di generatori d’energia. Nella caserma potremo assoldare nuovi operativi e compiere le varie operazioni di personalizzazione, tattica od estetica che sia. I vostri progressi saranno costantemente sotto osservazione da parte del Consiglio delle Nazioni, che con incontri fissati a cadenza mensile vigileranno sull’oprato dell’XCOM.
L’impianto strategico imbastito da Firaxis è decisamente semplice da apprendere, ma si rivela ben orchestrato e sufficientemente profondo da far sentire il giocatore il vero responsabile della crescita del proprio team XCOM. Non bisogna farsi ingannare dalle fasi iniziali, molto guidate e facili nell’esecuzione, perché il titolo dimostra di avere molto da offrire col procedere della campagna. Anche il livello di difficoltà, inizialmente permissivo, diverrà più esigente, e con il pericolo della morte permanente del proprio team e le decisioni in materia di ricerca, piuttosto che tra una missione ed un’altra, il titolo riesce a mantenere alta la tensione, con ogni decisione che ha un peso reale nelle dinamiche dell’esperienza.
Qualche spigolo
Non è tutto perfetto purtroppo, visto che XCOM presenta alcune imprecisioni nell’esecuzione. Ad esempio la telecamera durante le missioni si dimostra in difficoltà nel cercare di farci intendere quanto sta accedendo, costringendo il giocatore a continui aggiustamenti. Inoltre le mappe non sono molto varie né particolarmente estese. Avremmo poi gradito qualche modalità accessoria, visto che una volta terminata la storia, comunque decisamente longeva, rimarrà unicamente una sezione multiplayer a temerci compagnia, divertente ma poco approfondita. Le possibilità di personalizzazione e le svariate missioni secondarie che necessariamente tralascerete, sono sufficienti ad invogliare a non limitarsi ad un unico playtrhough, comunque.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, non abbiamo molto da rimproverare a Firaxis, che ha saputo sfruttare il versatile Unreal Engine per dare vita ad uno strategico gradevole alla vista e sufficientemente scenografico nel rappresentare le azioni chiave. Su PC avremmo forse gradito un livello di dettaglio maggiore, in particolare nelle texture, ma considerato il genere e la forte scalabilità, non c’è molto di cui lamentarsi. Discorso analogo per quanto riguarda l’impianto audio, più che adeguato, grazie ad un doppiaggio in italiano puntale ed efficace e a musiche piacevoli e ben selezionate.
Commento finale
XCOM si rivela essere un gioco davvero solido ed intrigante, che sa prendere la formula che ha reso la serie UFO un vero e proprio cult, semplificandola senza per questo renderla meno interessante ed appagante. I giocatori più navigati, ai livelli più alti di difficoltà, troveranno una sfida più che adeguata alle proprie abilità, mentre i novizi apprezzeranno la spettacolarizzazione dell’azione. L’alchimia tra i diversi elementi strategici a turni ed in tempo reale nelle due fasi gestionali diverse (in missione e nel quartier generale) è praticamente perfetta, incollando l’utente allo schermo per ore. Peccato per alcuni difetti (ma le prime patch già rilasciate dopo l’uscita ci fanno ben sperare sul supporto nei mesi a venire) e per la mancanza di modalità accessorie, magari con missioni generate casualmente (o nei panni degli alieni!). Consigliato senza particolari riserve.