Far Cry 3 – Anteprima

Anteprima di Valerio de Vittorio

A poco più di un mese dall’arrivo nei negozi, abbiamo avuto modo di provare con mano un codice non definitivo di Far Cry 3, grazie al gentile invito di Ubisoft. Per l’occasione hanno attraversato l’oceano alcuni degli sviluppatori di Ubisoft Montreal e persino Michael Mando in persona, l’attore canadese che interpreta Vaas, lo schizzato villain del gioco.

Un paio d’ore in compagnia col titolo, presente sia in versione PC che console, ci ha permesso di testare con mano le prime fasi di questo FPS aperto, verificato un prodotto solido e promettente.
Un’isola di folli
Far Cry 3 punta moltissimo sui propri personaggi, uno più fuori di testa dell’altro, a partire dal cattivo principale, Vaas. La presenza all’evento dell’attore che ha prestato non solo la voce, ma anche aspetto e movenze al villain, sottolinea il desiderio di proporre una caratterizzazione profonda, che rappresenti un elemento fondante dell’esperienza. Michael Mando è stato molto disponibile nel raccontarci la sua esperienza, assolutamente anomala per lui, quanto è estraniante vedersi a schermo riprodotto in digitale. L’attore ci ha confessato che era la prima volta che riusciva a vedere la sua faccia sullo schermo, ma ancora gli fa uno strano effetto, nonostante l’ottimo lavoro del team di sviluppo. Mr. Mando sente molto suo il personaggio, frutto anche di un suo cospicuo apporto di idee. 
Tanta cura permette al titolo Ubisoft di sfoggiare un’atmosfera particolare, che risultava tangibile già durante la nostra breve prova. Avviata una partita, l’incipit ritrae un gruppo di giovani che si stanno godendo una vacanza su di un’isola tropicale a base di festini, alcool e sport estremi. Quando l’inquadratura si amplia, però, realizziamo come il video che stavamo vedendo veniva riprodotto sul telefono di uno di loro, tenuto in mano proprio da Vaas. Davanti a noi c’è uno dei nostri amici, legato con le mani sopra la testa, tenuto nella nostra stessa gabbia. Il personaggio che interpreteremo si chiama Jason Brody ed è un ragazzo qualunque, terrorizzato dal suo carceriere e dalla situazione completamente assurda in cui si ritrova. Vaas si allontana, chiamato da uno membro della sua banda, creando il momento ideale per tentare la fuga. Fortunatamente, infatti, il nostro amico ha prestato servizio militare e l’addestramento gli torna utile per riuscire a liberarsi delle corde e scappare. E’ qui che prendiamo in mano il controllo del gioco, seguendo il nostro compagno accucciati e cercando di non farci vedere né sentire dal nemico. La situazione però precipita e, senza svelarvi dettagli della trama, vi diciamo semplicemente che il protagonista è costretto a scappare correndo a perdifiato nella giungla fino a tuffarsi da una rupe gettandosi nel fiume sottostante.
Rinveniamo in un letto, mentre un uomo ci fissa. Sembra amichevole e ben presto impareremo a fidarci del nostro nuovo amico, che ci istruisce sulla situazione e sul luogo in cui ci troviamo. Questa fase viene sfruttate dal gioco per insegnarci alcuni importanti rudimenti del gameplay sandbox di Far Cry 3. L’isola è subito liberamente esplorabile, ma sarà consigliabile individuare, scalare ed attivare delle torri radio, grazie alle quali la nostra mappa si popolerà con tutti i punti sensibili nei dintorni, permettendoci di sbloccare tutto l’esplorabile una zona alla volta. Un accorgimento del tutto simile ai Punti di Osservazione di Assassin’s Creed, per intenderci e al posto del salto della fede, per scendere potremo utilizzare una “zip line”. Il passaggio successivo nel nostro addestramento ci ha visto esplorare un’ampia radura alla ricerca di piante e animali. Il motivo? Recuperare il necessario per confezionare medicinali e migliorare il nostro inventario ingrandendo lo zaino. Far Cry 3, infatti, implementerà un elementare sistema di crafting, grazie al quale l’utente sarà in grado di crearsi da solo l’equipaggiamento necessario a sopravvivere sull’isola.
Mi faccio un Tatau!
Il titolo Ubisoft prende in prestito altri elementi dai giochi di ruolo per contaminare il suo FPS sandbox. Il giocatore potrà sviluppare il proprio alter ego migliorandone le capacità con delle skill suddivise in tre categorie corrispondenti ad altrettanti animali: Heron (airone), Shark (squalo) e Spider (ragno). Ognuno rispecchia dei tratti peculiari, così il primo raccoglierà colpi dalla distanza e la capacità di muoversi agilmente, il secondo invece privilegia gli attacchi ravvicinati e la cura mentre l’ultimo simboleggia la sopravvivenza e la capacità di muoversi di nascosto. Ogni skill appresa corrisponderà ad un nuovo Tatau (tatuaggio) sul braccio del nostro eroe.
Al primo scontro a fuoco con i nemici, abbiamo potuto apprezzare la versatilità del titolo, che lascia all’utente una certa liberta d’approccio alle varie situazioni. Così, se dotati del giusto equipaggiamento, sarà possibile eliminare la minaccia dalla distanza, con armi a lungo raggio. Se invece preferiamo gettarci nella mischia a fucile spianato, si è liberissimi di farlo, a patto di possedere le necessarie capacità pad alla mano, vista l’aggressività dell’intelligenza artificiale. Infine, è prevista anche l’eliminazione stealth, avvicinandosi ai nemici da dietro per farli fuori silenziosamente. La zona d’attaccare forniva tutto il necessario, in tal senso, con diversi elementi dello scenario utili per celare la nostra presenza. 
Dopo una prima parte un po’ guidata, necessaria per apprendere il funzionamento del gioco, gli sviluppatori ci hanno invitato ad avanzare liberamente, scegliendo se esplorare l’isola o concentrarci sulle missioni legate alla storia. Far Cry 3 sembra non porre particolari costrizioni, lasciando all’utente la possibilità di divertirsi con diversi compiti e sfide accessorie (la cui varietà sarà da verificare in fase di recensione) o di seguire il plot. 
Da un punto di vista del gameplay si fanno apprezzare le movenze della telecamera in prima persona, decisamente più “agitata” rispetto ad altri FPS, così come le animazioni delle armi e la loro risposta hanno un qualcosa che le rende più naturali e dinamiche. Difficile spiegare a parole, è più una sensazione restituita dal gioco impugnando il controller. Di contro gli sviluppatori hanno da lavorare sulla disposizione dei checkpoint, troppo lontani tra loro al momento, o quanto meno pensare ad inserire un sistema di salvataggio manuale, per adesso assente purtroppo.
Davvero notevole è il comparto tecnico, su PC brillante, fluido, dettagliatissimo e con paesaggi mozzafiato a perdita d’occhio. Fortunatamente anche su console il titolo si difende decisamente bene, anche se la versione Xbox 360 ci è parsa leggermente sottotono rispetto alla concorrente Sony, per via di una sporcizia generale fastidiosa. Stiamo comunque parlando di un codice ormai vecchio di diverse settimane, e ora del 29 novembre c’è tutto il tempo necessario per ripulire al meglio il gioco.
Questa prova approfondita di Far Cry 3 ci ha lasciato con delle ottime impressioni: il gameplay aperto sembra offrire molti contenuti, mentre il background narrativo, grazie al carisma di Vaas, ci ha decisamente intrigato. Buono anche il comparto tecnico, mentre vi sono ancora alcune imperfezioni nel codice da sistemare. Non ci resta altro che attendere il 29 novembre, data d’arrivo prevista per il gioco in contemporanea su console e PC. Restate con noi per tutte le prossime notizie e l’immancabile Video Recensione.