Borderlands 2 – Video Recensione

Recensione di Valerio De Vittorio

Circa tre anni fa, Gearbox realizzò uno sparatutto con grafica in cel-shading denso di elementi ripresi dai classici giochi di ruolo, con quattro protagonisti tra cui scegliere e da personalizzare ed una componente cooperativa al centro dell’esperienza. Questo bizzarro mix funzionò sorprendentemente bene e oggi è finalmente pronto l’atteso sequel.

Torniamo a Pandora
Da dove cominciare nel realizzare il seguito di un titolo che basava il suo successo sul corretto dosaggio di elementi diversissimi tra loro, arricchendo la ghiotta ricetta con uno stile visivo e narrativo divertente ed esagerato? La strada scelta da Pitchford e compagni è senza dubbio conservativa, visto che Borderlands 2 ripropone sostanzialmente la medesima formula, impreziosita da numerosi accorgimenti, grandi e piccoli, partendo dagli elementi che meno avevano convinto nel predecessore. Si comincia con la componente narrativa, che a differenza del primo capitolo, gode di un ruolo più importante, non limitandosi a mero pretesto inserito unicamente per spingere il giocatore ad esplorare le terre del pianeta Pandora. I quattro protagonisti vivranno così un’avventura che li spingerà ad unirsi ad un gruppo di ribelli per fermare Jack Il Bello, presidente della Hyperion e tiranno odiato da tutti, mosso unicamente dalla brama di potere. Non vi raccontiamo nulla per evitare spoiler, ma vi anticipiamo che la trama non fa certamente gridare al miracolo. Compie comunque egregiamente il suo ruolo, immergendo perfettamente il giocatore nell’atmosfera di Borderlands 2, rendendo il tutto ancora più appetibile grazie all’umorismo che permea ogni dialogo e a personaggi fuori di testa. Non capita spesso di ridere di gusto con un videogame, ma il nuovo lavoro di Gearbox ci riesce eccome, grazie ad un carisma invidiabile, un valore aggiunto che arricchisce un’esperienza già più che completa.


FPS+RPG=gameplay epico!
Borderlands 2 non è comunque un titolo da giocare per farsi raccontare una storia, ma per godersi un gameplay che ibrida in maniera a dir poco riuscita meccaniche da sparatutto in prima persona con un cuore essenzialmente da gioco di ruolo. Se avete giocato il primo sapete già cosa aspettarvi, ovvero ampi spazi aperti da esplorare densi di nemici da eliminare senza pietà, utilizzando un arsenale sterminato, con ogni arma generata casualmente dal gioco stesso. Nei vari avamposti e città incontrerete NPC uno più strampalato dell’altro, che se contrassegnati dal classico punto esclamativo, avranno un compito da assegnarvi, così da riempire il vostro diario di missioni secondarie che accompagneranno il naturale svolgimento della campagna principale. Borderlands 2 fa un’importante passo in avanti anche in questo senso, proponendo un menu di quest denso quanto variegato, tanto che alcune delle chicche migliori si nascondono proprio tra gli obiettivi opzionali. Consigliamo caldamente di affrontare il gioco con molta calma e dedizione, vista la quantità di contenuti nascosti e missioni accessorie di qualità. Ma ancora più dell’esplorazione, il vero centro nevralgico del titolo Gearbox è il loot e le decine di migliaia di armi con cui è possibile riempire il proprio inventario. Borderlands 2 implementa una routine che genera le armi in modo casuale, mettendo nelle mani del giocatore bocche da fuoco dalle caratteristiche più disparate, che siano pistole, mitragliatori, fucili da cecchino o altro, in grado di sparare proiettili incendiari, elettrificati, tossici piuttosto che di causare danni ad ampio raggio o di essere utili come oggetti da lancio una volta terminato il caricatore. Il titolo è letteralmente farcito di oggettistica, con scudi, mod per le granate e potenziamenti legati ai quattro diversi personaggi. A rendere le sparatorie ancora più emozionanti ci pensa poi un campionario di nemici quanto mai vario ed un livello di sfida decisamente elevato. Ogni avversario gode di peculiarità e attacchi differenti; visto che spesso verrete attaccati da gruppi numerosi e differenziati, avere la meglio sarà tutt’altro che semplice. Sarà necessaria sempre una buona pianificazione, tentando di sfruttare al meglio le abilità uniche dei diversi protagonisti e l’ambiente, visto che il level design è tutt’altro che approssimativo. Borderlands 2 è chiaramente un prodotto curato nei minimi particolari e l’alchimia tra i vari elementi funziona egregiamente, garantendo un gameplay esaltante, vario ed impegnativo, che da il meglio di sé quando affrontato in compagnia.


Mai più forever alone…
Abbiamo accennato alla presenza di quattro personaggi ed infatti, come nel primo capitolo, il gioco propone un quartetto di protagonisti, diversi da quelli che già conoscevamo, ognuno dotato di abilità particolari. Ma Borderlands 2 va ancora oltre, garantendo un’elevata personalizzazione grazie al menu delle skill con le quali ogni utente potrà forgiare il proprio personaggio in base a gusti e stile di gioco. Inoltre, un sistema che traccia costantemente il nostro operato, ci ricompenserà periodicamente con gettoni da spendere per migliorare in maniera permanente alcune statistiche a nostra scelta. Le abilità sono inoltre pensate per essere combinate con quelle degli altri protagonisti, incentivando il gioco di squadra. Ed infatti la cooperativa a quattro torna in questo seguito più divertente che mai, con il livello di sfida che si adatta dinamicamente alla presenza di altri giocatori, esaltando ulteriormente l’ottimo bilanciamento del gameplay. Il livello di sfida resta alto e le munizioni non saranno mai abbastanza visto anche il respawn dei nemici, i quali torneranno ad infestare una zona già ripulita dopo una manciata di minuti, un elemento questo che a tratti risulterà comunque frustrante.
Un altro aspetto che non ci ha convinto del tutto è legato ai mezzi di trasporto, ancora una volta presenti, ma sfortunatamente poco sfruttati. Sono poche le missioni che richiedono di guidare una delle varie quattro ruote presenti, relegandole a ruolo di strumenti da utilizzare per spostarsi più rapidamente. 
Un altro aspetto non del tutto riuscito è rappresentato dai menu, rivisti rispetto al predecessore, ma ancora non molto pratici nel navigare tra la moltitudine di item raccolti, anche se fortunatamente sarà sempre ben visibile una comparazione tra elementi equipaggiati e non. Inoltre fa la sua apparizione una mini mappa, assolutamente indispensabile per orientarsi tra le ampie zone esplorabili e grazie alla possibilità di tracciare le diverse missioni, non sarà facile perdersi.


Che stile!
In ultimo merita una menzione l’ottimo comparto estetico, ancora una volta basato sull’Unreal Engine, reso irriconoscibile dal particolare stile grafico, un cel-shading che ricorda delle tavole a fumetti. Personaggi ed ambientazioni sembrano disegnati a mano, e la cura riposta nel tratteggiare ogni elemento denota una volta di più l’impegno profuso da Gearbox nel confezionare questo seguito. Borderlands 2 trasuda stile da ogni pixel, così come la colonna sonora riesce a sottolineare ogni momento di gioco coerentemente, mentre il doppiaggio in italiano fa il suo dovere, peccando purtroppo nella sincronia col labiale, tutt’altro che precisa.
Si fanno notare alcuni bug, che nella versione da noi testata, ovvero quella PC, si sono concretizzati in bizzarri comportamenti degli oggetti, con cadaveri rimasti sospesi nell’aria, piuttosto che muri invisibili che in alcuni livelli ostacolano il tranquillo scorrazzare. Nulla di particolarmente grave, comunque, e l’esperienza di gioco scorre via fluida per tutta la sua sterminata durata. La longevità di Borderlands 2 è a dir poco invidiabile, con decine di ore necessarie anche solo per terminare la storia principale, mentre le numerosissime quest secondarie vi terranno impegnati per molto tempo. Se poi ciò non dovesse essere ancora sufficiente, la possibilità di ricominciare con il proprio personaggio già evoluto, di riaffrontare la campagna con un altro dei quattro protagonisti e la cooperativa completano un pacchetto quanto mai ricco.
Commento
Borderlands 2 è un seguito esemplare, capace di cogliere l’essenza del predecessore per esaltarne le diverse qualità ed allo stesso di ampliare l’esperienza migliorando gli aspetti che non avevano convinto, come la storia approssimativa. Forse manca soprattutto nelle prime ore di gioco il medesimo effetto sorpresa provato tre anni fa, ma il nuovo lavoro Gearbox è talmente ricolmo di cose da fare, oggetti da raccogliere, nemici da eliminare e soprattutto milioni di armi da utilizzare, che è impossibile non lasciarsi catturare. Se nel mix poi ci buttiamo uno stile grafico eccellente oltre ad un senso dell’umorismo che permea il tutto, non possiamo che consigliare questo riuscito ibrido tra FPS e gioco di ruolo senza riserve a tutti gli appassionati. Unica clausola: trovatevi qualcuno con cui giocarci o non assaggerete che una porzione del divertimento che Borderlands 2 sa regalare.