Intervista a Simone “EvilDice” Ceccarelli

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In occasione del Torneo organizzato dalla community di Tekken Roma al Redstar Gaming abbiamo avuto modo di incontrare Simone "EvilDice" Ceccarelli.

In occasione del Torneo organizzato dalla community di Tekken Roma al Redstar Gaming abbiamo avuto modo di incontrare Simone “EvilDice” Ceccarelli, uno dei pionieri italiani del Tekken competitivo. La sua storia comincia nel 1996 quando quello di eSport, almeno in Italia, era un concetto totalmente diverso da quello che intendiamo oggi.

I: Ciao Simone raccontaci un po’ di te, quando è iniziato il tuo cammino da videogiocatore professionista.

EvilDice: Nel 1996 scoprii Tekken 2 e mi appassionai tantissimo, essendo anche appassionato di kung fu mi innamorai di Lei Wulong da lì cominciai a studiarmi tutte le sue mosse, comandi e combo. Entrai in contatto con una piccola community nella quale ho conosciuto molte persone con cui sono amico tutt’oggi ma c’erano anche delle rivalità e qundi si formarono dei piccoli team che competevano fra di loro.

Analizzando sempre di più il gioco scoprimmo che esisteva la meccanica del “side step”, può sembrare scontato ma nel mondo nessuno la sfruttava appieno, infatti quando andammo in Inghilterra ad un torneo di Tekken 3 puntammo molto sulla difesa e si rivelò la strategia migliore. Negli anni successivi la community è cresciuta tantissimo grazie all’aiuto di tantissimi appassionati fino ad arrivare ad oggi.

I: Come ci si prepara ad un incontro di Tekken?

EvilDice: Un po’ come si vede negli sport da combattimento come il pugilato, c’è un’analisi attenta sia del combattimento in sè sia dell’avversario. In modo analogo in Tekken si analizza il personaggio e poi il modo di giocare di quel giocatore.

I: eSports alle olimpiadi, qual’è la tua opinione?

EvilDice: Non so precisamente la definizione che dà wikipedia alla parola sport, ma credo si tratti comunque di una forma di competizione, se intendiamo il cervello umano come qualcosa che può essere allenato come una qualsivoglia altra parte del corpo. Il cervello è sottoposto sicuramente ad uno sforzo, io ad esempio nei tornei ho una durata massima di tre ore dopodiché mi spengo letteralmente.

Sono favorevole all’inserimento degli eSport alle olimpiadi perché c’è uno sforzo, un allenamento e una competitività tali da poter essere accostati agli sport tradizionali, in alternativa si potrebbero creare delle eOlimpiadi in modo da dedicare una manifestazione separata ma comunque riconosciuta dal CONI.

“Il bello dei videogiochi è proprio l’abbattere i muri che dividono la società, non importa se sei uomo o donna, etero o omosessuale, bianco o nero alla fine è la passione per quel gioco che ci unisce la cosa più importante.”

I: E’ giusto che ci siano tornei maschili o femminili negli eSport?

EvilDice: E’ una cosa che non ha assolutamente senso, il bello dei videogiochi è proprio l’abbattere i muri che dividono la società, non importa se sei uomo o donna, etero o omosessuale, bianco o nero alla fine è la passione per quel gioco che ci unisce la cosa più importante. Secondo me la suddivisione deriva da un vecchio retaggio dato dagli sport, se magari chi organizza eventi ha una forte influenza sportiva magari sarà portato a creare divisioni magari ignorando l’evidente sbaglio.

I: Cosa ti aspetti dall’evento di Napoli del prossimo gennaio?

EvilDice: Sono stato invitato da Fabrizio “Bode” a fare da caster per l’evento e proverò a farlo anche in inglese visto che ci saranno partecipanti stranieri, fortunatamente è stato creato con largo preavviso quindi spero in una grande affluenza di partecipanti.

I: Chiudiamo parlando di Lei Wulong, il tuo personaggio preferito che in questo Tekken 7 manca, come l’hai presa?

EvilDice: Lo porterò sempre nel cuore ma attualmente non mi manca, prediligendo anche Yoshimitsu mi sono riuscito facilmente ad adattare alla mancanza di Lei. Dal mio punto di vista però tenere due slot separati per Kuma e Panda è un po’ uno spreco e poi l’inserimento di personaggi di altri franchise è un’arma a doppio taglio: da un lato permetti ad appassionati di altri titoli di avvicinarsi a Tekken dall’altro inserisci meccaniche che non rientrano in quelle di questo titolo e che spesso possono destabilizzare l’equilibrio di un incontro, un esempio può essere Akuma. Con Noctis il discorso è diverso perchè sfrutterà le meccaniche di Tekken nonostante sia un personaggio di Final Fantasy XV.

I: Ok Simone grazie mille per la disponibilità.

EvilDice: Grazie a te!

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EvilDice (Seduto al centro) e i ragazzi della community al Redstar gaming di Roma.