Mass Effect Andromeda – Soluzione completa e Guida al Gioco

Finalmente ci siamo: Mass Effect Andromeda arriverà sul mercato tra pochi giorni e i giocatori avranno la possibilità di riprendere in mano un franchise amatissimo e molto controverso. Stiamo parlando, senza ombra di dubbio, di una delle serie più amate della scorsa generazione di console, una trilogia che ha fatto la storia e che ha conquistato i cuori di milioni di appassionati. Con Andromeda BioWare ha deciso di dare un colpo di spugna e ripartire da zero, cercando di riscoprire quegli stimoli che l’avevano portata a realizzare il primo capitolo della serie senza enormi pressioni addosso. La nuova galassia racchiude un sacco di misteri, pianeti da scoprire e esplorare, razze con cui fare i conti e molto altro ancora. L’universo di questo nuovo Mass Effect non è infinito ma è sicuramente piuttosto vasto e per questo motivo noi di Games.it abbiamo deciso di proporvi una guida completa: qui, giorno dopo giorno, troverete suggerimenti e consigli sulla costruzione del personaggio, sull’esplorazione, sulla gestione degli oggetti, sulle missioni e non solo. A questo punto, fatte le doverose premesse, possiamo finalmente partire: l’universo ci attende!

SOMMARIO

NEW: GUIDA ALLE RELAZIONI AMOROSE

1- Guida per iniziare il gioco: i nostri consigli

2 – La creazione del personaggio

3 – Guida al prologo 

4 – False speranze: il sogno di Habitat 7

5 – Alla scoperta del Nexus

6 – Proiettili nel deserto 

7 – Multiplayer che passione

Guida per iniziare il gioco: i nostri consigli

Mass Effect Andromeda non è un gioco da prendere alla leggera, il titolo ha molto da offrire ed è facile perdersi senza capire bene quello che sta accadendo. Crediamo sia quindi doveroso aprire questa soluzione dandovi qualche consiglio di base da seguire in tutta la partita, principi generali da tenere sempre a mente nel corso delle vostre esplorazioni spaziali. In questa parte della guida non sono presenti particolari spoiler, quindi potete leggere liberamente.

Il consiglio più importante da seguire sempre è probabilmente il seguente: non abbiate fretta. Mass Effect Andromeda è un gioco lento da godersi minuto per minuto, prendetevi tutto il tempo necessario per modellare il vostro personaggio e per immergervi nelle atmosfere create dai ragazzi di BioWare. Questo titolo riesce a regalare il meglio proprio quando c’è un’immedesimazione totale, quindi approfondite se possibile la storia dell’universo che vi circonda e cercate di scoprire il più possibile su pianeti e personaggi… Vi assicuriamo che affrontando Mass Effect Andromeda in questo modo alla fine avrete veramente la sensazione di esservi goduti il titolo al 100%, affrettarsi per arrivare ai titoli di coda non ha nessun senso in un gioco del genere.

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Le missioni secondarie presenti sono intriganti e affascinanti, quindi non lasciatevi sfuggire incarichi che vi porterebbero a visitare luoghi misteriosi o a incontrare terribili nemici. Non dimenticate inoltre che parlare con i vari npc e approfondire le varie opzioni di dialogo vi permettera di accedere a missioni altrimenti impossibili da effettuare e, di conseguenza, potrete completare veramente il gioco. I personaggi inoltre sono anche scritti bene, quindi è veramente un piacere sentire quello che hanno da dire… peccato per le animazioni facciali non perfette e per la mancanza del doppiaggio in italiano!

Per quanto riguarda i pianeti da esplorare vi rimandiamo alla nostra video recensione che uscirà nei prossimi giorni, per il momento possiamo sicuramente consigliarvi di visitare tutto il visitabile e di approfittarne per far crescere il vostro personaggio: cercate minerali per migliorare il vostro equipaggiamento e usate il caro vecchio Nomad (finalmente è tornato) per sfrecciare sulla superficie di enormi pianeti.

Anche i dati ricerca sono molto importanti e per recuperarli è necessario effettuare scansioni su scansioni: la meccanica, onestamente, non è il massimo del divertimento ma è sicuramente utile per creare un protagonista che sia una vera e propria macchina da guerra… Naturalmente anche in questo caso è necessario prendersi il proprio tempo per analizzare le varie zone e per capire come procedere al meglio. Per permettervi di capire ciò di cui stiamo parlando alleghiamo un video pubblicato dagli stessi sviluppatori dedicato all’esplorazione (sono disponibili i sottotitoli in italiano).

 

Un altro consiglio che riteniamo possa essere utile è il seguente: se possibile cercate di affrontare il multiplayer contestualmente al single-player. Il cuore del gioco non è il multi, è puttosto evidente, ma questa componente è degna di attenzione e può regalarvi spunti e esperienze che vi saranno molto utili anche nelle vostre operazioni single-player.

L’ultimo consiglio che vogliamo darvi, infine, è forse il più controverso: secondo noi il modo migliore per affrontare Mass Effect Andromeda è evitare scomodi confronti con la trilogia originale e godersi il gioco per quello che è. Stiamo parlando di un nuovo inizio, un titolo potenzialmente estremamente interessante che introduce parecchie novità ma che, al tempo stesso, si distacca parzialmente dalla formula vista nei precedenti ME. Non siamo affatto sorpresi in reatà: BioWare ha cambiato molto nel passaggio dal primo al terzo Mass Effect ed era sicuramente lecito aspettarsi novità in Andromeda. Cercate quindi, se possibile, di non pensare costantemente a cosa sarebbe potuto essere e invece non è: la trilogia originale era splendida, nessuno lo mette in dubbio, ma aveva anche dei difetti innegabili che speriamo possano essere aggiustati con queso nuovo corso di lavori sul franchise (è ancora troppo presto per parlare).

 

La creazione del personaggio

I giocatori di Mass Effect Andromeda hanno essenzialmente tre scelte: possono puntare su un personaggio femminile pre-impostato, su uno maschile, o possono creare un avatar completamente personalizzato. Quello che invece non possono cambiare, come nella trilogia originale del resto, è il nome con cui i personaggi si rivolgeranno al protagonista. L’editor di creazione del personaggio sfortunatamente non è profondissimo ma con un po’ di pazienza si possono creare delle buone combinazioni.

Prima di iniziare una partita infatti è consigliabile, al fine di ottenere la massima immedesimazione possibile, creare un personaggio che possa veramente rispecchiarci e che abbia già qualche abilità sbloccata di nostro gradimento. Sentitevi liberi di provare quello che volete, purtroppo non potete giocare con un alieno ma dal punto di vista estetico ci sono alcuni tatuaggi e tagli di capelli piuttosto interessanti. Naturalmente potete scegliere il sesso del vostro personaggio, modellare il suo volto e, eventualmente, scegliere il trucco perfetto per l’occasione. Limitandosi alle personalizzazioni estetiche il gioco offre anche la possibilità di personalizzare il vostro fratello o la vostra sorella gemella (le opzioni disponibili sono esattamente identiche a quelle per il personaggio principale), mentre dal punto di vista narrativo potrete collegarvi alla trilogia originale selezionando il sesso del caro vecchio Shepard.

Ora passiamo al pezzo forte di questo capitolo della guida: la gestione delle abilità iniziali e dell’orientamento del personaggio. La buona/cattiva notizia (dipende da voi) è che non dovrete selezionare una vera e propria classe che vi vincolerà nella partita a certe abilità. Il gioco, al contrario, vi chiede di puntare su un orientamento che vi fornirà alcune capacità iniziali ma potenzialmente potreste seguire un sentiero completamente opposto in-game. Per capirci si può tranquillamente iniziare da soldato e chiudere da biotico questa volta.

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I profili iniziali sono i seguenti:

– Sicurezza: partirete con specializzazioni nell’uso delle armi e delle tattiche da campo

– Biotico: specializzazioni nei poteri biotici, potrete creare vortici, lanciare nemici e così via

– Tecnico: selezionando questo orientamento otterrete abilità di hacking e manipolazione dei dorni

– Leader: orientamento perfetto per chi ama lavorare con il team offrendo supporto

– Scrapper: orientamento pensato per chi ama caricare a testa bassa

– Operatore: perfetto per chi ama giocare in maniera un po’ più stealth, anche se naturalmente il gioco non concede molto in questo senso

Tutti gli orientamenti vanno bene alla prima run, sono semplici da usare quindi non fatevi problemi al riguardo. Successivi orientamenti si possono sbloccare nel corso della partita investendo punti in un ramo abilità piuttosto che in un altro, tutte le singole abilità sono potenziabili e, fortunatamente, ogni tot tempo avrete la possibilità di tornare sui vostri passi e resettare tutto: BioWare è stata molto buona da questo punto di vista.

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Guida al prologo

Prima di iniziare l’avventura vera e propria su Mass Effect Andromeda è necessario affrontare un breve prologo. Questa sezione introduttiva ci consente di prendere confidenza con i personaggi, di capire i comandi di base e di provare le varie meccaniche. 

Inizialmente vi trovate nell’arca Hyperion e vi siste appena svegliati: la vostra nave è finalmente arrivata a destinazione dopo un viaggio lunghissimo e la prima cosa da fare e sottoporsi ai controlli dei medici post-criosonno. Attraverso i primi dialoghi potete cominciare a impostare la personalità di Ryder, ma vi consigliamo di concentrarvi più che altro sull’ambiente e sulle prime informazioni che vi vengono date dai vari npc. Molto presto la situazione peggiorerà notevolmente e vi troverete a galleggiare in assenza di gravità, ma fortunatamente la cara vecchia Cora vi riporterà con i piedi per terrà e potrete uscire dalla prima stanza (parlando prima proprio con Cora). Volendo potete completare un obiettivo opzionale andando a controllare le condizioni del vostro gemello ancora incapsulato, ma non è strettamente necessaio.

Una volta fuori vi troverete a dover aggiustare un guasto alla nave. Come fare? Semplice: dovete usare lo scanner che avete in dotazione (croce direzionale giù) per trovare e risolvere il problema. Approfittatene per prendere confidenza con lo strumento.

A questo punto seguite Cora al tram, attivatelo e andate all’area successiva: qui incontrerete il capitano Dunn insieme a vostro padre Alec e potrete fare altre interessanti conversazioni che condizioneranno la vostra personalità. Qualunque sia la vostra scelta, comunque, vi ritroverete a scendere sul paradiso terrestre Eden 7 ma la situazione precipiterà molto presto. Vi ritroverete quasi subito sperduti, isolati dal resto della squadra in un mondo ostile e alieno. Prima di partire, comunque, potete parlare un po’ con i vostri compagni per conoscerli meglio e scoprire nuovi dettagli sulla vostra famiglia. Quando vi sentite pronti non dovete fare altro che prendere il vostro casco dall’armadietto, fare un saluto alla pietra fortunata di vostro padre e leggere tutti i datapad. Arrivati a questo punto siete finalmente pronti per iniziare il viaggio vero e proprio, buona fortuna!

False speranze: il sogno di Habitat 7

Dopo essere precipitati vi riunirete praticamente subito con Liam, il vostro sfortunato compagno di avventure: come potete vedere siete su un pianeta assolutamente non abitabile, tormentato da tempeste di fulmini e scariche elettriche. La sezione iniziale del livello è piena di tecnologie dell’iniziativa, quindi assicuratevi di scannerizzare tutto per iniziare ad accumulare punti ricerca. Il vostro SAM sarà offline, quindi non aspettatevi particolari informazioni, ma i punti sono sempre punti e vi consigliamo di scannerizzare anche piante e rocce particolari (le troverete lungo il cammino).

Proseguendo lungo il sentiero raggiungerete una piccola vallata tormentata da fulmini, in questa sezione dovete semplicemente scattare evitando le scariche elettriche per non farvi friggere quindi correte! A questo punto scannerizzate la pistola, raccoglietela, recuperate le munizioni un po’ più avanti e cominciate a fare pratica. Dopo aver sparato a qualche povero bersaglio cercate di conoscere un po’ meglio Liam ascoltando quello che ha da dire e proseguite lungo il sentiero affrontando il tutorial relativo ai salti e agli scatti col jetpack (non è niente di difficile).

A questo punto date un’occhiata all’enorme struttura sullo sfondo ma non perdete troppo tempo! A poca distanza da voi Fisher ha incontrato una razza aliena decisamente poco amichevole: i Kett. Non siate troppo diplomatici: sparate a vista e uccideteli il prima possibile. Dopo aver fatto piazza pulita parlate con Fisher (non è messo bene) e allontanatevi per cercare il resto della compagnia (non prima di aver scannerizzato tutto il possibile ovviamente!).

Arrivati a questo punto il livello si apre e potete scegliere il percorso che volete: andando a destra potrete provare a salvare Kirkland dalle grinfie dei Kett affrontando al tempo stesso un breve tutorial sulle coperture (molto utile in realtà). Seguendo la strada principale noterete diversi rottami da scannerizzare e, molto presto, incontrerete altri Kett con cui dovrete inevitabilmente fare i conti. Uccideteli tutti, scannerizzate e proseguite al bivio recuperando il registro di volo e le munizioni, fate attenzione perché incontrerete altri Kett accompagnati da una bestia pericolosa a distanza ravvicinata.

Dopo aver fatto ciò andate sul lato orientale della struttura, seguite il segnale radio e salvate Greer dagli alieni evitando di camminare nell’acido. Proseguite verso est evitando una nuova tempesta di fulmini, entrate nella caverna e analizzate l’albero di fronte a voi. A questo punto dirigetevi a sud alla nave schiantata ed eliminate tutti i Kett presenti, poi dirigetevi a nord e vi troverete di fronte a un’enorme porta. Eliminate i quattro alieni e continuate per raggiungere il team di Cora (hanno lanciato un razzo di segnalazione). Salvateli facedo fuori nemici pesanti e bestie, il combattimento non è troppo difficile ma state comunque attenti.

Dopo aver fatto ciò superate la grossa porta e riunitevi con vostro padre, Alec, parlate con lui e gettatevi in battaglia seguendolo in tutto quello che fa. Molto presto, dopo aver abbattuto parecchi Kett, vi troverete in una zona molto scoperta e dovrete posizionare i vostri alleati in modo da non essere circondati. Scegliete un lato (destro o sinistro) e difendetelo permettendo a vostro padre di interagire con la piattaforma di fronte a lui. Ci saranno diverse ondate e alcune non saranno semplici, ma non dovreste avere troppi problemi.

Quando Alec avrà finalmente finito entrate nella struttura e godetevi i vari filmati.

Alla scoperta del Nexus

La situazione è leggermente degenerata: vostro padre è morto e siete stati ufficialmente nominati pionieri, congratulazioni. In questa particolare fase del gioco l’arca appartenente alla razza umana raggiungerà il Nexus (sostanzialmente una versione alternativa della cittadella) e potrete dedicarvi all’esplorazione e alla scoperta di nuovi dettagli sulla trama. Inizialmente non verrete accolti da nessuno dal momento che gran parte della stazione è stata disattivata per risparmiare energia, ma dopo poco tempo entrerete in contatto con un inutile ologramma e con degli operai che vi porteranno dai grandi capi.

Grazie al vostro arrivo il buon Kandros, cervello militare della stazione, può dirottare nuova potenza al Nexus rendendolo nuovamente operativo ma c’è ancora molto da fare: l’umanità ha disperatamente di un avamposto dal momento che le arche appartenenti alle altre razze sono disperse… Le risorse, inoltre, cominciano a scarseggiare ed è piuttosto difficile procurarsi del cibo quando si è in mezzo allo spazio.

In questa particolare fase del gioco non dovete fare nulla di difficile. Approfondite tutte le opzioni di dialogo per scoprire ulteriori dettagli e accettate le missioni secondarie presenti: alcune le potrete completare solo dopo essere sbarcati su Eos, quindi non preoccupatevi troppo. Le quest, comunque, non sono assolutamente complicate e vi richiedono generalmente di andare da un punto A a un punto B eseguendo banali operazioni.

Fermatevi anche un momento a parlare con Kandros per capire il funzionamento delle squadre d’assalto e non dimenticate di far visita a geologi e scienziati per sbloccare le varie missioni di raccolta (li trovate vicino all’enorme vetrata).

Quando siete pronti a proseguire andate nell’ufficio del direttore Tann a fare rapporto, assicuratevi di acoltare l’opzione di dialogo relativa alle arche mancanti e poi dirigetevi al nucleo operativo di SAM: la vostra IA ha qualcosa di interessante per voi.

Proiettili nel deserto

Il primo pianeta su cui verrete mandati dopo essere stati nominati pionieri sarà Eos, un enorme deserto apparentemente colonizzabile. Prima di sbarcare, comunque, dovrete parlare con SAM e sbloccare le varie opzioni relative ai profili di combattimento. Dopo aver approfondito tutte le opzioni di dialogo disponibili scoprendo qualcosa in più su vostro padre, sarete finalmente pronti a raggiungere la Tempest con Cora, incontrare Vetra e lanciarvi sulle distese torride di Eos (prima, se possibile, prendetevi un momento per visitare la navetta e per dare un’occhiata alla stanza di vostro padre nella stazione.)

Dopo essere atterrati sul pianeta vi renderete presto conto che è un vero schifo: ci sono radiazioni ovunque, tempeste violente, un caldo folle e come se non bastasse ci sono pure i Kett. Tutti i tentativi di colonizzazione hanno miseramente fallito, quindi i vari insediamenti che incontrerete saranno quasi completamente deserti… La prima cosa da fare, comunque, è ridare potenza al Nav Point è per farlo vi serve un codice che si trova su un datapad in una delle strutture nelle vicinanze. Dopo aver aperto la porta ispezionate tutti i container per recuperare oggetti utili, troverete una console ma non potrete attivarla subito e dovrete dirigervi alla stazione energetica al lato sud della stazione. Qui incontrerete Clancy, un contrabbandiere sopravvissuto di cui dovrete guadagnarvi la fiducia attivando generatori e uccidendo Kett (niente di difficile). Dopo aver fatto ciò ripristinate l’energia nella stazione e recuperate lo splendido Nomad nei pressi della Tempest: con questo nuovo veicolo potrete esplorare anche le zone infestate da radiazioni (dovete sfruttare la stazione d’appoggio, potete usarla anche per modificare equipaggiamento e squadra).

A questo punto, saliti sul Nomad, dovete raggiungere gli enormi pilastri e interagire con le relative console: la procedura è piuttosto semplice, dovete semplicemente fare un po’ di platforming, scannerizzare i glifi, uccidere le entita ostili e usare la console. L’ultimo pilastro, tuttavia, è protetto da una nave Kett e per raggiungerlo dovrete disattivare gli scudi: farlo è veramente semplice, dovete solo assicurarvi di spegnere tutti i generatori presenti nella zona (sono in bella vista, non potete mancarli). In questo modo quella fastidiosa bolla arancione sparirà e potrete fare ciò che dovete, ricordatevi di usare lo scanner in tutti i pilastri perchè ci sono alcune chicche veramente interessanti… Un piccolo appunto: in uno dei pilastri per trovare i glifi necessari ad attivare la console dovrete usare lo scanner per individuare i relativi condotti. In uno dei pilastri, inoltre, dovrete completare un piccolo minigioco stile Sudoku.

In tutto questo processo incontrerete due personaggi che potranno entrare a far parte del vostro equipaggio: un’Asari di nome Peebe e un Krogan noto come Drack.

Interagendo con tutti i pilastri sbloccherete un’ultima console in una zona pianeggiante e, come è facile intuire, a questo punto non dovete fare altro che gettarvi dentro la misteriosa struttura che apparirà con Peebe: lanciatevi nel primo pozzo gravitazionale e, per cominciare, recuperate e scannerizzte tutto ciò che potete. A questo punto interagite con la console e usando lo scanner seguite il condotto fino al punto di rottura: in questo vostro viaggio incontrerete molti Relictum e dovrete fare salti difficili, quindi preparatevi a sudare. Alcuni avranno torrette e ci saranno diversi pozzi gravitazionali da attraversare. Una volta raggiunto il punto di rottura riparatelo e attivate la console per proseguire in una nuova sezione fatta di piramidi, platform e piante da scannerizzare.

Alla fine, dopo un gran numero di salti nel vuoto e Relictum uccisi, vi troverete davanti alla console finale ma attenzione: attivandola scatenerete un’entità devstante e dovrete fuggire alla massima velocità per evitare di fare una brutta fine. Non ci sono particolari consigli per questa fase: dovete solo correre rapidamente cercando di essere precisi nei salti! Attenzione: cercate di essere attenti nel vostro viaggio nella cripta relictum, lo scanner vi permetterà di immagazzinare un mucchio di punti e ci sono alcuni oggetti veramente interessanti tra cui una chiave di decriptazione.

Arrivati a questo punto non dovete far altro che uscire dalla cripta, affrontare i Kett, stabilire il primo avamposto scegliendo tra militare o scientifico e godervi la scena, congratulazioni!

Multiplayer che passione

Il multiplayer di Mass Effect Andromeda non è certamente la componente più rilevante o significativa del gioco, ma ha indubbiamente un suo fascino e, fortunatamente, è integrata con il single player. Cosa significa? Semplicemente che affrontando missioni in multiplayer otterrete benefici anche nella vostra campagna in giocatore singolo. I problemi tecnici purtroppo ci sono anche qui, ma questa parte del gioco ha molto da offrire ed è chiaramente pensata per permettere agli utenti di passare qualche serata in allegria.

Lo scopo di questa parte della guida, come forse avrete intuito, è fornirvi qualche consiglio di base per affrontare al meglio il multi e per diventare dei veri mattatori di Andromeda. La prima cosa da fare è probabilmente prendersi un po’ di tempo per dare un’occhiata ai vari personaggi appartenenti alle diverse razze: non buttatevi subito su quello esteticamente più interessante perché potreste pentirvene, prendetevi un po’ di tempo per leggere tutto il necessario e per confrontare le diverse caratteristiche. Dopo aver fatto ciò dovreste pensare alla personalizzazione del vostro profilo: scegliete le armi che vi ispirano di più tenendo sempre sotto osservazione il peso complessivo che, come saprete, influenza in modo significativo il periodo di ricarica delle abilità.

Prestate sempre molta attenzione all’evoluzione del vostro personaggio e investite in modo sensato i punti ricevuti livello dopo livello: cercate di creare un personaggio flessibile dal momento che online vi troverete spesso e volentieri a dover improvvisare. Sfruttate al massimo i mod su armi e armature per ottenere il meglio dal vostro equipaggiamento e non abbiate paura di sperimentare cambiando speso personaggi e armamenti.

Quando vi troverete direttamente in-game, invece, tenete sempre a mente i seguenti punti:

– muovetevi sempre, ME Andromeda è un gioco verticale e non dovete mai stare troppo fermi in un punto

– individuate subito le casse di munizioni e difendetele

– lavorate di squadra combinando le varie abilità per ottenere combo devastanti (l’uso della chat è caldamente consigliato)

– Cercate di apprendere il più possibile dai combattimenti in modo da capire rapidamente cosa avete davanti e come affrontarlo