Metti in discussione la definizione di Gioco di Ruolo con la recensione di Andiamo in Jeep

Un manualetto con la scritta andiamo in jeep e in copertina una jeep caricata per un campeggio e due guanti presenti sullo sfondo

Negli ultimi anni il panorama Italiano di giochi di ruolo si è espanso sia con prodotti originali sia con importazioni da terre d’oltremare e cugini d’Europa.

Nonostante noi stessi in Italia siamo molto prolifici e produciamo numerosi giochi di ruolo e manuali, i nostri diretti rivali sulla quantità sono propri i paesi scandinavi che con competizioni e concorsi creano una base fertile per giochi di ruolo sempre più innovativi e diversi(ficati).

Tra questi, portato in Italia da Narrattiva, spicca “Andiano in Jeep” un gioco di ruolo di creazione collettiva e improvvisazione teatrale che spinge la definizione di GdR al limite.

Un nuovo modo di giocare

Pagine in bianco e nero di Andiamo In Jeep che narrano gli strumenti con cui giocare al meglio i suois cenari

Vi Åker Jeep è il nome originario che in Svedese si traduce letteralmente in “Andiamo in Jeep” e indica non un gioco di ruolo nello specifico, ma un’intera categoria e tipi di giochi, dallo stile più avventuroso e disinvolto, privi di strutture rigide e più interpretativi.

I giochi di questo genere (che il manuale chiama Jeepform), infatti, vedono i partecipanti dare vita a una vera e propria fiction improvvisata seguendo linee e sfruttando spazi e oggetti che ogni scenario delineerà.

I Jeepform sono “LARP da camera” e coinvolgono dunque i giocatori a 360°. In questo senso la sviluppatissima cultura LARP nord-europea si mischia alla perfezione con i GdR più cartacei per creare un ibrido teatrale, quasi cucito sull’improvvisazione.

Come molti giochi di ruolo e LARP, i Jeepform inclusi nel manuale prevedono una figura di facilitatore, simile ma molto più leggera rispetto a quella di un dungeon master, chiamato “Regista”, rafforzando ancora di più la sensazione di improvvisazione teatrale.

Tre scenari per partire

Le pagine in bianco e nero del manuale che trattano delle scene aggiuntive alla fine di uno scenario

Il manuale di Andiamo In Jeep si apre con una panoramica sul genere e contiene tre scenari, diversificati per quantità di giocatori, difficoltà, serietà e spazi richiesti.

La parte dedicata al sistema Jeepform dà consigli ai Registi e ai partecipanti, con dritte molto utili e applicabili anche in generale come regole della buona convivenza ludica. Che siano indicazioni su come gestire la diversità di intenzioni, la trasparenza tra giocatori o tecniche narrative, questa parte iniziale svolge un ruolo chiave per facilitare l’esperienza di gioco.

Il primo degli scenari è un gioco inedito intitolato Gli Ospiti Precedenti, dopodiché c’è quello più ilare e comico The Upgrade e infine la punta di diamante, Il Dubbio.

Gli ospiti precedenti è una storia che si svolge in due atti, in due momenti storici differenti. Lo scenario racconta i cicli in uno spazio diviso tra passato e presente, dove i giocatori si scambiano i ruolo a turno, impersonando ciascuno le due figure protagoniste dei propri tempi. Questo scenario contiene delle scene, degli spunti e delle emozioni cardine che il regista può usare per indirizzare l’esperienza.

In The Upgrade i partecipanti (da 7 a 10!) sono tutti concorrenti di un reality show alla temptation island o grande fratello che lottano per rimanere in gioco e donare l’upgrade alla coppia scelta dal pubblico. Questo scenario è quello più comico tra quelli presenti, e anche quello più strutturato, richiedendo fasi e materiali ben precisi per poter seguire con accuratezza la storia del reality show (molto show, poco reality).

Infine, Dubbio è il terzo scenario del manuale, focalizzato sulle relazioni, parla di amore e del suo ciclo, della fine di un rapporto e del peso dei non detti. Dubbio è lo scenario più libero di tutti, ed è anche quello con più gravitas, richiedendo un’atmosfera seria e di vulnerabilità. Giocare Dubbio senza vere emozioni coinvolte è giocarlo a metà, e questo è la sua forza e la sua debolezza.

Gioco di Ruolo o Teatro?

Copertina di the upgrade con un set montato in bianco e nero

L’esperienza che segue è un’intersezione tra un gioco di ruolo, un gioco da tavolo e un’opera teatrale. Il divertimento è fatto della stessa esilarante euforia che caratterizza l’improvvisazione teatrale quando riesce, ma gli schemi con cui raggiunge le persone sono quelli del gioco. Nel bene, e nel male.

Tutti gli scenari offrono esperienze intense, ciascuno a suo modo; e per quanto le esperienze che ne possono nascere siano forti, vi sono degli ostacoli e premesse importanti da considerare:

Innanzitutto alcuni scenari sono esperienze che richiedono molta intimità all’interno del gruppo di gioco. Gli argomenti trattati dal primo e il terzo scenario posso essere fragili e toccare tasti dolenti per i giocatori all’interno del gruppo. Non solo, portare emozioni vere e personali all’interno del gioco, o del teatro, è qualcosa che si impara col tempo e la fatica.

Il numero e il tipo di giocatori richiesto può essere proibitivo. Sia perché sono richiesti un numero specifico di giocatori, sia perché coprono ruoli specifici, e the Upgrade che richiede un numero elevato di giocatori può essere difficile da organizzare. D’altro canto è anche uno dei pochissimi che può funzionare con così tante persone.

Infine c’è un dilemma che mi attanagliava mentre leggevo e provavo gli scenari del gioco: il confine tra gioco di ruolo ed esercizio teatrale in Andiamo in Jeep è davvero molto sottile. Quelli che come gioco sono ostacoli, difetti o sbavature invece calzano a pennello se si considerano gli scenari come dei “giochi” di improvvisazione teatrale.

Ludo e Pathos

Andiamo in Jeep dunque offre nella sua grandezza contenuta, un manuale di istruzioni su come vivere le avventure Jeepform e giocare di ruolo recitando in una stanza scene comiche, drammatiche e tutti i colori che vi sono in mezzo. Andiamo in Jeep non è affatto un’esperienza come le altre, ma proprio per questa spicca senza rivali nella sua nicchia e si crea sgomitando e brillando un suo nuovo sottogenere. Perché Andiamo in Jeep non è nè gioco di ruolo né improvvisazione teatrale, ma funziona proprio nello spazio a confine tra le due cose, tra il gioco e il teatro, tra il ludo e il pathos.