Recensione | Trans Europa + Trans Amerika

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La cosa bella di far provare nuovi giochi ai ragazzini è che non hanno memoria ludica. È vero che nell’ultimo anno gliela sto fornendo io, ma è ancora lunga la strada che li porterà da giovani appassionati scopritori di nuove esperienze giocose, a pazzi nerd furiosi pronti a scavare nel sottosuolo psicologico di ogni gioco, manco fosse l’ultima cosa importante al mondo.

In pratica non sono ancora diventati come me. Ne consegue che quando ho proposto loro (loro sono il team di esperti composto da Simone, Virginia e Lucilla), di giocare a Trans Europa + Trans Amerika – sì è questo il nome completo del gioco – non hanno pensato alla vecchia edizione del gioco che Franz Benne Delonge ci ha consegnato nel 2001.

La loro mente non ha cominciato a fare paragoni con Ticket to Ride – che faccio notare è del 2004 –, Thurn und Taxis (2006), Chicago Express (2007), o tutti i giochi in cui occorre stabilire delle tratte da una città all’altra.

No signori e signore!

I ragazzini vogliono giocare a un bel gioco, punto e basta. Forse verrà anche per loro il giorno in cui si creeranno milioni di paranoie ludiche, ma quel magro giorno – che li farà precipitare nel triste mondo dei nerd – è ancora lontano.

Andiamo con ordine.

Scatola e materiali

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Plancia Trans Europa

Considerato quello che abbiamo detto prima, non stupisce il fatto che la scatola piatta e rettangolare stile anni ’80 non abbia minimamente intaccato la fiducia riposta nel mondo dei giochi da tavolo dei giovani esperti.

Io, al contrario, ho subito pensato: “E mo? Dove cavolo la metto sta scatola?!”

Dentro ci troviamo una bella plancia colorata che da un lato ci offre una generale panoramica della nostra vecchia Europa e, dall’altra, le suggestive vedute del paese che ha dato i natali a Washington e Roosevelt.

Una ricca manciata di carte, binari in plastica colorati di nero e un mucchietto di pedine colorate, sempre di plastica.

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Plancia e Carte

Queste ultime non hanno fatto impazzire il team di esperti e nemmeno il me, medesimo che scrive. Capisco che tutto ha un costo nella vita, ma almeno la pedina principale potevamo averla a forma di treno?!

Naturalmente io non condivido l’uso della plastica nei giochi da tavolo, ai binari neri del gioco, avrei preferito di gran lunga dei segnalini in legno, tuttavia il team di esperti è rimasto soddisfatto di quelli forniti dal gioco.

Come si gioca?

Il gioco è molto semplice ed è lo stesso sia che si giochi sulla plancia europea, che in quella americana.

Ciascun giocatore pesca cinque carte di colore diverso che indicano altrettante città presenti sulla mappa. A questo punto i giocatori posizionano la propria pedina principale in un incrocio di loro gradimento e, partendo da quel punto, devono collegare tutte e 5 le città indicate dalle loro carte.

Carte e Plancia di Trans Amerika

A ogni turno si possono piazzare due binari, le tratte sui fiumi o in montagna richiedono una binario doppio; è possibile sfruttare la linea  degli altri giocatori per raggiungere le proprie città.

Il gioco prevede diverse manche, ciascuna delle quali termina quando uno dei giocatori ha collegato tutte e 5 le sue città. Questi avanza di 5 punti nella tabella dei punti (ne servono 13 per vincere la partita), gli altri giocatori prendono punti in base a quanti sono i binari che mancano a completare le loro tratte. Più ne mancano, meno punti si prendono.

Ad aggiungere un po’ di pepe al gioco ci sono le carte speciali. Se ne pesca una all’inizio di una manche e si applica a tutti i giocatori. Possono accelerare o rendere più lenta la manche, alcune permettono di piazzare, al proprio turno, tre binari anziché due. Altre fanno scartare una carta, riducendo di conseguenza il numero di città da dover collegare, ecc.

Com’è andata?

La prima partita l’ha vinta Simone che ci ha praticamente stracciati vincendo tre manche una dietro l’altra, totalizzando la bellezza di 15 punti. Il gioco è talmente semplice che la partita è durata pochissimo.

Le altre sono state un po’ più equilibrate, ne ho vinta una anch’io. La strategia dipende ovviamente dalle carte che si pescano, ma anche nel riuscire a sfruttare al meglio il gioco degli avversari, magari cercando di intuire quali città vogliono raggiungere.

Conclusioni

Trans Europa & Trans Amerika è un gioco Ravensburger da 8 a 99 anni. L’età è giusta, anche se mi spiace molto non poter far giocare la mia prozia che di anni ne ha 101. Ci si può giocare fino a 6, una partita dura in effetti una mezz’oretta.

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Carte Speciali

Costa poco più di 30 euro che non sono tantissimi, ma neanche pochi, considerato che i materiali lasciano un po’ a desiderare.

A Simone (che ha dominato in lungo e in largo, tanto da pensare di poter diventare un potente Tycoon da grande), il gioco è piaciuto, nonostante, secondo lui, fosse un po’ troppo semplice – sta crescendo.

Questa semplicità non è affatto dispiaciuta a Virginia che lo ha apprezzato anche per questa ragione.

Lucilla ha fatto notare che non c’è tanta differenza tra America ed Europa e che forse bisognava aggiungere qualcosina per differenziare le due modalità di gioco.

Trans Europa era e resta un gioco per famiglie, con regole semplici e poca profondità. Non è praticamente cambiato dalle precedenti edizioni, chi spera di trovarci una complessità particolare è meglio che punti su altri titoli. Invece un papà o una mamma che vogliono avvicinare i figli a giochi da tavola via via sempre più particolari (sia per meccanica, che per ambientazione), possono puntare su questo titolo.