Gaetano Pantaleo
L’IA, anche nota come intelligenza artificiale, sta letteralmente crescendo ed educando i bambini. Andiamo a vedere quali sono i rischi ed i pericoli incontro ai quali stiamo andando e che cosa è importante sapere da questo punto di vista per avere un quadro della situazione definito davanti ai propri occhi.
Come è noto, la frontiera che si spalanca per tutti all’orizzonte in termini di interesse è senza ombra di dubbio l’intelligenza artificiale. Si tratta dell’elemento che, in senso assoluto, desta maggiore interesse dal momento che ancora oggi le prospettive davanti a noi sono assolutamente incerte, visto che tutto può succedere. Basti pensare al fatto che oggi sono possibili delle cose che un tempo erano considerate pura fantascienza, come la possibilità di dialogare, tramite computer o smartphone, con un chatbot capace di fare delle ricerche al nostro posto.
Ovviamente questo ha avuto un impatto enorme, come sempre accade in questi casi, soprattutto sulle generazioni più giovani, tendenzialmente maggiormente aperti davanti alle innovazioni. Ma attenzione anche ai più piccoli, che vedranno queste novità entrare sin da subito nelle loro vite. Da questo punto di vista, l’IA sta letteralmente crescendo la generazione dei più piccoli e si tratta di un qualcosa che desta delle preoccupazioni non di poco conto. Andiamo a vedere in maniera dettagliata di che cosa si tratta e che cosa è importante sapere da questo punto di vista, essendo un qualcosa di significativo.
IA e bambini, il legame è sempre più stretto: ecco quali sono i rischi
Come è noto, l’IA è un qualcosa che è appena nato e che, in ragione di ciò, ha davanti a sé delle prospettive incerte. Da questo punto di vista, ci sono delle notizie allarmanti che arrivano da USA Today, che riporta i dati di uno studio. A quanto pare, infatti, spesso i genitori chiedono a ChatGPT come gestire i problemi comportamentali o consigli medici nel momento in cui i loro figli sono malati dal momento che paradossalmente si fidano di più di questo chatbot che dei professionisti del settore.
Come se non bastasse, ChatGPT viene usato dai genitori anche per leggere le storie ai bambini e per parlare con loro. Gli esperti avvertono, inoltre, che non dovrebbero inserire informazioni personali e sensibili sui propri figli ed in generale sulle persone care e sui loro problemi di salute in ChatGPT. Come se già questo non fosse sufficiente a fare delle approfondite riflessioni sull’utilizzo di questo strumento con i più piccoli, cedere informazioni riservate a un’azienda tecnologica è di per sé problematico