Gaetano Pantaleo
Per quanto riguarda le pensioni sta per arrivare un cambiamento importante, quasi epocale, dal momento che ci sono delle notevoli novità da registrare. Andiamo a vedere con questa legge a che età smetterai di lavorare e che cosa devi sapere da questo punto di vista.
Il tema delle pensioni è sempre molto complicato da affrontare dal momento che risulta essere divisivo come lo sono pochi argomenti. Da un lato, infatti, coloro i quali beneficiano di questa misura lamentano gli importi che sono troppo bassi e non più adeguati rispetto al generalizzato rincaro dei prezzi a cui stiamo assistendo da diverso tempo. Dall’altra parte, invece, i giovani la vedono come una sorta di miraggio lontano nel tempo ed anzi quasi irraggiungibile. Insomma, si tratta di un qualcosa che, anche in maniera fisiologica, crea incertezza ed imbarazzo.
Inoltre, sono in molti a segnalare che, per quella che è la conformazione demografica italiana, con l’età media che si alza sempre di più, si tratta di un sistema, quello delle pensioni, che in prospettiva è difficilmente sostenibile. In tal senso, sono da registrare dei cambiamenti importanti a stretto giro che avranno il retrogusto di una autentica rivoluzione. A cambiare, infatti, come è normale che sia, sarà l’età in cui le persone potranno arriva pensione. In ragione del fatto che si tratta di un tema estremamente delicato, andiamo a vedere quali sono le ultime novità da questo punto di vista.
Cambia l’età per le pensioni: ecco tutte le novità in arrivo su questo fronte
La novità in questione diventerà effettiva a partire dal primo gennaio del 2027 e si tratta di un qualcosa che è praticamente in arrivo. E che, per di più, sembra essere inevitabile. In tal senso, la nuova età per le pensioni sarà avanzata a 67 anni e 3 mesi. La prima cosa da dire è che si tratta di un qualcosa che non è in discussione dal momento che è un adeguamento previsto dalla legge per adattarsi, per così dire, all’aumento della speranza di vita che viene certificato da quelli che sono i dati di Istat.
Con la legge di Bilancio 2026, però, il Governo sta valutando in maniera concreta di introdurre un blocco parziale di questo aumento dell’età per andare in pensione, limitandolo a determinate categorie di lavoratori. Potranno beneficiare di questo blocco, in maniera ipotetica per ora, i lavoratori precoci, ovvero chi ha iniziato a lavorare in giovane età e ha versato molti anni di contributi e gli addetti a mansioni usuranti, come turnisti, operai edili, infermieri o lavoratori del settore trasporti.