Arriva un nuovo sistema per fermare i cheater su Call of Duty: Black Ops 7. Ecco come funziona.
Un sistema capace di rilevare e bannare i giocatori scorretti entro mezzora. Sovente prima ancora che i cheater riescano a entrare in partita. Gli odiati cheater sono gamer che usano trucchi scorretti, software ad hoc o exploit per ottenere vantaggi non leciti, violando esplicitamente le regole del gioco e, soprattutto, rovinando il gioco agli altri utenti.
Ogni tipo di gioco, anche quelli elettronici, il divertimento sta nel rispetto di un sistema di regole. Il giocatori scorretto che alterano il funzionamento della simulazione per vincere più facilmente corrompe dunque il senso stesso dell’esperienza. In Call of Duty ci sono per esempio coloro che sfruttano l’aimbot per ottenere mira automatica infallibile.
Ci sono poi quei cheaer che usano il wallhack, per vedere attraverso i muri, o degli speedhack, per muoversi più velocemente del normale. Poi ci sono tanti altri strumenti per manipolare il gioco. Come i triggerbot, l’ESP, i macro e i mod.
Per risolvere il problema, su Call of Duty: Black Ops 7 arriva il sistema Ricochet. Una tecnologia anti-cheat sviluppata da Activision, che sembra aver raggiunto ottimi risultati nella faticosa lotta contro i cheater.
In pratica, il sistema Ricochet riesce davvero a identificare i cheat installati sul dispositivo del giocatore prima ancora che entri in partita. E, così, in sostanza, parecchi utenti vengono bloccati entro trenta minuti dalla connessione, senza nemmeno riuscire a partecipare a mezza sessione di gioco.
I numeri sono molto incoraggianti. Activision ha rivelato di aver bloccato più di 27.000 account solo nella prima settimana di lancio di Black Ops 7. E, a quanto pare, il nuovo sistema è pure in grado di rilevare software di cheating non attivi. Gli basta analizzare la memoria del dispositivo. Il sistema è appunto un kernel-level driver, un’utility che opera a livello più profondo del sistema operativo, monitorando in tempo reale tutti i comportamenti sospetti.
E non aspetta che il cheat venga usato: lo rileva appena viene caricato e procede con il ban. Tutti i giocatori che rinunciano a simili pratiche scorrette possono dunque tirare un sospiro di sollievo. In tanti, negli ultimi anni, hanno subito il fenomeno cheter con rabbia e impotenza.
Tanti altri hanno abbandonato delle partite importanti o rinnegato la community del gioco della saga sparatutto di Activision. In multiplayer, i cheater hanno sabotato intere sessioni. Ma sembra che qualcosa si stia muovendo e che i furbastri abbiano ora più difficoltà a passarla liscia.
This post was published on 9 Ottobre 2025 6:58
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