Sui social c’è una donna che è diventata rapidamente la donna più desiderata del pianeta. Eppure dietro il suo sorriso e dietro i suoi capelli perfetti c’è un segreto raccapricciante.
Nel recente torneo di tennis che si è tenuto a Wimbledon, e in cui abbiamo tenuto alti i colori italiani grazie a Sinner, sono state scattate probabilmente almeno un migliaio di foto al secondo.
Protagonisti e protagoniste: persone comuni e anche tante celebrità, grandi e piccole, che hanno, come sempre si fa in questi casi, colto l’occasione per farsi guardare un po’, per produrre contenuti da pubblicare sui propri social e magari per intavolare discussioni lavorative e trovare nuove opportunità di guadagno.
Tra le tante personalità presenti, ce n’è una che è spiccata per la sua assoluta bellezza: capelli biondi, occhi azzurri, un viso perfetto al punto tale da sembrare scolpito. Ma dietro questa che è al momento considerata in pratica la donna più bella del mondo, c’è un segreto sinistro che ci dice molto di più di noi che non di lei.
La donna più bella del mondo, peccato che abbia un difetto enorme
Il suo profilo su Instagram conta neanche 60 post ma è arrivata a 168.000 follower. Si chiama Mia Zelu e nella sua biografia leggiamo che è “una Digital Storyteller e una AI Influencer“. Che cosa significa questa etichetta? Significa che Mia Zelu, in buona sostanza, è solo frutto di un’intelligenza artificiale generativa addestrata a produrre immagini le più realistiche possibili. Mia Zelu non esiste.

Le sue foto, però, nei luoghi più iconici del mondo, fanno scalpore. Di recente, per esempio, proprio quelle presumibilmente scattate a Wimbledon, hanno raggiunto e superato i 15.000 like.
Nel momento in cui ci si rende conto che le immagini sono il frutto di un lavoro dietro le quinte che va ben oltre il trucco e il parrucco, ci si rende anche conto di quanto internet stia diventando un posto pericoloso.
Perché nonostante ci sia scritto a chiare lettere nella biografia di questo personaggio che in realtà non esiste, ci sono migliaia di commenti di persone che trovano straordinarie le perle di saggezza da libro di auto-aiuto che sono disseminate come didascalie alle foto.
E quello che ci dicono queste foto è che la qualità di alcuni modelli di intelligenza artificiale generativa che si sta raggiungendo è tale per cui in alcuni contesti specifici rischiamo di non essere in grado di distinguere più la realtà dalla finzione.
Il lavoro che Mia Zelu svolge è il tipico lavoro di un’influencer e a quanto pare riceve anche moltissimi messaggi per collaborazioni, un altro segnale che il mondo si sta spostando verso un confine sempre più labile e sempre più pericolosamente trasparente tra reale e fittizio.
Volendo essere più analitici, in alcuni scatti si nota una leggerissima discrepanza ma è innegabile che chiunque si trovasse a vedere promosso nel proprio feed un contenuto come quelli che ci sono sul profilo di Mia Zelu, nel secondo scarso di attenzione che riceverebbero rischierebbero di passare per contenuti autentici di una nuova influencer.
