Il forno è un elettrodomestico irrinunciabile per chi ama portare in tavola pietanze sempre nuove e sfiziose. Purtroppo, pulirlo non è mai piacevole e, tra incrostazioni e odori persistenti, può richiedere anche molto tempo. Proprio per questo motivo, nel momento in cui si decide di acquistare un nuovo modello, è indispensabile tenere conto non solo della dimensione, del tipo di cottura, delle funzionalità, della classe energetica, ma anche dei sistemi di pulizia automatica di cui dispone.
In commercio è oggi possibile trovare forni da cucina con sistemi di pulizia o autopulizia davvero efficaci, in grado di regalare il massimo livello di igiene con il minimo sforzo. In questo articolo focalizzeremo l’attenzione sulle due principali tecnologie, la pirolisi e l’idrolisi, e andremo a scoprire come funzionano e in che modo aiutano a mantenere il forno pulito senza troppe perdite di tempo.
Come funzionano i forni pirolitici
I forni pirolitici sono veri e propri elettrodomestici autopulenti. Il loro sistema di pulizia si basa sulla pirolisi, un processo che, sfruttando temperature molto elevate, incenerisce tutti i residui che si sono accumulati all’interno dell’elettrodomestico.
In genere, la temperatura che deve essere raggiunta per rendere questo processo efficace è di circa 500°C e il ciclo di pulizia può durare da un minimo di un’ora fino a due ore e mezza o tre, a seconda del modello e del programma impostato. Dopo aver chiuso lo sportello del forno e avviato questa funzione, non si deve fare più nulla se non attendere il termine del processo di autopulizia e passare un panno umido per eliminare le ceneri.
Questo sistema risulta molto efficiente in termini di igiene e di eliminazione di cattivi odori, nonché di sporco e grasso anche nei punti più difficili da raggiungere. Risulta inoltre pratico e riduce al minimo lo sforzo. Di contro, presenta un consumo energetico piuttosto elevato e un costo iniziale non indifferente, oltre a non permettere di utilizzare il forno per tutta la durata del ciclo di pirolisi.
Risulta dunque la scelta perfetta per chi cerca un sistema di pulizia del tutto automatizzato e vuole eliminare rapidamente tutte le incrostazioni.
Forni cucina idrolitici: le differenze
Diversamente dai forni pirolitici, quelli idrolitici non offrono un vero e proprio sistema di autopulizia, quanto piuttosto un metodo per rendere la pulizia dell’elettrodomestico veloce, semplice e meno faticosa.
Il funzionamento è molto semplice, in quanto è sufficiente mettere dell’acqua in un apposito spazio o serbatoio presente all’interno del forno, avviare il ciclo a una temperatura di 100° e attendere circa trenta minuti. Il vapore prodotto ammorbidisce lo sporco e le incrostazioni, le quali, al termine del ciclo, potranno essere rimosse manualmente in modo molto più rapido.
I vantaggi offerti da questo tipo di forno cucina riguardano i consumi energetici più contenuti, la brevità dei cicli di pulizia e i prezzi di acquisto, generalmente più bassi. Di contro, richiedono comunque un intervento manuale e possono risultare meno efficienti nell’eliminazione delle incrostazioni più ostinate o nello sporco accumulato in punti difficili da raggiungere. Tutto questo li rende ideali per chi è attento ai consumi energetici e non si preoccupa di dover intervenire manualmente nella pulizia del forno.
