Valeria Poropat
Sembra che ormai non esista più quella Disney che riusciva a trasformare in un successo stellare qualunque idea.
Dai robottini alle principesse passando per i problemi di tutti i giorni, il colosso americano ha creato tutta una serie di storie realmente indimenticabili. Negli ultimi anni, però, è evidente che tutto si sia un po’ arroccato per ridurre al minimo i costi e massimizzare invece i profitti.
Ed ecco quindi che sono arrivati i remake in live action e i prodotti derivati privi un po’ della verve originale. C’era però una serie in lavorazione che di certo avrebbe fatto buoni ascolti. Ma la società ha deciso di stopparla e, stando ai bene informati dietro le quinte, sostituirla con un cortometraggio ambientato nello stesso universo narrativo.
Questa serie non arriverà più su Disney+
Anche il colosso del topo con le orecchie rotonde sta mordendo il freno e si sta trovando in questi ultimi mesi alle prese con una situazione economica che ovviamente non è più quella né dei tempi d’oro né dei tempi della pandemia.
Una situazione che ha costretto e sta costringendo a rivedere i piani di produzione. Anche perché oltre ad essere cambiati i gusti, quello che è stato prodotto e messo in circolazione non sta producendo ricavi importanti. Un esempio su tutti il botteghino del prequel de Il Re Leone che ha perso miseramente contro il terzo film della saga di Sonic.
Sulla piattaforma di streaming, invece, un progetto che sarebbe dovuto arrivare è stato accantonato preso nella morsa della ristrutturazione interna. Si tratta della serie che sarebbe stata dedicata alle avventure di Tiana, la protagonista de La Principessa e il Ranocchio.
La serie avrebbe visto Tiana costruirsi una sua solida posizione a New Orleans recuperando per esempio quanto visto sia nel finale del film sia anche nella nuova attrazione che è a lei dedicata nei parchi Disney.
Il motivo è da ricercare nei tagli che sono avvenuti anche altrove. Il progetto potrebbe quindi ora seguire il modello visto con Oceania 2, che è stato trasformato da serie a film ed è riuscito così a portare un po’ di lustro.
Di certo c’è da dire che anche se i prodotti Disney sono stati più o meno sempre un colpo sicuro è dai tempi di Aladdin che i sequel non sono mai all’altezza dei primi né nel formato della serie TV né nel formato del film.
Probabilmente quello che è successo è che Disney si è resa conto che si possono produrre un numero finito di seconde storie e che quindi non si può continuare a mungere in eterno la stessa mucca. Soprattutto, e di nuovo vale la pena ricordarlo, nel panorama contemporaneo dominato da una pletora di servizi che vanno a stuzzicare anche il gusto dei più piccoli e che nel passato non esistevano.