Per chi guarda le partite in streaming gratis arriva una stretta importante da parte delle autorità: le sanzioni sono davvero considerevoli ed ora tremano tutti. Andiamo a vedere le ultime notizie a riguardo.
Come è noto, è ancora un argomento caldo e vivo quello legato alla pirateria ed in generale a chi guarda contenuti che dovrebbero essere a pagamento in maniera illegale. Da tempo le autorità, in collaborazione con le società che detengono i diritti per trasmettere questi eventi sportivi, stanno provando a porre un freno a questo fenomeno sempre più crescente. E che si alimenta anche per questioni relative ai costi da sostenere per sottoscrivere i vari abbonamenti necessari per seguire queste partite.
Le soluzioni che i cittadini percorrono per ottenere questo risultato e seguire la squadra del proprio cuore sono diversi e vanno dai siti che trasmettono in maniera illegale fino ad arrivare alle IPTV. Vale a dire il classico “pezzotto“. Adesso arriva una stretta importante da parte del Governo, dal momento che le sanzioni iniziano a diventare davvero pesanti. Andiamo a vedere nel dettaglio di che cosa si tratta e quali sono le novità che sono state introdotte da questo punto di vista.
Il Governo italiano da diverso tempo ha deciso di intervenire con strumenti più adeguati rispetto alle tecnologie che vengono utilizzate dai pirati del calcio e delle partite. In tal senso, uno degli strumenti più efficaci è sicuramente rappresentato dalla possibilità che c’è di individuare chi usufruisce in maniera illegale di questi contenuti. L’altro elemento efficace da questo punto di vista è anche quello rappresentato dalle sanzioni che vanno comminate e che possono portare a serie conseguenze.
La nuova normativa prevede delle multe fino a 5000 euro per chi gode di contenuti protetti da copyright attraverso delle piattaforme che non siano autorizzate a trasmettere questi contenuti. Le sanzioni, ovviamente, non colpiranno solo coloro che magari sono abbonati a questi servizi illegali che vanno genericamente sotto il nome di “pezzotto”, ma anche i gestori delle reti. L’obiettivo è quello di disinnescare un sistema che finisce per gonfiare anche le casse della malavita organizzata, oltre ad arrecare un danno alle società che hanno acquistato i diritti.
Di recente, in tal senso, è stata eseguita una maxi operazione grazie alla quale sono stati individuati ben 22 milioni di utenti, tutti bloccati, proprio in relazione all’accesso a questi contenuti. Inasprire le sanzioni ha come obiettivo quello di disincentivare le persone a sottoscrivere questi abbonamenti illegali andando ad agire direttamente sugli utenti e non solo su chi offre questo servizio.
This post was published on 23 Febbraio 2025 18:59
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