La calda estate dei clienti TIM: rialzi in arrivo sulle bollette

tim rialzi in arrivo

Rivedete i piani per le vacanze, o almeno staccate i telefoni!

La lunga estate caldissima sta arrivando, per lo meno dal punto di vista della telefonia mobile. I clienti TIM in particolare devono aspettarsi una bella stangata sulle proprie tariffe telefoniche, con rialzi del canone che riguarderanno tanto le linee di telefonia fisse che quelle mobili. TIM stessa ha preannunciato questi cambiamenti con delle comunicazioni ufficiali pubblicate nei giorni scorsi sul proprio sito, dunque è bene conoscere in anticipo di che morte morire, oppure affrettarsi a cambiare operatore: gli aumenti sono imminenti!

Estate che vai, rincaro che trovi

Estate: sole, mare e rincari!
Estate: sole, mare e rincari!

Questa settimana sono appare due comunicazioni ufficiali nella sezione “Assistenza” del sito ufficiale di TIM. I due documenti, che non lasciano presagire nulla di buono per chi si appresta a leggerli, si intitolano rispettivamente “Variazione delle condizioni economiche per alcune offerte di linea fissa” e “Modifica delle condizioni contrattuali di alcune offerte mobili ricaricabili“. Purtroppo gli operatori telefonici hanno questa tendenza a cambiare in corsa le regole del gioco, adducendo solitamente motivazioni vaghe come “congiunture economiche sfavorevoli” o ancor più sibilline, come una delle mie preferite: “mutate condizioni di mercato”. Dobbiamo creder loro sulla fiducia e pensare che siano aumentate le loro spese, e di conseguenza esse le aumentino ai propri clienti.

Guarda caso, questi scatti tariffari avvengono con preoccupante frequenza a ridosso del periodo estivo, quando si parte per le vacanze e la gente si appresta a usare assiduamente voce e dati del proprio smartphone per sentire gli amici, inviare foto delle vacanze, programmare spostamenti con il navigatore eccetera. Le cattive abitudini sono dure a morire, come TIM non perde occasione di dimostrare anche quest’anno, annunciando rincari tanto sulle linee fisse quanto su quelle mobili. Vediamo dunque di capire in cosa consistano questi rincari e quali utenti ne siano coinvolti.

Pronto, chi paga?

Occhio alle scottature!
Occhio alle scottature!

A partire dal 1° giugno, gli utenti TIM che hanno sottoscritto un contratto di fornitura per linea fissa dovranno aspettarsi un aumento del canone mensile di 2 euro (IVA inclusa). Le condizioni di applicabilità sono presenti sull’ultima bolletta recapitata agli utenti interessati, ovvero quella recapitata in questo mese di aprile. Ovviamente è possibile non accettare le nuove condizioni contrattuali e recedere dal contratto, senza costi e senza alcuna penale, esercitando questo diritto entro il 1° luglio. Per farlo si può procedere via PEC o posta ordinaria, tramite l’area clienti MyTIM, oppure telefonando al Servizio Clienti 187. Infine, si può anche andare di persona in un negozio TIM e farsi aiutare da un commesso a eseguire la procedura.

Per quanto riguarda i clienti di telefonia mobile, a partire dal 5 giugno TIM aumenta il prezzo mensile di alcune offerte Ricaricabili, a cui verrà applicato un incremento del costo mensile variabile da 1,99€ fino a 2,49€ (IVA inclusa). Per i soggetti interessati, TIM mette a disposizione la possibilità di sottoscrivere sin d’ora le seguenti iniziative gratuite:

  • 50 GIGA gratis di traffico dati aggiuntivi ogni mese: attivabili inviando un messaggio SMS gratuito al 40916 con testo 50GIGA ON. I 50 Giga aggiuntivi gratuiti sono fruibili ogni mese, mantenendo l’offerta dati attiva sulla linea.
  • Abilitazione gratuita dell’offerta dati attiva alla velocità del 5G di TIM: attivabile inviando un messaggio SMS gratuito al 40916 con testo 5G ON. L’abilitazione al 5G di TIM sarà mantenuta fintantoché il cliente manterrà l’offerta dati attiva sulla linea. Il servizio 5G di TIM è disponibile su dispositivi abilitati e nelle aree coperte dalla rete 5G di TIM.

Anche in questo caso i clienti non interessati potranno recedere dal contratto con le stesse modalità scritte sopra, però i limiti temporali sono leggermente più permissivi: il termine ultimo per ottemperare alla richiesta è infatti fissato al 6 luglio.