WhatsApp, questa funzione è stata un flop | In arrivo un aggiornamento per tenerla viva

logo whatsapp

Gli aggiornamenti di WhatsApp non sono tutti rose e fiori, ma nascondono anche dei pesanti flop come in questo caso.

Le applicazioni per smartphone e, più in particolare, le piattaforme social sono sempre attente al feedback degli utenti dato che proprio grazie all’umore dell’utenza una determinata app può avere successo oppure no. WhatsApp, nonostante sia ormai una piattaforma di messaggistica consolidata in tutto il mondo, resta sempre attenta al parere dell’utenza, ma non sempre i nuovi aggiornamenti e funzioni vengono apprezzati.

Solo tra la fine del 2023 e gli inizi del 2024 WhatsApp ha apportato alla sua app una serie di cambiamenti anche piuttosto sostanziali, ma purtroppo non tutti sono stati apprezzati come il team di sviluppo pensava: alcune di queste funzioni, che sono state presentate anche in maniera piuttosto entusiasmante da Meta, si sono rivelate un vero e proprio flop spingendo gli addetti ai lavori a correre ai ripari.

whatsapp per android, novità

Si tratta comunque di un periodo di transizione per WhatsApp che, oltre a quanto appena detto, deve fare i conti con il nuovo Digital Markets Act presentato dalla Commissione Europea e che ha stravolto gli equilibri del mercato tech e informatico. Il servizio di messaggistica è pronto dunque a numerosi cambiamenti e ben presto non sarà più la stessa app che abbiamo sempre utilizzato.

WhatsApp, si attendono numerosi cambiamenti tra flop e DMA

Il Digital Markets Act, come detto, ha cambiato gli scenari del mercato tech spingendo numerose aziende a prendere delle decisioni abbastanza atipiche per loro: Apple, ad esempio, si è trovata costretta ad aprire il suo sistema operativo anche ad app provenienti da store di terze parti e, allo stesso tempo, permettere agli utenti di iPhone e iPad di avere una scelta per quanto riguarda il browser predefinito da usare.

Sono due i principali cambiamenti che saranno apportati a WhatsApp nelle prossime settimane e saranno un passo importante nell’intero panorama delle app per dispositivi mobili: il primo riguarda l’abbassamento del limite d’età per la registrazione al servizio, abbassato a 13 anni, mentre il secondo riguarda l’interoperabilità tra le varie app di messaggistica, questo vuol dire che si potranno ricevere su WhatsApp anche messaggi di app di terze parti come Telegram.

WhatsApp da un telefono vecchio a quello nuovo

Al di là delle imposizioni dall’alto arrivate dal Digital Markets Act, WhatsApp deve fare i conti anche con un passo indietro riguardo una funzione che è stata aggiunta diverso tempo fa, ma che non è stata mai utilizzata pienamente dagli utenti. Proprio per questo motivo il team di sviluppo dell’app sta pensando a un nuovo metodo per spingere l’utenza a utilizzare maggiormente questa funzionalità.

Gli Stati di WhatsApp sono un flop: pronta la contromisura

La funzione che non è stata particolarmente apprezzata su WhatsApp dall’utenza è quella degli Stati che, da quando il servizio di messaggistica è entrato sotto la proprietà di Meta, erano un modo per riproporre anche sull’app di messaggi le Storie di Instagram. Gli Stati di WhatsApp però hanno racimolato una percentuale di utilizzo di gran lunga minore rispetto alle Storie di Instagram dato che la maggior parte dell’utenza preferisce mantenere la privacy.

Per aumentare la percentuale di utilizzo degli Stati di WhatsApp, come già individuato all’interno di una delle versioni beta dell’app, il team di sviluppo sta pensando a due importanti implementazioni: un nuovo sistema di notifiche che possa dunque spingere gli utenti ad accorgersi maggiormente degli Stati e una funzione che permetterà di taggare i propri contatti all’interno degli Stati.

In cosa consiste il nuovo riquadro in arrivo su WhatsApp

Non è ancora certo quando questi aggiornamenti diventeranno effettivi, ma ciò che è certo è che questa metà del 2024 rappresenterà un periodo di transizione per WhatsApp fatto di numerosi cambiamenti dovuti sia ad aggiornamenti di sistema sia a nuove regolamentazioni arrivate dall’alto.