Uno degli attori più amati degli ultimi 10 anni potrebbe far tornare in vita Highlander in un reboot

Cavil highlander

Dopo anni di development hell finalmente si apre uno spiraglio di speranza sulla rinascita di una saga storica.

Ah, gli anni ’80! Tanto la fantascienza quanto il fantasy sono fioriti in un decennio cinematografico che ha partorito saghe e film iconici come Terminator, Legend, Excalibur, Masters of the Universe, La Storia Infinita e tanti altri. Fra questi ce ne fu uno particolarmente iconico, sia per la fama degli interpreti che la memorabile colonna sonora. Sto parlando di Highlander, serie inaugurata dal film omonimo del 1986 diretto da Russell Mulcahy, e celebre tanto per aver lanciato Christopher Lambert sulla scena internazionale, quanto per il commento musicale arrangiato da Michael Kamen ed eseguito dai Queen.

Il film ha dato origine a diversi sequel ed una serie tv, e per anni si è fantasticato di un reboot moderno che ridesse lustro al franchise. Parcheggiato inattesa di produzioni interessate che sembravano non arrivare mai, il progetto sembra ora in procinto di essere effettivamente realizzato. Ecco le ultime notizie.

Ne resterà soltanto uno

Introdotto da una delle tagline più famose della storia del cinema, Highlander – L’ultimo immortale parla dell’eterna lotta di guerrieri immortali che si sfidano a duello attraverso le più disparate epoche storiche, seguendo un destino che ha predetto uno scontro finale tra gli ultimi due immortali, il cui vincitore potrà ottenere una misteriosa Ricompensa. L’idea venne allo sceneggiatore durante un viaggio in Scozia, ed in effetti i suggestivi paesaggi delle Highlands sono una componente fondamentale del successo del film, così come la commistione assolutamente vincente di vecchio e nuovo dovuta alla vita eterna dei protagonisti, che porta lo spettatore a compiere un emozionante viaggio epico attraverso i secoli.

Poster del primo film con la tagline che ha fatto storia.
Poster del primo film con la tagline che ha fatto storia.

Dopo il successo del primo film – che non fece sfracelli al botteghino all’epoca dell’uscita, ma ala cui fama crebbe nel tempo fino ad assurgere allo status id film di culto – si tentò di capitalizzare sul franchise con una filza di tre sequel, dalla gestazione molto travagliata. Cambi di sceneggiatori e di attori fecero sì che ogni film riscrivesse o alterasse parte della continuity, cosicché fu pressoché impossibile strutturare un canone preciso degli avvenimenti. Il secondo film, Highlander II – Il ritorno, uscì nel 1911 con un montaggio totalmente sconvolto dai produttori (tanto che il regista ne realizzò anni dopo una sua personale Director’s Cut) e con tanti buchi di trama da risultare quasi incomprensibile e additato da molti come uno dei peggiori fanta-action mai fatti.

Anche per questo motivo Highlander 3 (1994) non prese in considerazione gli avvenimenti del secondo film, proponendosi come un sequel alternativo a quest’ultimo, ma comunque non fece particolare successo. Il quarto film, Highlander: Endgame, fu anche l’ultimo ad avere Christopher Lambert come protagonista, e di nuovo escluse dalla continuity il secondo ed il terzo, innestandosi come sequel diretto del primo (di cui comunque non rispetta al 100% la trama) e soprattutto delle 3 serie TV che furono messe in produzione per tutti gli anni ’90 (Highlander, 1992-98; Highlander – La serie animata, 1994-95; Highlander: The Raven, 1998-99). Il capitolo finale fu Highlander: The Source (2007), pubblicato direttamente in home-video e sostanzialmente ignorato da tutti.

Insomma la travagliata storia del franchise si può riassumere in tre parole: un gran casino.

A volte ritornano

Dopo l'ottima interpretazione di Geralt di Rivia nella serie The Witcher, Henry Cavill sembra l'uomo giusto per questo lavoro.
Dopo l’ottima interpretazione di Geralt di Rivia nella serie The Witcher, Henry Cavill sembra l’uomo giusto per questo lavoro.

Nell’epoca dei remake e dei reboot, era inevitabile che prima o poi qualcuno pensasse di “riportare in vita” l’immortale Highlander, e infatti l’idea di una ripartenza del franchise circola da molto tempo. Dopo alcune speculazioni risalenti addirittura al 2009, che volevano Justin Lin alla regia e Ryan Reynolds nel ruolo di protagonista, voci più concrete emersero nel 2021, quando iniziò a circolare il rumour che voleva Henry Cavill in lizza per il ruolo di protagonista in un reboot del franchise, prodotto da Lionsgate e diretto da Chad Stahleski (produttore e regista della quadrilogia di John Wick e già confermato per dirigere l’adattamento cinematografico di Ghost of Tsushima) ma da allora non erano seguiti aggiornamenti. Fino ad ora.

Secondo ultime indiscrezioni, Lionsgate sarebbe intenzionata a presentare il progetto di reboot al prossimo American Film Market, per cercare finanziatori interessati a supportare il progetto. Con un budget prospettato di circa 100 milioni di dollari e di un piano di produzione che vorrebbe le riprese iniziare già l’anno prossimo, il principale ostacolo alle tempistiche sono le incertezze dovute alla contrattazione tutt’ora in corso tra produzioni e sindacati SAG-AFTRA.

Il film dovrebbe essere una riscrittura del capitolo originale del 1986, ma ovviamente c’è ancora massimo riserbo sulla sceneggiatura, su cui sta lavorando Mike Finch (autore di Predators, Hitman: Agent 47 e John Wick 4). A curare le produzione del film, oltre allo stesso regista Stahleski, c’è anche Neal H. Moritz, storico produttore della serie Fast & Furious. Che sia veramente la volta buona? Forse al termine dell’American Film Market ne sapremo qualcosa di più: il mercato chiude il 5 novembre, quindi teniamo le orecchie tese!