Superbonus del 110% ancora prorogato: ecco chi potrà beneficiarne

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Il Governo ha deciso di prorogare ancora una volta il Superbonus: ecco chi potrà beneficiare degli aiuti per la ristrutturazione

Il Superbonus non è stata una delle migliori scelte dello scorso Governo. Nato per consentire a tutti di rendere eco-sostenibili i loro edifici, non ha raggiunto, in più di un anno, l’obiettivo prestabilito. Le limitazioni per ottenerlo erano troppe e, alla fine, solo i più ricchi potevano permetterselo.

Inoltre, tra preventivi gonfiati e frodi, la manovra è costata fin troppo, andando a gravare eccessivamente sulle casse dello Stato senza garantire i benefici promessi, anzi, favorendo solo furbetti o persone già con una forte disponibilità economica che ben avrebbero potuto provvedere da sole a mettere in sesto i propri edifici.

Una questione ancora accesa

La vicenda del Superbonus continua a tenere banco ancora oggi. Il Governo ha modificato nuovamente le direttive, concedendo più tempo a certi proprietari di villette unifamiliari per beneficiare dell’aliquota al 110%. Il 2023 è iniziato con una sorpresa per i cittadini. La Legge di Bilancio ha già ridotto l’aliquota al 90% per l’anno in corso, lasciando il 110% solo a un gruppo ristretto di beneficiari.

Superbonus

Inoltre, un Decreto ha bloccato la cessione del credito e lo sconto in fattura, lasciando solo la detrazione come opzione. Di conseguenza, molte famiglie hanno rinunciato a usufruire del Superbonus a partire dal 17 febbraio 2023, poiché non avevano i fondi necessari per investire in una ristrutturazione con riqualificazione energetica.

Un passo indietro

Tuttavia, il Governo ha compiuto alcuni passi indietro, l’ultimo dei quali è avvenuto solo pochi giorni fa. L’esecutivo ha prorogato il Superbonus al 110% tramite una norma speciale inserita nel Decreto Legge del 23 maggio, nato per contrastare l’emergenza dovuta all’alluvione che ha devastato l’Emilia Romagna. Vediamo i dettagli.

Chi può beneficiarne

I beneficiari di quest’ultimo Decreto sono i proprietari di villette situate nelle zone dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione, l’immane tragedia che ha mietuto vittime e devastazione appena due settimane fa. Con il Decreto Alluvioni, il Governo proroga il Superbonus per interventi di ristrutturazione, riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli edifici situati nei Comuni della Regione.

Foto che mostra gli effetti dell'alluvione in Emilia Romagna

L’aliquota prevista nel Decreto è del 110% (comma 8 dell’articolo 1) e consente alle persone fisiche di completare i lavori sulle unità abitative unifamiliari entro il 31 dicembre 2023. Le villette devono trovarsi nelle Province dichiarate in stato di emergenza, ovvero:

  • Reggio Emilia
  • Bologna
  • Ferrara
  • Modena
  • Ravenna
  • Rimini
  • Forlì-Cesena

Alcune condizioni da rispettare

Attualmente, si attende la pubblicazione del Decreto Alluvioni in Gazzetta Ufficiale. Solo a quel punto sarà possibile utilizzare la detrazione al 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023. Gli interventi devono riguardare edifici unifamiliari e unità immobiliari con accesso autonomo e indipendenti dal punto di vista funzionale.

Tuttavia, ci sono due condizioni da rispettare:

  1. L’immobile deve essere accatastato in una delle zone interessate.
  2. Deve essere certificato il completamento del 30% dei lavori totali entro il 30 settembre 2022.

Ancora critiche

Malgrado i buoni propositi del provvedimento, non sono mancate immediate critiche alla decisione del Governo, principalmente riguardo alla limitata estensione temporale. Secondo i contribuenti e diverse associazioni, tre mesi non sono sufficienti per consentire di beneficiare opportunamente del bonus.

Inoltre, c’è un’altra questione fondamentale da risolvere per “salvare” il Superbonus, ovvero quella dei crediti incagliati. La detrazione da sola non è sufficiente per permettere ai cittadini di ristrutturare le proprie abitazioni, salvo non si abbiano a disposizione già alcuni capitali. Servirebbe un aiuto concreto che possa realmente rendere accessibile il bonus a chi davvero non potrebbe agire altrimenti.