Bomba per i fan di Stranger Things: torna il Sottosopra… ma nel passato

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I fan di Stranger Things riceveranno una vera sorpresa: in arrivo un’opera prequel sulle vicende della serie Netflix

Il finale della quarta stagione di Stranger Things ha lasciato tutti i fan con l’amaro in bocca ed una insaziabile voglia di vedere la quinta, che sarà anche la stagione conclusiva per la popolare serie Netflix.

Purtroppo il momento in cui potremo scoprire il futuro di Hawkins è ancora lontano, i primi rumor parlano del 2024 per l’arrivo sulla piattaforma di streaming. Quindi, se il futuro resta un mistero da scoprire, perché non concentrarci sul passato?

Netflix ci ha ovviamente già pensato, pronta a non lasciarsi sfuggire il franchise più famoso col suo marchio, realizzando un’opera ambientata nel passato.

Il primo prequel

Il primo prequel di Stranger Things non sarà un’altra serie televisiva sul servizio di streaming. Al contrario, è stato annunciato il lancio di Stranger Things: The First Shadow, un’opera teatrale che racconta i primi anni di Hawkins e presenta versioni più giovani dei personaggi adulti della serie, tra cui Jim Hopper (interpretato in Stranger Things da David Harbour) e Joyce (Winona Ryder).

Poster ufficiale di Stranger Things: The First Shadow

L’opera è stata scritta da Kate Trefry, che lavora alla serie TV Stranger Things come scrittrice e co-produttrice esecutiva. Stephen Daldry, autore di film di successo (Billy Elliot, The Hours) e di produzioni teatrali (ancora Billy Elliot, The Inheritance), dirigerà The First Shadow. (I fratelli Duffer, creatori di Stranger Things, sono anche produttori creativi dell’opera).

Anche se si presume che l’obiettivo finale sia quello di portare lo spettacolo a Broadway, il debutto inizialmente sarà nel West End di Londra, nel 2023. Probabilmente l’opera arriverà anche sulla piattaforma di streaming essendo comunque una produzione Netflix, magari dopo aver sbancato ai botteghini.

La trama

Ecco come viene descritta l’opera nella sinossi ufficiale della trama:

Hawkins, 1959: una città normale con preoccupazioni normali. La macchina del giovane Jim Hopper non parte, la sorella di Bob Newby non prende sul serio il suo programma radiofonico e Joyce Maldonado vuole solo laurearsi e andarsene dalla città. Quando arriva il nuovo studente Henry Creel, la sua famiglia scopre che ricominciare da capo non è così facile… e che le ombre del passato hanno una portata molto lunga.

Portata in scena da un team creativo pluripremiato, che porta la narrazione teatrale e la messa in scena in una dimensione completamente nuova, questa nuova avvincente avventura vi riporterà all’inizio della storia di Stranger Things – e potrebbe contenere la chiave della fine.

Attenzione spoiler!

I fan sanno bene che Henry Creel è il nome del giovane che diventerà Vecna. Appare evidente che l’opera teatrale non sarà scollegata dagli eventi della serie principale, magari basandosi solo su personaggi amati come Hopper e Joyce. Anzi, è molto probabile, vista anche l’affermazione alla fine della sinossi, che conterrà informazioni importantissime sul passato di Vecna che, ricordiamo, è il principale villain di tutto l’universo creato dai fratelli Duffer.

Un precedente importante

Non è la prima volta che un brand particolarmente amato dai fan si trasforma in opera teatrale. L’esempio più famoso è sicuramente A Crused Child, diretto sequel della saga di Harry Potter che, scritto dalla stessa Rowling, divenne presto un successo nei teatri londinesi.

Anche in questo caso l’opera conteneva dettagli importantissimi sul futuro dei protagonisti della saga: i figli adolescenti di Harry Potter e Draco Malfoy faccia a faccia con la figlia segreta di Lord Voldemort.

… ed una soluzione per Netflix

Un altro fattore importante va considerato. Le vicende di Stranger Things hanno per protagonisti degli adolescenti e la loro età è alla base della maggior parte delle vicende narrate, dai primi amori a reazioni insensate per qualunque adulto. Tuttavia, gli anni passano e i bimbi crescono: già nell’ultima stagione alcuni attori difficilmente appaiono credibili in calzoncini e berretti, figuriamoci tra qualche anno.

Posto il non voler prendere larga ispirazione da King con It, spostando le vicende a decenni nel futuro, una soluzione potrebbe essere, appunto, guardare al passato. L’opera teatrale potrebbe essere un modo per sondare il terreno ed iniziare un nuovo ciclo della serie, pur di non perdere il brand dopo la quinta stagione.