Più di 2000 licenziati | Dalla parte dei buoni a quella dei cattivi con una sola mail

più di 2000 licenziamenti paypal

In un comunicato pubblicato sul sito web dell’azienda, il presidente e amministratore delegato Dan Schulman ha scritto che PayPal sta lavorando per affrontare il “difficile contesto macroeconomico”.

L’azienda ha fatto progressi concentrando le risorse sulle priorità principali e ridimensionando la struttura dei costi, ma che c’è ancora molto da fare e tra i programmi pare proprio che ci sia il licenziamento di 2.000 dipendenti.

Insegna degli uffici PayPal

La crisi di PayPal

Il valore delle azioni di PayPal è sceso dalla metà del 2021, quando l’azienda ha mancato gli obiettivi di crescita e si è orientata verso nuove strategie. I tagli ai posti di lavoro di PayPal arrivano dopo l’investimento di 2 miliardi di dollari effettuato l’anno scorso da Elliott Investment Management, un investitore attivista che spesso spinge le aziende ad aumentare i profitti allo scopo di far salire i prezzi delle azioni.

Secondo un partner di Elliot Investment Management “PayPal ha un’impronta ineguagliata e leader nel settore dei pagamenti e ha il diritto di vincere nel breve e nel lungo periodo […] L’annuncio di oggi mette in evidenza una serie di iniziative già avviate e in fase di avvio per contribuire a realizzare la significativa opportunità di valore”.

“Il cambiamento può essere difficile”

Dan Schulman, il CEO di PayPal, ha dichiarato che i piani dell’azienda includeranno tagli ai costi dopo aver registrato una perdita nel secondo trimestre dell’agosto 2022: PayPal ha puntato a 900 milioni di dollari di risparmi sulle spese per l’anno scorso, con l’obiettivo di ottenere ulteriori risparmi per 1,3 miliardi di dollari quest’anno.

“Il cambiamento può essere difficile, soprattutto quando include la partenza di colleghi e amici stimati”, ha scritto Schulman a proposito dei licenziamenti. “Affronteremo questo problema insieme, facendo leva sull’impareggiabile portata della nostra piattaforma globale, sugli investimenti strategici che abbiamo fatto per rafforzare le nostre capacità principali e sulla fiducia e la fedeltà dei nostri clienti”.

Una scopa gigante sta per spazzare via dei lavoraori.

Schulman ha concentrato l’azienda su nuove priorità, come la semplificazione del modo in cui i consumatori possono utilizzare il processo di checkout di PayPal online e presso i rivenditori, ma il difficile contesto economico ha visto l’aumento dei concorrenti, rivali emergenti come Affirm e Afterpay, e una diminuzione delle spese dei consumatori

Gli sforzi dell’azienda sono stati compromessi anche dalla perdita di alcuni dirigenti di spicco come il direttore finanziario John Rainey, che ha lasciato PayPal nel Maggio del 2022. Anche il nuovo direttore finanziario ha preso un congedo per motivi di salute lo scorso Settembre e, più recentemente, il responsabile della contabilità ha lasciato l’azienda questo mese. Inoltre, alcuni ipotizzano che anche Schulman possa farsi da parte.

Il settore tecnologico colpito da una pioggia di licenziamenti

L’annuncio dei 2.000 licenziamenti di PayPal è solo l’ultimo di una lunga serie di tagli che sta colpendo il settore tecnologico: Workday ha annunciato di voler tagliare 525 posti, Google ne vuole licenziare addirittura più di 12.000, Microsoft ha annunciato piani per un taglio da 10.000 dipendenti e Salesforce ha annunciato l’intenzione di licenziarne altri 7.000. Ricordiamo anche che l’anno scorso PayPal aveva già ridotto i posti di lavoro in tutto il mondo su scala minore, con tagli a San Francisco, Chicago e Irlanda.

Nel frattempo, anche i concorrenti emergenti di PayPal hanno dovuto fare dei tagli al personale: Klarna, società di BNPL con sede a Stoccolma, ha licenziato circa 700 dipendenti, pari a circa il 10% della sua forza lavoro. Stripe, mega-fintech dell’e-commerce, ha tagliato 1.140 posti di lavoro, pari a circa il 14% dei dipendenti totali, mentre la startup Bolt ha tagliato 185 dipendenti, pari circa a un terzo del suo organico.

Una mano gigante preme il tasto "licenziato" facendo cadere uno dei dipendenti in fila dentro una botola.

Durante una telefonata con gli analisti, il direttore finanziario Gabrielle Rabinovich ha parlato delle proiezioni dell’azienda per il 2023: “Stiamo operando in un ambiente in cui pensiamo che continueranno ad esserci pressioni inflazionistiche, in cui la crescita dei salari reali continuerà ad essere negativa per un certo periodo di tempo, in cui la spesa discrezionale sarà sotto pressione”

Un portavoce di PayPal non ha voluto precisare quali settori dell’azienda saranno colpiti dalla riduzione dei dipendenti. Probabilmente avremo maggiori informazioni al riguardo proprio questo Febbraio, quando l’azienda comunicherà i risultati del quarto trimestre, conclusosi il 31 Dicembre.

Secondo i dati del sito Layoffs.fyi, il 2023 sta già superando il 2022 per quanto riguarda il numero dei licenziamenti globali nel settore tecnologico, con 272 aziende che hanno licenziato 86.882 dipendenti nelle prime settimane dell’anno. L’anno scorso, secondo Layoffs.fyi, 1.024 aziende tecnologiche hanno licenziato un totale di 154.336 dipendenti.