Una catastrofe di proporzioni Bibliche | Gli esperti ci avvertono

fine del mondo

Quando si parla di una catastrofe in grado mettere in ginocchio il pianeta e la nostra società, il primo pensiero va alle calamità naturali, come terremoti, alluvioni o, nei casi più disperati, a un meteorite in rotta di collisione con la Terra.

Il mondo è vicino a una catastrofe, stando ad alcuni dati che non danno alcuna via di scampo. A preoccuparsi dei futuri eventi che potrebbero disintegrare la società sono anche le grandi aziende e le agenzie governative che potrebbero vedere il proprio impero sgretolarsi.

Come abbiamo accennato, quando si parla di eventi catastrofici si pensa alla natura che si scatena e si vendica dell’uomo che l’ha maltrattata in secoli di storia. E invece, esiste un altro tipo di cataclisma che non ha nulla a che vedere con la natura e che, secondo gli esperti, sarebbe addirittura più grave e pericoloso. Nel prossimo futuro, l’umanità dovrà farci i conti.

La minaccia è nei nostri PC

Secondo gli esperti, esistono virus più dannosi di quelli che colpiscono il corpo umano, ovvero quelli informatici che si insinuano nei nostri PC e infettano il sistema. Una bella formattazione o una scansione di antivirus e passa tutto, no? Non proprio. Infatti, nel prossimo futuro il mondo dovrà vedersela con una minaccia che potrebbe dare il colpo di grazia alla nostra società già sull’orlo di una crisi senza via d’uscita.

Stiamo parlando degli attacchi hacker, ma non del tipo che basta un colpo di spugna per far dimenticare che sia successo. Il mondo è sempre più connesso, tutte le informazioni più importanti sono sui nostri dispositivi, le grandi aziende controllano e catalogano un numero impressionanete di dati che, se in mani sbagliate, potrebbero creare una crisi senza precedenti.

Gli attacchi hacker rappresentano una minaccia sempre più pressante per le organizzazioni di ogni tipo, dalle grandi aziende alle agenzie governative. Gli hacker possono causare danni significativi sia a livello finanziario che reputazionale, rubando informazioni sensibili o rendendo i sistemi inaccessibili ai proprietari legittimi.

Ad esempio, il phishing è un tipo di attacco in cui gli hacker inviano messaggi di posta elettronica o messaggi di testo fraudolenti che sembrano provenire da una fonte affidabile, come una banca o un fornitore di servizi online, per convincere le vittime a fornire informazioni personali o finanziarie sensibili.

Oppure, i ransomware sono un tipo di malware che disabilità i file sul computer della vittima, rendendoli inaccessibili, e quindi chiede un riscatto per renderli nuovamente utilizzabili. Questi attacchi possono causare gravi interruzioni alle attività aziendali e ai servizi governativi e comportare la perdita di dati importanti. Un attacco di massa, dalle proporzioni inimmaginabili, sarebbe ormai certo.

Ecco cosa ci aspetta

Il World Economic Forum, agenzia che si occupa di previsioni economiche, prevede che gli attacchi informatici diventeranno sempre più frequenti nei prossimi anni. Non saranno risparmiate né agenzie governative, né grandi aziende, né organizzazioni di gestione dei dati dei consumatori o anche i consumatori stessi. Sadie Creese dell’Università di Oxford avverte che dobbiamo prepararci per una tempesta informatica, anche se è difficile prevedere l’entità della minaccia.

Il 93% degli esperti informatici e l’86% dei dirigenti del settore interpellati dal World Economic Forum ritengono probabile un evento informatico disastroso nei prossimi due anni a causa dell’instabilità geopolitica.

Settori cruciali come infrastrutture elettriche, manifatturiere e di trasporto pubblico sono particolarmente esposti. Secondo SecurityScorecard, società di valutazione della cybersecurity, il 48% delle aziende manifatturiere sono molto vulnerabili agli attacchi informatici e i cybercriminali ne sono consapevoli.

Un attacco informatico globale potrebbe avere conseguenze peggiori della pandemia che stiamo attualmente superando. Questi attacchi porteranno una miriade di virus che muta quotidianamente e in modo esponenziale nei nostri sistemi informatici, con danni irreparabili per la società anche più gravi di quelli causati dai virus che infettano i nostri corpi,

Le regole per difendersi da questa minaccia

Un paese può proteggersi dagli attacchi informatici attraverso una serie di misure preventive e tecniche di difesa. Il mondo ha già preso alcune precauzioni contro gli attacchi informatici. Ad esempio, molte nazioni hanno creato agenzie di sicurezza informatica per la difesa e la prevenzione degli attacchi, mentre alcune hanno stretto accordi internazionali per cooperare e condividere informazioni sugli attacchi informatici. Inoltre, molti paesi stanno investendo in tecnologie di sicurezza informatica e regolamentando il settore privato per garantire la sicurezza dei dati.

E i comuni cittadini? Cosa possiamo fare noi per difenderci? Un cittadino può proteggere i propri dati personali e prevenire gli attacchi informatici seguendo queste regole:

  1. Mantenere software e sistemi operativi aggiornati: mantenere il sistema operativo e altri software aggiornati aiuterà a proteggere da eventuali vulnerabilità notificate dai produttori.
  2. Utilizzare password forti e uniche: utilizzare password lunghe e complesse e non riutilizzarle su più account.
  3. Evitare di cliccare su link sospetti: non cliccare su link che sembrano sospetti, soprattutto se inviati da mittenti sconosciuti.
  4. Installare un software antivirus: installare e mantenere sempre attivo un software antivirus che protegga da eventuali minacce informatiche.
  5. Fare attenzione alle informazioni personali che si condividono online: evitare di condividere informazioni personali sensibili come password o informazioni di pagamento su siti web o social media.
  6. Utilizzare una connessione Wi-Fi sicura: utilizzare una connessione Wi-Fi sicura e protetta da password, evitare di accedere a informazioni sensibili su reti pubbliche non protette.

Gli hacker si aggiornano di minuto in minuto, dunque è bene fare un uso intelligente dei propri dispositivi e soprattutto dei nostri dati.