Il terzo episodio di The Last of US bombardato da recensioni negative | Pubblico spaccato in due

tlou serie e omofobi

Il terzo episodio di The Last of Us, il nuovo adattamento della HBO tratto dal celebre videogioco Naughty Dog, è andato in onda domenica generando ampi consensi e ascolti impressionanti.

Purtroppo però, l’episodio intitolato “Long, Long Time”, non ha scatenato soltanto reazioni positive: diversi utenti hanno espresso il loro forte disprezzo per le tematiche affrontate tramite una serie di commenti omofobi e voti bassissimi, generando un vero e proprio review-bombing.

Frank e Bill si baciano nel loro orto.

Il review-bombing colpisce (di nuovo) The Last of US

Il review-bombing si verifica quando una moltitudine di persone assegnano deliberatamente un voto basso a una serie, un videogioco o a un film, appositamente per diminuirne il punteggio su siti come Metacritic, Rotten Tomatoes e IMDB. Spesso è un fenomeno che si verifica per motivi ideologici, spesso di natura razzista, sessista e omofoba: esattamente come nel caso di The Last of Us.

Attualmente i primi due episodi di The Last of Us hanno ottenuto un impressionante 9,2 su IMDB, mentre la terza puntata ha attualmente un punteggio di 7,9/10, e probabilmente continuerà ad abbassarsi: nonostante per molti spettatori e la critica specializzata è forse l’episodio più bello, autoriale e significativo uscito fin ora.

Lo scandalo dietro il terzo episodio

Su oltre 120.000 recensioni degli utenti su IMDB, 63.000 recensori danno all’episodio un solido 10/10. Questo rappresenta il 53% delle recensioni, mentre la seconda categoria più alta sono gli utenti che hanno dato un punteggio di 1 su 10: ben 34.000 persone hanno dato il peggior voto possibile ad uno degli episodi più acclamati e roboanti degli ultimi mesi nel panorama della serialità televisiva.

Su Metacritic, l’aggregatore di recensioni, l’episodio ha un misero punteggio di 4,2 (su 10), un voto molto più basso rispetto ai punteggi del primo e del secondo episodio: rispettivamente di 8,8 e 8,9. Dalle recensioni degli utenti si evince che alcuni fan del gioco non hanno gradito la storia d’amore al centro dell’episodio tra Bill, interpretato da Nick Offerman, e Frank, interpretato da Murray Bartlett.

Bill punta la pistola verso lo spettatore.

Nel videogioco, grazie ad una serie di lettere, sappiamo che Bill è gay e che ha avuto una relazione con un certo Frank, che però non appare mai sullo schermo e con cui sviluppa una relazione dall’epilogo totalmente diverso: la serie HBO racconta questa relazione prendendo una direzione alternativa e comunque coerente con lo spirito dell’opera.

Uno dei tanti motivi per cui l’episodio si è distinto è stata proprio la capacità di raccontare una storia d’amore tra due uomini evitando di mettere in campo stereotipi di alcun tipo: nessuna tragedia edulcorata, Bill e Frank sono riusciti a invecchiare insieme e a uscire di scena con dignità, anche in mezzo all’apocalisse.

“Un capolavoro a sé stante”

Alan Sepinwall di Rolling Stone ha definito la puntata una “storia meravigliosamente potente e dolorosamente umana”, mentre secondo Victoria Ritvo di Slate “Sebbene l’episodio sia un capolavoro a sé stante, ciò che lo rende brillante come adattamento è il modo in cui si inserisce nel contesto dello show più ampio”. Questo per avere un’idea della risposta della critica, mentre per quanto riguarda i fan oltraggiati gli esempi sono di tutt’altra natura: un utente di Metacritic ha scritto di aver “chiuso l’episodio non appena ha visto cosa stava accadendo”.

Diversi spettatori si sono lamentati anche su Twitter rilasciando commenti come “Perché non riescono a fare nemmeno un film o una serie senza la roba LGBT?” oppure “Come sempre Hollywood ha dovuto spingere l’agenda LGBT su di noi”. Commenti carichi di disprezzo e odio si stanno palesando anche sotto i contenuti dei vari creator e influencer che recensiscono e discutono della serie nei propri canali.

Bill suona il piano in una delle scene più emozionanti dell'episodio.

Non è la prima volta che il franchise di The Last of Us viene accusato di “propaganda LGBT” per poi venir colpito da un review-bombing di natura principalmente omofoba: è già accaduto all’uscita di The Last of Us: Part II, e anche allora ci furono parecchi punteggi bassi spesso scatenati dal ruolo centrale che rivestono diversi personaggi omosessuali all’interno del videogioco. A questo punto viene da chiedersi l’oltraggio che scatenerà tra questi “fan” quando uscirà il settimo episodio di The Last of Us, intitolato “Left Behind”: chi ha giocato il DLC sa bene quale storia verrà raccontata e siamo sicuri che scatenerà commenti ancora più imbarazzanti e carichi di odio.

Review-bombing o meno,“Long, Long Time” è stato comunque un successo enorme, seguito da 6,4 milioni di spettatori soltanto domenica, facendo registrare il più alto numero di spettatori in prima serata mai raggiunto dalla serie. La HBO ha dichiarato che i primi due episodi hanno registrato una media di oltre 21 milioni di telespettatori e che la rete ha già rinnovato The Last of Us per una seconda stagione.