FIFA 22: il re è tornato? | Anteprima Gameplay PS5

Il Bel Paese, si sa, è la patria degli allenatori da divano e dei direttori sportivi da bar. Chi non ha mai discusso con i propri amici e parenti sulle scelte di mercato fatte da Juve, Milan, Inter o di quella squadra Portoricana dove giocava qualche anno prima il fenomeno mondiale del momento?

L’Italiano ama il calcio, ce l’abbiamo nel sangue. Inutile negarlo.

Come ogni anno, è arrivato il momento di dare un senso a tutte queste chiacchiere. È tempo di mettere in pratica i propri dogmi calcistici. È arrivato quel periodo dell’anno in cui EA Sports presenta il suo pezzo forte: FIFA.

Tecnologia Hypermotion: non un semplice upgrade

Quest’anno la divisione sportiva di Electronic Arts ha davvero tirato il coniglio fuori dal cilindro: FIFA 22 non è semplicemente un upgrade, tant’è che non sfrutta tecnologia e poligoni del suo predecessore; il gioco è stato completamente rivisitato e migliorato grazie a tecniche in grado di assicurare una resa videoludica pari a quella calcistica della realtà.

Il cuore pulsante della nuova simulazione calcistica targata EA è la tecnologia Hypermotion, che sfrutta il Machine Learning per migliorare l’esperienza in-game.

Grazie ad una analisi dettagliata ed avanzata di match 11 vs 11, Hypermotion assicura una match experience realistica e più responsiva rispetto alle simulazioni calcistiche degli anni passati.

Il team di sviluppo di FIFA 22 è passato dall’utilizzare l’Optical Motion Capturemetodo di cattura in cui un unico giocatore indossava sensori che potessero raccogliere dati su movenze in campo – alla Xsens Motion Tech, che ha permesso per la prima volta di registrare ed analizzare dati durante delle vere partite tra 22 calciatori professionisti che giocavano ad alta intensità.

In questo modo, grazie alla I.A. ed al Machine Learning, si è potuto analizzare al meglio tutto il contorno che c’è dietro un semplice scatto, una finta o un passaggio e renderlo graficamente tramite il motore di gioco. Basandosi sulla tecnologia Xsense, in FIFA 22 l’Intelligenza Artificiale può effettivamente predire il migliore percorso per un giocatore in campo in modo che sia più di aiuto alla squadra nelle fasi di attacco e di difesa.

4 mila nuove animazioni, 8.7 milioni di nuovi frames…

Sono solo alcuni dei numeri sviscerati durante la conferenza di presentazione dedicata alla stampa. In cosa si traducono, però, a livello di gameplay tutte queste cifre?

Movimento autentico di tutta la squadra

I dati raccolti dalle tute Xsens, indossate da 22 professionisti durante un incontro, hanno permesso di registrare dati reali ad alta intensità. Ogni passaggio, tackle, scatto e duello aereo sono stati analizzati accuratamente e trasposti nel più grande aggiornamento delle animazioni nella storia di FIFA: parliamo di oltre 4000 nuove animazionirimanendo in tema numeri ci si attesta su un numero di animazioni superiore di più di tre volte rispetto a FIFA 21 – utilizzate per migliorare intensità agonistica, reattività e fisicità di ogni giocatore presente nel database di gioco, in modo da offrire il movimento più fedele alla realtà nella storia della simulazione calcistica targata EA Sports.

ML-Flow

Il nuovo algoritmo di apprendimento automatico analizza più di 8.7 milioni di Fotogrammi di Match 11 vs 11 catturati grazie alla tecnologia Xsense e scrive nuove animazioni in tempo reale offrendo una fluidità e realismo mai visti prima. Grazie a questo algoritmo i calciatori in campo possono regolare meglio la loro falcata per preparare un tiro al volo, così come migliorare l’approccio al controllo di palla per colpirla successivamente in modo più fluido.
Le animazioni in real-time di ML-Flow saranno così influenti nel gioco che anche il semplice movimento del girare il corpo per guardare la palla sarà reso in maniera più naturale.

Intelligenza Artificiale Tattica

Il salto tecnologico compiuto dalle nuove generazioni di Console non è servito solo a cambiare il nome di battesimo delle stesse, bensì ha portato sul mercato una potenza di calcolo estremamente elevata che EA Sports ha sfruttato a dovere con la sua I.A. Tattica.
I 22 in campo nel nuovo capitolo di FIFA avranno la capacità di recepire meglio i movimenti del loro compagni ed avversari ed agire di conseguenza, muovendosi come squadra ed innalzando il realismo in-game a livelli mai visti fin’ora.

In attacco i giocatori potranno essere prese fino a 6 volte più decisioni al secondo – numeri da capogiro – su come e dove muovere la palla; numeri che di conseguenza migliorano la consapevolezza di ciò li circonda e si traducono in meno corse a vuoto e più reattività nei recuperi di una palla persa.

L’ intelligenza difensiva, riscritta anch’essa, fa lavorare la squadra come una unità. Un unico granitico blocco a difesa della propria porta che mantiene la linea e copre meglio gli spazi liberi del campo. In sostanza non vedrete più uno dei centrali a spasso per il campo e l’altro sul dischetto dell’area di rigore.

Duelli aerei cinetici

Hypermotion ed Xsense contribuiscono a migliorare anche le interazioni tra due giocatori durante i contrasti aerei. In FIFA 22 vengono sincronizzate le animazioni dei due contendenti in modo da creare un effetto realistico e pulito quando saltano per contendersi una palla alta. Niente più animazioni sconnesse, e ben venga la possibilità di vedere – finalmente – attaccanti e difensori spintonarsi e strattonarsi per rubare la posizione ed impattare la palla al migliore dei modi dopo un cross o un passaggio lungo.

Controllo palla migliorato

Le nuove animazioni a due tocchi più lunghe permettono un controllo palla più naturale e fluido in FIFA 22. Il refresh costante, unito al Machine Learning, consente un migliore controllo delle palle aeree – vedasi i duelli aerei cinetici – così come più reattività negli stop e più grinta e fisicità durante la difesa del pallone dagli attacchi avversari. Il tutto a servizio del giocatore che avrà quindi modo di sperimentare nuovi metodi per portare avanti la propria tattica vincente.

Umanizzazione dei calciatori

Il sistema di Motion Capture 11 vs 11 è servito anche a portare in-game nuove animazioni comportamentali per i giocatori dentro e fuori dal campo. Tutto sembrerà possedere vita propria, da Pep Guardiola che esulta dopo una vittoria importante a Chiellini e Lukaku che sgomitano e non se le mandano a dire durante le fasi concitate di un match. Il tutto per conferire a FIFA 22 quel senso di realismo che negli ultimi capitoli era un pò venuto a mancare.

Non di solo Hypermotion può vivere il Videogiocatore

La semicitazione famosa ci porta alla scoperta di altre feature del gioco che, pur non dipendendo direttamente da Hypermotion e Machine Learning, completano il parco tecnico di FIFA 22 spingendo ancora di più sulla parola realismo.

Scatto esplosivo, una fisica della palla migliorata e nuove tattiche offensive saranno frecce nella faretra a disposizione dei Videogiocatori per mettere in pratica nuove modalità di attacco e difesa mai viste prima d’ora.

Scatto esplosivo

Un vero game changer nella dinamica di situazioni uno contro uno. Fino all’anno scorso i giocatori accelleravano e correvano sempre alla maggiore velocità disponibile – fino a stancarsi, chiaramente – non rendendo giustizia alla fisica del mondo reale. In FIFA 22 lo scatto esplosivo dà più controllo sull’accelerazione durante i dribbling e la difesa. Quest’anno la pressione del tasto corsa risulterà in una repentina accellerazione del giocatore in possesso di palla che poi rallenterà fino alla sua velocità “prestabilita” simulando quello che avviene nella realtà: uno sprint bruciante per saltare l’avversario, e poi corsa verso fondo campo per liberarsi agilmente da marcature toste.

Fisica della palla reale

I dati del mondo reale importati in FIFA 22 elevano a nuovi standard il livello di realismo della fisica del pallone. Grazie alla elaborazione sincronizzata di parametri come potenza di tiro, velocità del pallone, attrito del terreno e resistenza all’aria ogni tiro, cross, passaggio e dribbling restituirà l’effetto che ci si aspetta nel mondo reale. Niente più rinvii da fondo che arrivano direttamente nell’area di rigore opposta, bensì traiettorie simili a quelle reali e passaggi che effettivamente rallentano e si bloccano su un terreno troppo bagnato durante una partita in condizioni climatiche sfavorevoli.

Nuove tattiche offensive

Le nuove tattiche offensive daranno al giocatore più controllo sui movimenti della squadra. Sarà possibile assegnare agli 11 giocatori degli stili diversi da adottare nelle due metà di campo: possesso palla in difesa e repentini contropiedi una volta passato il cerchio di centrocampo? Tiki taka orizzontale e poi verticale? L’unico limite è l’immaginazione.

Si, ma ci hai giocato a FIFA 22?

La domanda è lecita. Come si traduce tutto quello di cui abbiamo parlato a livello di sensazioni e di giocabilità?

L’anteprima messa a disposizione, nonostante fosse una build in Early Stage, mi ha permesso di passare alcune ore giocando in modalità Amichevole. Le squadre a disposizione, come consuetudine delle demo, non sono tantissime ma annoverano alcuni dei nomi più altisonanti del calcio moderno: Real Madrid, Inter, Milan, PSG, Manchester City, fino ad arrivare alla squadra che ho banalmente definito dei campioni per la ricerca: trattasi di un team chiamato Soccer Aid – in collaborazione con UniCef – che può vantare tra le sue fila vecchie glorie come Ronaldinho, Zidane, Maradona, Pelè, Cannavaro e Maldini.

Inutile dire che la prima partita l’ho giocata proprio con questo Team.

FIFA 22 per le prime partite suggerisce ormai da qualche anno di iniziare a giocare e fare impostare dalla I.A. la difficoltà di gioco in base all’abilità che mostriamo sul campo; così è stato anche per me e devo dire che, nonostante non sia un pro-player, ho potuto apprezzare come la mente dietro il gioco sappia uniformarsi ed adattarsi al nostro stile offrendoci un livello di sfida adeguato – in alcuni momenti tendente anche a più di adeguato – alla nostra abilità videoludica.

Parole, parole, parole

Hypermotion, Machine Learning, Intelligenza Artificiale, Xsense: tutti paroloni coniati con l’idea – e la convinzione – di mostrare un riscontro pratico ai fini di gameplay. EA Sports quest’anno ha fatto centro.

FIFA 22, posso già dirvi da ora, non è solo fumo. C’è tanto arrosto sulla brace! FINALMENTEe ripeto, finalmente – un gameplay in un certo senso rivoluzionario. I giocatori sono reattivi, intelligenti e coprono bene le zone di campo assegnategli. Questo si traduce nella necessità pratica di elaborare tattiche di gioco diverse rispetto all’anno scorso in cui per vincere, diciamolo chiaramente, era sufficiente correre sulla fascia con un giocatore veloce come Sterling e crossare al centro. Bam! 99% delle volte gol assicurato.

Quest’anno la nuova difesa di squadra intelligente costringerà – ed è un bene, credetemi – i giocatori a sfruttare di più il fraseggio corto, gli uno-due nello stretto ed i cambi di gioco per poter creare azioni pericolose.

Vogliamo parlare della fisica del pallone? Anche qui sono stati fatti dei progressi mastodontici. Ora, grazie alla importante potenza di calcolo delle console Next-Gen la traiettoria della palla a seguito di un passaggio, alto o corto che sia, tiene conto di una serie infinita di variabili ed è resa graficamente in modo spettacolare. Che soddisfazione effettuare un cambio di campo con Ronaldinho, tocco preciso e palla che vola come ci si aspetterebbe nella realtà tra i piedi di Luis Figo, che stoppa elegantemente pronto a costruire gioco a centrocampo.

Io non so fare le finte su FIFA però.

Costruendo le mie azioni di gioco inevitabilmente ho puntato sulla coppia d’attacco per segnare. Chi non lo farebbe avendo a disposizione Pelè e Maradona?
Le situazioni di 1 contro 1 con il portiere sono state ritoccate ed i portieri sono stati ampiamente rivisti a livello comportamentale nelle fasi di uscita e di parata a terra.

È stato frustrante vedere i miei attaccanti sbagliare da soli davanti ad Oblak, Handanovic e Donnarumma, ma al contempo davvero soddisfacente l’aver potuto notare quelle migliorie che danno a tutto il contesto FIFA quella sensazione di realismo. Sembra davvero di guardare una partita in TV e non di giocare ad un videogioco.

Nota di merito ai contrasti aerei, quelli si che sono davvero uno dei punti forti dell’edizione 22 del simulatore calcistico EA. Se in FIFA 21 i contrasti aerei spesso si traducevano in piccoli bug, giocatori che non saltavano (perchè non gli andava forse?) o che rimanevano a mezz’aria, quest’anno i duelli aerei cinetici rubano la scena facendovi respirare e provare quella tensione che si crea in mezzo al campo per il recupero della palla. Cavolo uno scontro aereo tra Lukaku ed Ibrahimovic dovreste proprio viverlo!

Ho giocato un’intera partita provando lanci lunghi e cross in area di rigore per apprezzare al meglio questa feature e ne sono rimasto davvero colpito. Le gomitate per prendere posizione e gli scontri che rispecchiano le dinamiche reali rendono davvero FIFA 22 la miglior simulazione calcistica di sempre.

Nota a margine. Il mio numero di vittorie in amichevole è stato quasi pari a quello delle sconfitte, a segnalare come l’autoadattamento della difficoltà di gioco sia a tutti gli effetti ben tarato per offrire un livello di sfida adeguato. Vincere sempre è si bello, ma senza difficoltà che gioco sarebbe?

Non ci credete? Se volete toccare con mano vi invito a seguire l’EA Spotlight Ufficiale che avrà luogo alle 19:00 di questa sera sul canale Youtube di EA Sports FIFA. Non ne rimarrete delusi!


E ora la nota dolente: la tecnologia Hypermotion – così come tutte le features che da questa dipendono – sarà disponibile esclusivamente per le console di nuova generazione, quindi PlayStation 5 ed Xbox Series X|S e Google Stadia, mentre sarà assente su PlayStation 4, Xbox One e PC. Un peccato ma, dovendo sfruttare una elevatissima potenza di calcolo, probabilmente non si poteva fare altrimenti.

Ricordando che l’uscita di FIFA 22 è prevista per il 1° Ottobre su tutte le piattaforme, compresa Nintendo Switch che riceverà la classica versione Legacy, vi invitiamo a seguirci per i prossimi aggiornamenti sul gioco perchè questa è solo la punta dell’Iceberg.

Quindi… Il re è tornato? Sembrerebbe proprio di si.