Stranger of Paradise Final Fantasy Origin: com’è il soulslike targato Square Enix? | Provato (PS5)

Quando sono circolate in giro le voci di un Final Fantasy in salsa soulslike in produzione presso Square Enix, tutta la rete è stata pervasa da un misto di sensazioni –curiosità, gioia, indignazione perfino – tramutatesi poi in altissime aspettative.
Passare da un setting classico e che ormai definisce il genere di giochi à la “Final Fantasy” ormai consolidato da decenni, ad un tipo di esperienza videoludica completamente diversa e quasi inesplorata in quel di Square è stata una mossa ardita. Pagherà in termini di vendite e di fanbase?

Cominciamo a vedere come si comporta Stranger of Paradise Final Fantasy Origin nel provato della sua Trial Version.

Il Paradiso attende?

La partenza non è stata delle più floride, visto che per le prime 48 ore dal suo rilascio sul PlayStation Store Stranger of Paradise Final Fantasy Origin non è stato giocabile. A seguito di qualche leggero fix siamo finalmente riusciti a provare il famigerato soulslike targato Square Enix.

La demo giocabile ci riporta al Tempio del Caos visto in Final Fantasy I – con i suoi torrioni ed i suoi saloni infestati da mostri di ogni tipo – nei panni di Jack, determinato a compiere una ed una sola missione: uccidere Caos.
Imbarcatisi con noi in questo viaggio i compagni d’armi Jed ed Ash, rispettivamente il chiacchierone di turno e la voce della ragione.

L’esperienza, che richiede circa 1 ora per essere portata a termine, ha inizio con un breve tutorial che ci permette di districarci con il nuovo sistema di combattimento. Viene mostrato come effettuare attacchi e schivate, utilizzare le abilità speciali e puntare un nemico alla volta. Dopodichè via, diretti verso (il) Caos.

È bene sottolineare che, trattandosi di un Final Fantasy atipico, il giocatore dovrà “abituarsi” a tenere sott’occhio oltre ai classici parametri di Salute e PM anche quello relativo al Logoramento, una delle novità di questo Stranger of Paradise.

Il Logoramento è un (finto) nuovo parametro che fino ad ora avevamo visto applicato solo ai nemici e chiamato “Sfinimento“. In Stranger of Paradise sia i nostri tre protagonisti che i nemici hanno una barra di logoramento che diminuisce ogni qual volta si subisce un attacco. Va da sè che esaurire la barra non è una cosa auspicabile, pena l’entrata di uno stato di Barcollamento che ci rende scoperti a qualsiasi attacco nemico per qualche secondo. E qualche secondo in questo gioco può anche significare fine partita.

Per quanto riguarda Salute e PM ritroviamo una gestione della vitalità del nostro personaggio piuttosto classica, con la possibilità di aumentare il livello di salute bevendo pozioni, mentre più particolare è il controllo degli MP che possono essere aumentati abbattendo i nemici o utilizzando una delle abilità speciali di Jack, lo Scudo Spirituale (su cui torneremo tra poco).

Lo schema dei comandi di gioco ricorda molto quello di un Hack-n-Slash – come può essere Devil May Cry – con un pizzico di soulslike, e varia a seconda dell’arma che impugnamo.
Nel corso della partita si trovano varie casse da lootare contenenti pezzi di armatura, armi ed oggetti: vi capiterà spesso di perdere del tempo per scegliere l’equip più giusta da usare e che conferisce più bonus passivi e che andrà a modificare il nostro Eroe a livello estetico, anche perchè il completo di partenza di Jack è sostanzialmente “inutile”, sia dal punto di vista estetico che rispetto ai bonus alle statistiche.

Il discorso è ugualmente valido per le armi: la nostra arma principale è uno Spadone a due Mani, ma nel corso della partita abbiamo trovato una Lancia ed un Bastone Magico che ci hanno permesso di sbloccare le classi di Lanciere e Mago, oltre a quella predefinita di Spadaccino.
Ogni classe è caratterizzata da un suo particolare set di comandi che, pur mantenendo la stessa struttura di base, riescono a differenziarsi risultando variegati e ottimizzati al meglio.
Lo spadaccino, ad esempio, con la pressione del tasto R2 eseguirà un attacco speciale, mentre il Mago entrerà in modalità di Carica Incantesimi o ancora il Lanciere entrerà in Stance da Lancio pronto a scagliare la sua arma contro i nemici.

A completamento delle capacità di Jack troviamo lo Scudo Spirituale e le Abilità Speciali. Scudo Spirituale, richiamabile con la pressione del tasto cerchio, attiva una sorta di parata istantanea che dura qualche attimo; se temporizzato a dovere permette anche di assimilare le tecniche speciali nemiche e di farle proprie in modo da utilizzarle successivamente per un numero limitato di volte ma senza dispendio di MP.
Le Abilità Speciali, invece, rispondono alla pressione del tasto L2 (che ne apre una ghiera di scelta) e modificano temporaneamente le statistiche del personaggio. L’abilità di partenza, ad esempio, è Lux ed apporta un power-up che consente a Jack di far arrivare prima i nemici allo sfinimento e di non essere affetto dagli effetti del Barcollamento per un breve periodo.

Tutta l’esperienza è caratterizzata da un sistema di Evoluzione Classi piuttosto lineare ma sufficientemente stratificato: ogni classe presenta dei bonus propri così come bonus spendibili sul personaggio globalmente, così che il giocatore possa sperimentare in-game qual’è la combinazione di talenti che più gli si addice.

Il Job-System attinge a piene mani dai sempreverdi Final Fantasy Tactics permettendo una evoluzione continua delle classi una volta raggiunto il livello di Maetrsia. Lo Spadaccino può evolvere così in Guerriero, mentre portare al livello massimo la classe del Lanciere da accesso al Job del Dragone.

Il livello di sfida offerto da Stranger of Paradise Final Fantasy Origin è piuttosto alto. Giocando a livello normale i nemici non si tirano indietro e attaccano a buon ritmo. Per fortuna, almeno in questo provato, non c’è Game Over ma si ritorna presso l’ultimo Checkpoint visitato.
Non è tutto oro quel che luccica però, troppo bello un gioco in cui non si perde mai: ritornare al Checkpoint, infatti, riporta il quadro allo stato “originale“, con il respawn di tutti i nemici già sconfitti e diminuisce gli MP accumulati da Jack. Gli amanti del grinding sfrenato ne saranno felicissimi, gli altri – me compreso – sicuramente meno.

Ash e Jed sono controllati completamente dalla discreta IA (a volte potrebbero fare di più, ma è una demo quindi spero ancora in qualche leggero miglioramento) e in queso provato non sono personalizzabili, anche se Square Enix ha già dichiarato che nella versione finale del gioco potremo equipaggiare i nostri due comprimari come meglio crediamo per poter creare il terzetto perfetto.

Dal punto di vista prettamente Tecnico il gioco, allo stato attuale, soffre di Stuttering e di cali di Frame Rate. Capita spesso di accorgersi di qualche piccolo difetto di definizione o micro-lag.
Nelle parti più buie del Tempio del Caos è facile vedere ombre non definite o zone “che non si sa a cosa appartengono, se al pavimento o alle colonne distrutte”.
Presenti lievi difetti sul sistema di telecamereche ormai Square si porta dietro da qualche tempo – non sempre reattive e gestibili al meglio negli scontri, anche se il Lock sul nemico viene gestito discretamente ed aiuta molto a non prendere colpi “gratuiti”.

Da una anteprima, in tutta onestà, non ci si può aspettare molto di più. Stranger of Paradise Final Fantasy Origin ha una data di uscita fissata per il 2022 quindi c’è tutto il tempo per ritoccare e ridefinire i punti ed i passaggi che presentano qualche pecca.
Oltretutto Square Enix ha pubblicato un questionario, compilabile da chiunque abbia voglia di provare la Trial Version, per ricevere un feedback da parte dei veri interessati al progetto: i videogiocatori.

Team Ninja, Koei Tecmo e Square dovranno lavorare a dovere in questi ultimi mesi dell’anno per portare su PlayStation un prodotto degno del nome che porta, soprattutto perchè si presenta come intermezzo alla storia della prima Fantasia Finale: i Guerrieri della Luce, Garland, il Tempio del Caos. Tutto questo è stato Final Fantasy I e tutto questo ritroviamo in Stranger of Paradise. Spin-off o Storia Alternativa che sia, il primo Soulslike targato Square Enix non può e non deve fallire.

Che questo Stranger of Paradise Final Fantasy Origin segni l’inizio di tutta una serie di avventure parallele “più mascoline” per ogni capitolo della saga principale di Final Fantasy? Staremo a vedere.