Trine 4: The Nightmare Prince | Recensione (PS4)

Provato per voi | Trine 4: The Nightmare Prince
Frozenbyte è tornata con il quarto capitolo della fiaba di Trine e ha incaricato noi di narrarvi le sue prime battute. Ecco a voi Trine 4.

Udite! Udite! Messeri sgargianti e Madame imbellettate! Frozenbyte è tornata con il quarto capitolo della fiaba di Trine e ha incaricato noi di narrarvi le gesta dei suoi protagonisti.

Chiamata a raccolta

trine 4 principe

Amadeus il mago, Pontius il cavaliere e Zoya la ladra tornano ancora una volta in questa fantastica avventura. Questa volta dovranno partire alla ricerca del Principe Selius per salvarlo da se stesso, dato che il giovane non ha ancora pieno controllo delle sue abilità magiche è perseguitato da terribili che hanno preso poi forma fisica all’interno del nostro mondo minacciando quindi l’incolumità di tutto il popolo. I tre improbabili eroi si incammineranno nei fitti boschi, sui picchi innevati, città labirintiche e oscure rovine unendo le peculiari abilità di ciascuno per risolvere gli imprevisti e le avversità presenti lungo la strada.

La forza del trio

trine 4 mago

Trine 4 riprende il suo stile 2.5D dopo il 3D proposto dal terzo capitolo affinando ancora una volta il comparto sia artistico che tecnico presentando scenari fiabeschi dai colori tenui e musiche d’ambientazione pienamente calzanti. Anche questa volta dovremo alternare i tre eroi per progredire lungo il percorso alternando puzzle a sezioni di platform: Amadeus il mago grazie al potere della levitazione può spostare molti degli elementi sullo scenario come rocce o assi per creare ponti o aprire nuove vie, Zoya la ladra invece troverà approcci più diretti con il suo arco e il suo rampino che le permette di oscillare sui dirupi o collegare due elementi insieme, infine Pontius metterà non al nostro servizio la sua spada e il suo scudo per difenderci dai terribili incubi che infestano il mondo.

Gli scenari proposti ci accompagnano per mano in questo quarto capitolo facendoci prima provare gli eroi singolarmente tramite appositi tutorial e per poi lasciarci gestire a pieno i loro poteri uniti nei livelli successivi dove potremo prendere dimestichezza con le meccaniche principali e del nuovo albero di talenti che ci permetterà di sbloccare nuove abilità per i nostri eroi. Raccogliendo delle apposite fiale durante la nostra avventura potremo acquisire dei nuovi talenti per i protagonisti come la capriola per Zoya o il Lampeggio di Amadeus molto utili per muoversi più dinamicamente. Proseguendo la nostra avventura, già dai primi livelli, ci verrà chiesto di aguzzare il nostro ingegno per risolvere i vari puzzle che affronteremo di stanza in stanza. In alcuni casi ci troveremo addirittura costretti a prendere delle pause per poter affrontare con mente fresca una determinata sezione. A rendere il tutto ancora più piccante ci saranno anche delle sfide bonus che divideranno i nostri eroi per testare le singole abilità di ognuno con una serie di assurdi rompicapi.

Lungo la strada ci capiterà spesso di dover combattere contro gli incubi manifesti del povero principe, questo aspetto però è forse uno dei nei di questo titolo dato che volendo inserirci forzatamente elementi platform ci troveremo a menare fendenti a caso con Pontius mentre salteremo verso i nemici perdendo così ogni forma di ponderatezza e riflessione che caratterizza il gameplay.

Un’avventura da vivere insieme

trine 4 guerriero

Quando un gioco ha tra le opzioni quella del multiplayer locale guadagna sempre qualche punto in più ai miei occhi e qui addirittura ne abbiamo per tutti i gusti: nella modalità classica (fino a 3 giocatori) ogni giocatore userà uno degli eroi facendo quindi affidamento sui suoi compagni per poter progredire, mentre invece con la modalità illimitata (fino a 4 giocatori) sarà possibile cambiare personaggio in ogni momento creando quindi formazioni sempre diverse come un trio di Pontius o due Amadeus con due Zoya che legano fra loro le casse! Se invece non avete nessuno con cui condividere il divano potrete tranquillamente condividere la vostra partita online per dare la possibilità ad altri giocatori di unirsi a voi.

In conclusione:

Quella di Trine è stata per me una bella sorpresa, ammetto che questa saga mi era completamente ignota fino a qualche giorno fa ma già dai primi tutorial mi ha subito conquistato soprattutto per il suo design. Frozenbyte rassicura che questo quarto capitolo può essere tranquillamente giocato da chi è nella mia stessa situazione senza però lasciare indietro i fan più affezionati della saga. La serie di enigmi proposta, per niente scontati e risolvibili in modi diversi a seconda del nostro stile di gioco, sono la cosa che sicuramente colpisce di più di questo titolo. Nonostante le sequenze di combattimento possano risultare a tratti noiose, le boss fight non mancano di una buona dose di ingegno da applicare alla forza bruta risultando quindi in un ottimo bilanciamento tra azione e riflessione. Giocato con altri giocatori in locale è sicuramente più leggero data che viene premiata la collaborazione nella risoluzione dei puzzle rendendo determinate parti del gioco meno frustranti. Trine 4 è sicuramente un gioco adatto per chi cerca qualcosa di divertente con cui far marciare i propri neuroni.