Playstation VR: Hands On Giochi

Articolo di Raffaele Gomiero

L’arrivo del Playstation VR è imminente. La periferica con cui Sony farà entrare i suoi utenti nella realtà virtuale arriverà nei negozi il 18 ottobre, per cui si cominciano a contare i giorni uno per uno. Durante un pomeriggio al Playstation Dome allestito per l’occasione a Milano, Sony ha voluto offrire alla stampa un’ulteriore occasione per provarlo, noi ovviamente non ce lo siamo fatti dire due volte e siamo corsi puntuali all’appuntamento. Ecco come è andata.

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Sott’acqua tra pesci rossi e squali

Non avendo mai provato il Playstation VR, ci hanno fatto iniziare con la demo base, dove siamo dovuti stare in piedi – particolare importante – con le mani appoggiate a una sedia. Casco e cuffie in testa per essere completamente immersi nella demo anche a livello sonoro senza la minima distrazione dai rumori del mondo esterno e ci ritroviamo in pochi secondi in una di quelle gabbie d’acciaio che vengono immerse nell’Oceano. Tutto è bellissimo, sembra di essere davvero in fondo al mare, intorno a noi pesci di ogni tipo e qualche murena che si avvicinava curiosa. Man mano la gabbia di metallo scendeva  intorno a nois i faceva sempre più buio e la musica di sottofondo cominciava a farsi preoccupantemente più cupa. Ovviamente ci aspettavamo che non sarebbe andato tutto liscio e qualche elemento emozionale ci sarebbe stato, infatti dopo poco ecco arrivare uno squalo bello grosso che ci gira intorno e non manca di darci qualche testata scuotendo un po’ la gabbia. Per fortuna la gabbia e resistente, ma lo squalo è particolarmente testardo e dopo poco riesce a romperla lasciandoci senza protezione.  Se inizialmente eravamo tranquilli, una volta rotta la gabbia tutto si è fatto più teso e l’esperienza VR si è fatta davvero coinvolgente. Come è andata a finire non ve lo raccontiamo, ma se questa demo sarà scaricabile dallo store Playstation scaricatela subito perché ne vale veramente la pena.

In pista con Driveclub VR

Lasciandoci l’acqua alle spalle ci siamo seduti comodi su una postazione corredata da volante e pedaliera e ci siamo messi  sotto con Driveclub, titolo straconosciuto che sarà disponibile al lancio del visore. Qualche mese fa Paul Rustchynsky, il game director del team di sviluppa, ha confermato che in versione VR Driveclub girerà a 60 fps, dunque durante la prova ci sembrava che girava abbastanza veloce, non sappiamo se era esattamente a 60 fps ma se non lo era si avvicinava di molto. Con presenti nella demo solo tre auto e un circuito, abbiamo scelto la vettura più aperta per avere più campo visivo e allo scattare del verde ci siamo trovati davvero in pista! Visivamente Driveclub rimane un buon gioco e il fatto di poter girare la testa quando si compie qualche curva stretta per vedere dove sono gli avversari aggiunge non poca atmosfera, se pensate che la cosa sarà possibile farla anche in giochi dove è fondamentale (tipo le corse dei kart) potete immaginare quanto il Playstation VR vi immergerà nei giochi di guida. incredibile il senso di forza G che vi darà la guida in prima persona, nonostante non ci sia nulla a crearla artificialmente all’esterno. Ovviamente per avere il massimo vbisogna dotarsi di volante, pedaliera e seggiolino apposta, ma questo dipende da voi. Da provare!

Nella casa degli orrori con Resident Evil 7 VR

Per il primo anno solamente i possessori di PS4 potranno godersi Resident Evil 7 in modalità VR, per cui i possessori dei ben più costosi Oculus Rif e HTC Vive potranno fare solo una cosa: aspettare. Ma Resident Evil 7 VR ci trasmetterà davvero la tensione che ci si aspetta? Al momento la risposta è sì! nella – purtroppo – veloce demo con visore e cuffie indossati saldamente sulla nostra testa ci siamo avventurati per le prime stanze della casa che apre il settimo capitolo del survival horror più famoso in assoluto e possiamo dirvi che se siete  facilmente impressionabili è meglio che cambiate genere. Almeno con il Playstation VR.  Una volta mossi i primi passi sarà impossibile non avere un pizzico di tensione quando sentirete urla agghiaccianti provenire dalle porte dinanzi a voi,  esplorando e aprendo armadi in cerca di armi, oggetti e munizioni ci si aspetta sempre che salti fuori qualcosa di imprevisto, come ad esempio… uno zombie! Durante la nostra demo di zombie non ne abbiamo incontrati nemmeno uno, ma entrare in stanze completamente piene di sangue, con pezzi di cadaveri di animali intorno a noi ci ha davvero immerso nell’atmosfera tipica di Resident Evil, che tanto rilassante come ben sapete non è.  Scricchiolii, cigolii e come già detto urla, vi faranno muovere con una prudenza quasi eccessiva, quando poi dovrete salire scale o aprire porte la tensione c’è eccome. Se il buongiorno di vede dal mattino, l’esperienza VR di Resident Evil 7 sarà davvero impedibile.

Until Dawn: Rush of Blood

Oltre al Playstation VR, il titolo in questione richiede l’utilizzo di due Move, per cui se cercavate un qualsiasi motive per tirarli fuori dalla cantina questa è la volta buona.  Nel gioco saremo saldamente seduti su un carrello minerario e lanciati a folle velocità dentro un ottovolante dell’orrore con zombie e mostri pronti a saltare fuori da ogni angolo, non mancheranno lame e seghe rotanti pronte a tagliarci la testa se non la muoveremo tempestivamente per evitarle. Fortunatamente a nostra disposizione avremo due armi da fuoco gestite appunto dai controller Playstation Move, il concetto è semplice: si mira e si spara, proprio come nella realtà. Senza dimenticare naturalmente di ricaricare per tempo la pistola o il fucile, pena la perdita di quei secondi preziosi che possono fare la differenza tra la vita e la morte. Until Dawn: Rush of Blood è stata una piacevole sorpresa, è un titolo semplice e adrenalinico che farà contento sia chi vuole la completa immersione nel gioco, sia chi vuole sparare senza pietà a qualsiasi cosa si muove. Abbiamo visto un solo livello ma le buone premesse ci sono, il resto lo vedremo in fase di recensione. Dieci e lode al prezzo, infatti sarà disponibile a solo € 20,99.

Rigs

Sport del futuro dove due squadre di mech si affrontano nella più improbabile delle partite. La visuale è dalla cabina di guida del mech e si dovrà cercare in ogni modo di fare punti e contemporaneamente impedendo all’avversario di fare altrettanto. Dobbiamo ammettere che le regole non erano chiarissime (anche perché mancava in effetti proprio la spiegazione nella demo) quindi siamo andati completamente ad intuito. E abbiamo capito veramente poco. Il concetto è di segnare punti  passando con tutto il mech dentro un simil-canestro posto al centro dello schermo. Al momento ci sfuggono le tattiche di gioco e le dinamiche dei punti (più che sparare contro i nemici non abbiamo fatto) per cui non possiamo esprimerci con ottimismo come con gli altri titoli. Rimandato all’uscita.

Battlezone – Rebellion

Tanto semplice quanto divertente, in Battlezone saremo alla guida di un carro armato del futuro (del resto Battlezone è uno storico gioco di carri armati comparso anni fa su Atari 2600)  dove, tramite la combinazione pad/visore, saremo incaricati di abbattere nemici terrestri e volanti prima che loro facciano lo stesso con noi. Le arene sono essenziali ma strategiche e possiamo ben prevedere che il meglio di sì lo darà nel multiplayer online. Non costerà tanto (pensiamo) quindi è da avere!

EVE Valkyrie

E arriviamo finalmente alla simulazione di astronave, una delle ambientazioni che a molti basterebbe per correre a compare il visore di Sony. EVE Valkyrie ci catapulterà direttamente nello spazio dentro un caccia di una flotta stellare in stile Battlestar Galactica tutta da gustare guardandosi intorno, ma l’emozione durerà poco visto che entro pochi secondi saremo alle prese insieme al nostro squadrone di un attacco alieno. Il gioco è un arcade in stile Ace Combat, quindi scordatevi un qualsiasi aspetto strettamente simulativo, però è divertente e l’ambientazione spaziale fa davvero tanto. In attesa di Star Wars VR sarà un passatemo più che piacevole. Bello!

VR Experience

Dunque analizzando questa piena giornata tutta a base VR possiamo trarre alcune importanti conclusioni sul Playstation VR. Innanzitutto anche al primo impatto può risultare grande, una volta indossato (con facilità) si è rivelato estremamente leggero e più gestibile di altri visori in circolazione. Cosa molto importante visto che dovremo indossarlo per svariate ore. sia nei giochi dove abbiamo dovuto utilizzare il pad (che viene visualizzato nel visore, quindi per prenderlo non dovremo togliercelo) che i controller Move non ci hanno creato la minima difficoltà. Soprattutto questi ultimi si sono rivelati molto fedeli nei movimenti e precisi nel mirare e sparare, onestamente non ce lo aspettavamo. A livello visivo il Playstation VR è leggermente inferiore rispetto a Oculus e HTC. Tanto per snocciolare qualche numero, il visore Sony ha internamente uno schermo OLED da 5,7” in grado di arrivare ad una risoluzione di 1080×960, HTC e Oculus invece arrivano a 1080×1200. Per carità, la differenza è poca, consideriamo anche il fatto che gli altri visori si aggirano intorno ai 700 Euro, mentre il Playstation VR costerà € 399, quindi sensibilmente di meno. Identico invece il campo visivo di 100°, anche se nel visore Sony sono presenti due bande nere ceh delimitano lo schermo, bande che una volta fatto partire il gioco ci dimenticheremo facilmente, però ci sono. Ricordiamo anche però una cosa: abbiamo provato il visore con una PS4 tradizionale, bisogna vedere come si comporterà con la pompata PS4 Pro in arrivo a novembre. Ma di questo, ne parleremo ampiamente più avanti. L’ esperienza alla fine è stata più che positiva, soprattutto perché abbiamo potuto toccare con mano la realtà virtuale su giochi che già conoscevamo a livello di gameplay ( a parte un paio di eccezioni), per cui il salto di immersività (perdonateci il termine) si è notato e molto.  Potrebbe farvi rivalutare generi che fino ad oggi avete snobbato. Comunque se al lancio ci saranno occasioni di provarlo nei negozi correte di corsa, perché la descrizione non vale l’esperienza diretta e le sensazioni che riceverete. Noi abbiamo già dato e non aspettiamo altro che la data di uscita.