Supernove, galassie e Pulsar | Ecco le migliori immagini dell’osservatorio Chandra che vi miglioreranno la giornata

Gli oggetti spaziali più belli immortalati dall'osservatorio chandra

Il Chandra X-ray Observatory è un grande telescopio orbitale, che la NASA utilizza per osservare i raggi X nello Spazio. Lanciato nel Luglio 1999, adesso orbita la terra, osservando la galassia attorno a noi. Adesso arrivano nuove spettacolari immagini, frutto dei dati di questo gioiello dell’ingegneria.

Il telescopio Chandra si era già fatto sentire, dapprima nel 2006 quando tramite le sue rilevazioni sono state trovate le prime prove dirette dell’esistenza della materia oscura, e poi nel 2017 quando fu adoperato per analizzare la più alta concentrazione di buchi neri supermassicci mai osservata.

Nuove spettacolari prospettive

Le immagini che vedete sono frutto della fusione di diversi dati; i dati sui raggi X del Chandra sono stati combinati con dati di altri telescopi che riescono a percepire la luce visibile e le lunghezze d’onda infrarosse. La somma è uno spettacolo per gli occhi, che ci mostra quanta energia ci sia davvero nel nostro universo

Il Centro Galattico

ASA/CXC/SAO, JPL-Caltech, MSFC, STScI, ESA/CSA, SDSS, ESO

La prima immagine pubblicata ritrae il Centro Galattico. Questa regione è piena di oggetti dalle dimensioni inimmaginabili, stelle di neutroni iperdense, nuvole di gas a temperature altissime e un buco nero supermassivo chiamato Sagittarius A* (il buco nero di cui sono state pubblicate le prime foto nel Maggio 2022).
I dati dei telescopi ci presentano questa regione come una coperta di punti luminosi, dai colori rosa, arancio, rosso e viola, e con alcune sfere molto grandi e luminose. Proprio le nuvole arancioni, blu e viola sono frutto dei dati Chandra, e rappresentano la luce proveniente dai raggi X.

Supernova Keplero

NASA/CXC/SAO, JPL-Caltech, MSFC, STScI, ESA/CSA, SDSS, ESO

La Supernova SN 1604, o Supernova di Keplero, è quel che rimane dall’esplosione termonucleare di una nana bianca. Si trova a non più di 20.000 anni luce dalla Terra e fu osservata per la prima volta (anche ad occhio nudo) nel 1604, venendo studiata così a fondo da Johannes Keplero da prenderne il nome; anche Galileo Galilei ebbe modo di osservarla e ammirarla, parlandone nelle sue lezioni.
Nell’immagine che adesso vediamo, possiamo osservare quel che rimane dell’immane evento distruttivo: una nuvola di gas e materiale che assomiglia ad una palla annodata di energia blu, rossa e bianca.

Galassia ESO 137-001

NASA/CXC/SAO, JPL-Caltech, MSFC, STScI, ESA/CSA, SDSS, ESO

La Galassia ESO 137-001 ha una particolarità: si muove ad una velocità di milioni di chilometri orari, lasciandosi dietro una doppia coda costituita di gas e materiali cosmici che perde nel suo movimento.
In uno sfondo pieno di stelle luminose, la galassia ESO 137-001 si muove imperterrita. Il magnifico colore blu-viola delle due code è frutto dei dati Chandra, così come le scie rosse che sembrano seguire il percorso della galassia, nuvole di idrogeno che viene trascinato dall’attrazione gravitazionale.

Galassia NGC 1365

NASA/CXC/SAO, JPL-Caltech, MSFC, STScI, ESA/CSA, SDSS, ESO

La Galassia NGC 1365, come la nostra Via Lattea e la maggior parte delle altre galassie, è una galassia a spirale barrata, visibile nella costellazione della Fornace. L’immagine che potete osservare ritrae i gas ad alta temperatura catturati dal campo gravitazionale del buco nero supermassivo che costituisce il centro della galassia NGC 1365.
I dati dei raggi X in questa immagine sono i punti viola brillante, che rappresentano nuvole di gas particolarmente cariche di energia, o per l’appunto il buco nero supermassivo rappresentato dalla macchia più grande. Per creare questa immagine, i dati Chandra sono stati fusi con i dati del James Webb Space Telescope.

Pulsar delle Vele

NASA/CXC/SAO, JPL-Caltech, MSFC, STScI, ESA/CSA, SDSS, ESO

Una Pulsar è un particolare tipo di stella di neutroni dalla densità enorme; l’effetto della forza gravitazionale dà origine ad una specie di “effetto faro”, per cui le pulsar emettono colonne di energia che si muovono in maniera precisa e costante.

Quest’immagine rappresenta la Pulsar al centro della Nebulosa delle Vele; la nuvola di gas violacea, osservata dal Chandra, è circondata da un guscio bluastro, dati del telescopio IXPE. È osservabile anche la colonna energetica della pulsar, la striscia di energia bluastra in alto a sinistra nell’immagine.