Saw II: Flesh & Blood

jaquettesa

Il primo titolo su Saw arrivò come un fulmine a ciel sereno e fu accolto abbastanza calorosamente nonostante alcune delle sue evidenti pecche, in primis il sistema di combattimento poco maneggevole. Adesso, Zombie Studios e Konami ci portano il sequel del videogioco basato sulla saga cinematografica di LionsGate. Stiamo parlando di Saw II: Flesh & Blood! Dopo l’avventura tutto sommato sufficente e godibile del primo episodio non ci aspettiamo altro che miglioramenti per questo sequel che, con un setting del genere, potrebbe davvero diventare un’icona del survival horror!
Veniamo al dunque e analizziamo tutto ciò che questo titolo ha da offrire: con la speranza che non si tratti di una mera trasposizione film-videogioco a fini commerciali, ma di qualcosa di molto più ispirato!!

TALE PADRE TALE FIGLIO

Saw II: Flesh & Blood ci catapulta sin dai primi secondi di gioco nelle atmosfere claustrofobiche e terrificanti dei tremendi strumenti di morte (qualcuno direbbe redenzione) a cui la saga Saw ci ha ormai abituato. Chi si aspettava un sequel dell’incubo vissuto dall’agente Tapp nel primo videogame, si troverà di fronte ad un nuovo personaggio: Campbell, un tossico-dipendente finito vittima del cammino di illuminazione studiato a puntino dal nostro Jigsaw! Dopo i primi minuti di gioco ci renderemo però conto che il vero protagonista del gioco altri non é che Michael Tapp, il figlio dell’oramai scomparso David. Purtroppo anche Michael cade vittima del gioco perverso dell’Enigmista, e una volta imprigionato, gli viene assegnato un compito ben preciso: indagare sulla scomparsa e sul lavoro passato di suo padre David, arrivando infine a scoprire la verità!
Tutto questo ovviamente immersi nelle claustrofobiche e oscure ambientazioni di gioco, ricolme di ex galeotti sbattuti in prigione da Tapp senior in cerca di vendetta e prigionieri dell’Enigmista vittime di macchinari infernali che Michael dovrà disattivare in tempo risolvendo complicati puzzle.
Le scelte e il comportamento di Michael durante la sua prigionia/indagine saranno rilevanti in quanto il gioco presenta finali multipli: le nostre scelte durante le fasi di gioco potranno condurre a due differenti finali, che verranno poi ricollegati all’oramai dimenticato Campbell dei primissimi minuti di gioco!!
Per quanto riguarda il reparto trama, Saw II riesce a creare situazioni ed eventi intriganti e abbastanza coinvolgenti, ma non possiamo non segnalare la predominanza di archivi, documenti e registrazioni audio come strumenti principali che permettono l’avanzamento della narrazione. Le cutscenes ci sono ma si riducono al minimo: scene di tortura abbastanza cruente, qualche dialogo e ovviamente i due finali.
Di certo non si tratta delle trame studiate a puntino che la versione cinematografica di Saw da sempre ha da offrire, anche se abbiamo apprezzato l’attento parallelismo che gli sviluppatori hanno mantenuto, cercando di far combaciare i dettagli della trama della serie cinematografica alla trama del videogioco, che si svolge tra il secondo e il terzo film. Non neghiamo che giocando a Saw 2: Flesh & Blood sarà presente qualche momento narrativo abbastanza d’effetto, certo é che non siamo di fronte ad un capolavoro, uno sforzo in più sarebbe stato apprezzato!

IL GIOCO CONTINUA

Uno dei punti più criticati del primo capitolo fu sicuramente il gameplay. In Saw II risulterà chiaro sin dai primissimi minuti di gioco che i ragazzi di Zombie Studios hanno fatto molto per rivoluzionare e conferire più senso di intrattenimento al gameplay di questo sequel, adattando controlli, puzzle e combattimenti ad un sistema di gioco molto più studiato e attendo al feedback del giocatore.
Procediamo con ordine: tecnicamente stiamo parlando di un survival horror in terza persona, ma a nessuno sfuggirà che in Saw II più che la sopravvivenza saranno i puzzle a farla da padrone. I complicati macchinari dell’Enigmista saranno ovunque e non c’é stanza che non abbia almeno un solo puzzle da risolvere per andare avanti con l’avventura o portare a termine qualche obiettivo secondario.
Dire che Saw II sia un puzzle game con atmosfere horror sembrerebbe più appropriato, visto l’ammontare di enigmi e puzzle che dovremo risolvere, molto più alto di una normale media da survival horror. Nei panni di Michael ci troveremo di fronte ad una serie di puzzle sempre più complicate e dalle soluzione che ci spingeranno ad utilizzare tutto ciò che abbiamo a nostra disposizione: giochi di luce e scritte nascoste sono solo la punta dell’iceberg per degli enigmi che risultano sinceramente divertenti, anche se conosciamo tutti la potenzialità distruttiva di un puzzle troppo ostico.
La stragrande maggioranza della soddisfazione la proverete risolvendo i puzzle, ma non possiamo comunque sottovalutare una costante componente action che si riscontrerà nel corso dell’avventura. Trappole improvvise da evitare e pavimenti cedevoli sono solo alcune delle componenti che aggiungeranno un po’ di azione al contesto di gioco, seppur bisogna notare che tutte queste componenti si riducono a Quick Time Events che alla lunga risultano molto ripetitivi e che lasciano poco spazio alla vera abilità del giocatore.
Parlando di Quick Time Events anche la rimodellata compenente di combattimento é stata riadattata al modello QTE! Uno scontro con uno dei tanti galeotti che scorazzeranno per le ambientazioni di gioco si risolverà con la corretta combinazione di pulsanti suggeriti su schermo, ancora una volta minimizzando il grado di difficoltà e, alla lunga, rivelandosi sinceramente poco interattivo e abbastanza noioso!!
Fortunatamente in piccole dosi sono state inserite delle Boss Battle che dovranno essere superate utilizzando l’ambiente circostante e qualche buona dose di velocità e riflessi, ma si tratta di piccole parentesi tra una sessione e l’altra di gameplay composte principalmente da QTE e enigmi da risolvere.
Dopo Puzzle e Quick Time Events, l’ultima componente presente, seppur in piccole dosi, é quella dei minigiochi. Forzare una porta con un chiodo può rivelarsi un’esperienza visivamente godibile che aggiunge un pizzico di sapore in più all’esperienza in generale, anche se un piccolo minigioco qua e la non riesce ad influire più di tanto sul giudizio finale del gioco.

La cosa che preoccupa di più é la poca interattività che si avverte giocando a Saw II. Più o meno tutta l’azione di gioco si concentra su percorsi stabiliti e uscire fuori dagli schemi non é consentito se non in rare eccezzioni. Sicuramente un playthrough di Saw II é cosa godibilissima grazie ad una sapiente mistura di trama e puzzle ben ideati, ma non abbiamo trovato nessun motivo che ci spingesse a proseguire l’avventura più di una volta, se non fosse per il finale alternativo, che in qualche modo obbliga i players più precisi a dover ripetere l’avventura, volenti o nolenti.
In definitiva, per quanto riguarda il gameplay Saw II ha subito un bel po’ di migliorie e ha dato spazio ad una serie di puzzle davvero divertenti per chi ama il genere. Onestamente a nostro avviso, la predominanza dei Quick Time Events per le scene di azione lascia a desiderare, in quanto toglie molto all’interattività e all’atmosfera da survival horror che in un titolo del genere dovrebbe predominare; d’altro canto i puzzle da soli non riescono a creare un gameplay votato alla rigiocabilità, che in questo caso, dobbiamo ammetterlo, é nulla. Un approccio leggermente più action e uno snellimento dei QTE presenti in maniera vigorosa avrebbero sicuramente reso questo titolo qualcosa di molto più interessante!!

TRAPPOLE SANGUE E OSCURITA’!

E adesso veniamo al fiore all’occhiello di qualsiasi survival horror. L’esperienza ci ha insegnato (vedi Silent Hill) che un gameplay poco interattivo può comunque passare in secondo piano se coadiuvato da un design degno dei maestri dell’horror. Ambientazioni e musiche scelte a puntino riescono a far balzare in gola i cuori e da soli possono influire profondamente sul giudizio finale del gioco. Se leggendo fino ad ora vi siete convinti della sufficiente mediocrità che Saw II ha da offrire, finalmente abbiamo qualcosa di realmente bello di cui parlare.
Tutto, a partire dalla soundtrack, e finendo dalle ambientazioni, ricalca il modello che la serie Saw ha sfruttato con innegabile successo. Da questo punto di vista l’effetto che se ne ricava é decisamente denso di suspence e adatto al tipo di gioco che ci aspettiamo. Non mancano però le note negative: se da un lato le ambientazioni ben ricalcano le atmosfere del film, non sarà raro andare incontro ad un’area di gioco blandamente dettagliata e sommariamente spoglia. Questa mediocrità passa in secondo piano se si prende in considerazione la star effettiva che il gioco ha da offrire: l’Enigmista, la sua presenza é indiscutibilmente ben apprezzata e di sicuro effetto per chiunque sa cosa aspettarsi da un pupazzo ridacchiante, uno schermo sfarfallante e un registratore audio abbandonato. Le stesse ambientazioni in particolari frangenti vengono arricchite da cutscenes in cui assisteremo ai tremendi giochi dell’Enigmista e le frequenti apparizioni di Testa di Porco non possono che rimandare al leggendario Silent Hill 2 e al suo intramontabile Pyramid Head.
In generale Saw II si presenta bene, purtroppo però non siamo di fronte ad un design che riesce a mettere in secondo piano il gameplay poco curato. Peraltro non siamo di fronte nemmeno ad un titolo horror che vale davvero la sua definizione: le sequenze horror sono poche e una definizione più adatta sarebbe quella di thriller ad alto contenuto di violenza!!
State tranquilli però, giocando a Saw II non mancheranno sequenze in grado di farvi sgranare gli occhi, ma di certo non saranno questi singolari episodi a risollevare il giudizio finale sul titolo.

UN PASSO AVANTI PER L’ENIGMISTA

Leggendo la recensione avrete sicuramente capito che Saw II: Flesh & Blood é un titolo che procede tra alti e bassi costanti: se da un lato i puzzle, la trama e il comparto di design contribuiscono ad un’esperienza godibile che stimola il giocatore a proseguire con l’avventura, il lato action del gameplay é il grande macigno che grava sulla qualità di questo titolo. Vero é che siamo di fronte ad un concept come quello di Saw che, stilisticamente parlando, non si presta bene ad un’interpretazione orientata sull’azione, ma sarebbe stato opportuno riuscire a creare un equilibrio tra l’intensità del desing e dei puzzle i QTE e le scene da azione che alla lunga risultano solo degli inutili intermezzi tra una parte di trama e l’altra. Saw II: Flesh & Blood non é assolutamente  un titolo da bocciare; non possiamo negare il grado di coinvolgimento che si prova giocando sin dai primi minuti, ma non é possibile chiudere un’occhio sulle evidenti limitazioni che il gameplay comporta ad un titolo di questa fattura.
Se siete fan dei personaggi di Saw, non rimarrete delusi dalla trama e dal design, ma per tutti quelli che si aspettavano il nuovo survival horror che Konami avrebbe voluto affiancare alla serie Silent Hill, di certo non siamo per nulla sulla strada giusta.
Saw II: Flesh & Blood é comunque un titolo dalle alte potenzialità, che, se ben sfruttato, potrebbe rappresentare un buon trampolino di lancio per una nuova serie survival horror con i fiocchi. D’altronde i difetti preponderanti del primo episodio sono stati sommariamente risolti, bisogna solo aspettare che Zombie Studios e Konami capiscano i diffeti di questo sequel e sviluppino un terzo capitolo in grado di soddisfare le aspettative che automaticamente genera un titolo del genere.
Nel frattempo, potreste trovare davvero godibile questo Saw II: Fleash & Blood ma si tratta di un titolo più propenso al noleggio che all’aquisto. Se amate Saw e vi mancano un po’ di atmosfere horror, fateci un pensierino, ma visto le offerte che il mercato propone per questo Natale, non ci sentiamo di suggerirvi di spendere i vostri soldi in un titolo dalla scarsa rigiocabilità e con degli evidenti problemi come Saw 2: Flesh & Blood!

VOTO FINALE: 6.8/10