Monster Hunter 3: Recensione

Recensione di Alessio Arciola

Monster Hunter Tri è un gioco dal sapore unico che mischia in modo eccellente il gioco action con le caratteristiche tipiche del gioco di ruolo, fornendo al contempo un comparto multiplayer da fare invidia a titoli certamente più noti e ben più blasonati in occidente.
Progettato inizialmente per console Sony, Monster Hunter Tri è la sesta incarnazione di un titolo tipicamente giapponese, il primo a sbarcare sulla console di Nintendo per volere del team di sviluppo che vedeva la sfida del controller Wii più appagante della next-generation di PS3. Alla luce dei risultati, sicuramente una scelta vincente.

LA CACCIA SI RIAPRE: TERRA, CIELO O MARE I MOSTRI NON HANNO SCAMPO

In Monster Hunter Tri il giocatore indossa i panni di un cacciatore il cui ogni minimo componente dell’aspetto è personalizzabile nelle primissime fasi di gioco. Catapultato nel villaggio di Moga, il giocatore avrà due vite possibili da seguire in ogni momento della sua avventura, quella tranquilla del villaggio in cui può gestire ed arredare la propria casa, compare e vendere oggetti nei negozi ed interagire con una moltitudine di personaggi differenti o quella del cacciatore al di fuori dei confini di Moga dove potrà e dovrà scontrarsi con mostri sempre più grandi e potenti per sbloccare nuove armi, armature, missioni per conto della Gilda dei Cacciatori e compiti secondari all’interno ed all’esterno del villaggio.
Rispetto al passato Capcom ha affermato di aver dato più importanza alla modalità single player e così è effettivamente. Se le precedenti incarnazioni di Monster Hunter puntavano tutti ad una pressoché assenza di trama, adesso invece c’è una storia da seguire che si sviluppa attraverso le missioni importanti che si sbloccano alla conclusione di un gruppo di missioni più semplici e rapide assegnate dalla Gilda o dai personaggi nel villaggio. Sostanzialmente comunque le missioni che affronteremo saranno di tre tipi: uccisione, cattura e caccia. Nella prima tipologia il nostro compito sarà quello di eliminare una o più specie di uno specifico mostro e riportare a villaggio parti dello stesso per consegnarle a chi le ha chieste o utili a noi per migliorare il nostro personaggio. La seconda tipologia richiede invece che il mostro richiesto venga portato al villaggio vivo e si tratta delle missioni più complicate in quanto dovremo controllare la forza dei nostri colpi e sfruttare il monte in cui il mostro cadrà a terra stanco, ma non morto, per addormentarlo, legarlo e quindi trasportarlo al villaggio.

Ad unire il tutto c’è comunque l’aspetto RPG del gioco, la gestione del nostro alter ego virtuale ruota attorno a tre diversi accessori  e un personaggio, ossia armi, armature, oggetti ed il Fabbro. Le prime sono divise in sette differenti classi passando per spade, martelli, spade con scudi, balestre, asce ed altro. Le seconde invece si dividono in cinque diversi pezzi che proteggono testa, tronco, braccia, schiena e gambe del cacciatore. Entrambi gli oggetti sono ovviamente migliorabili attraverso il sistema GDR che è la seconda anima di Monster Hunter Tri. Grazie all’ ampio inventario dove potremo conservare vari oggetti – come trappole e bombe per eliminare i nemici o pozioni e provviste per riportare la nostra salute al massimo oltre alle pietre per affilare le lame delle nostre armi – avremo modo di acquisire pelli, scaglie, corni, ossa oltre a tesori sparsi in varie aree del mondo intorno Moga che ci daranno l’opportunità di migliorare sia le armi che le armature così da renderle più potenti e durature oltre che a renderle sempre diverse nell’aspetto a seconda delle modifiche che il Fabbro effettuerà per montare nell’arma o nel pezzo di armatura l’oggetto voluto.

Il vero cuore pulsante di Monster Hunter Tri però sono i mostri. Presenti non solo diversi nella dimensione – ci sono piccoli, medi e grandi mostri – ma anche e soprattutto nell’aspetto, nel modo di interagire tra loro stessi, con l’ambiente che li circonda, con il cacciatore. Vedere il mondo di Monster Hunter senza interagirci direttamente fa capire che esiste una vera e propria vita, che i mostri abitano la terra e per la prima volta anche i mari dell’ambiente che ci circonda senza il nostro intervento. Ogni mostro poi è perfettamente unico nel suo modo di essere, ogni specie è legata a territori specifici, si nutre di piante o di altri mostri – in alcuni casi solo di alcune specie mentre lascia in vita altre creature – ed ovviamente ogni mostro ha il suo modo di attaccare e di difendersi. Caso particolare è un volatile, il Qurupeco che imita i richiami di altri mostri per attirarli e farli scontrare contro il cacciatore che sta avendo la meglio su di lui. Altri mostri invece sfruttano la propria fisicità usando le lunghe code o attacchi da tipico ambiente fantasy come scariche elettriche, alitate infuocate e così via.
Ad accompagnare il giocatore durante la sua avventura in single player – sempre e solo se lo si vorrà a fianco – ci sarà una piccola e strana creatura chiamata Cha-Cha che si potrà ingaggiare al villaggio e che sarà di aiuto per illuminare le aree scure, per individuare un particolare mostro o negli stessi combattimenti. Attraverso infatti maschere intercambiabili, il Cha-Cha cambierà il suo stato diventando di volta in volta più o meno aggressivo a seconda delle nostre scelte.

Se la modalità storia è decisamente più curata rispetto a quanto visto in passato, il vero cuore pulsante di Monster Hunter Tri è il comparto multiplayer che porta il giocatore all’interno di una seconda cittadina, Loc Lac, sfruttata in-game come Lobby per l’incontro dei giocatori, cosa che permette di evitare lo scambio di codici ed ID per l’incontro online. Attraverso Loc Lac i giocatori scrivono la loro avventura, in gruppi di quattro al massimo, è possibile infatti affrontare i mostri – gli stessi del single player – con un livello di difficoltà maggiore rispetto alla modalità in singolo proprio per la presenza di ben quattro giocatori e non uno singolo. Loc Lac però non è solo un punto di incontro per affrontare i mostri, ma anche un luogo dove i giocatori possono chiacchierare senza il rischio di essere attaccati e soprattutto il luogo dove scambiarsi oggetti e pozioni necessarie per livellare le capacità del gruppo così da affrontare le sfide seguendo le migliori tattiche possibili.
 Monster Hunter Tri inoltre sfrutta la periferica Wii Speak, ossia la periferica Wii con microfono che permette ai giocatori di parlare senza ritrovarsi obbligati a perder tempo con la chat testuale. A differenza del mercato nipponico inoltre, sia in Europa che negli Stati Uniti, il multiplayer di Monster Hunter Tri è totalmente gratuito e non richiede nessun canone di pagamento – in Giappone invece bisogna tirar fuori 800, 1500 o 2000 Wii Points per uno, due o tre mesi.

UNA TECNICA DA URLO

Un paragrafo in particolare deve essere dedicato ai controlli in game. Per quanto sia giocabile attraverso WiiMote e Nunchuk, il vero controller adatto per Monster Hunter Tri è il Classic Controller Pro, un’evoluzione del Classic Controller che fornisce una differente posizione dei dorsali – molto più comoda – oltre a due impugnature per una presa più comoda del controller (la versione Pro non fa altro che ricalcare il tipico pad da console). Grazie al Classic Controller Pro, chi ha già giocato i precedenti capitoli su PS2 e PSP si troverà di certo a casa in quanto lo schema di controllo ricalca in modo pressoché identico quello già visto in passato. Come accennato comunque il titolo è giocabile con i tipici controller della Wii, l’unica differenza è che la gestione, soprattutto in combattimento sarà più ostica.

Il maggior dubbio per molti era il comparto tecnico, come accennato difatti nell’introduzione, Monster Hunter Tri era stato inizialmente ideato per approdare nella next-gen attraverso la piattaforma PlayStation 3 – cosa che avrebbe mantenuto il titolo esclusiva Sony visto che i primi due capitoli sono disponibili per PS2 mentre i restanti tre episodi sono esclusive PSP. Gli sviluppatori del titolo hanno trovato però la sfida data dalla Wii più interessante, abbandonando così il progetto next-gen – la speranza ovviamente è che sia solo un abbandono momentaneo – per dedicarsi invece allo sviluppo atipico sui controlli Wii. Ciò che è uscito fuori è un vero gioiello, controlli a parte a cui abbiamo già accennato, sia il livello tecnico che grafico mostrato da Monster Hunter Tri è un qualcosa di mai visto sull’ultima nata casalinga di Nintendo.
Restano ovviamente dei piccoli difetti come la mancanza di sistema di aggancio che permetta di evitare i colpi a vuoto, ma l’esperienza tecnica vera di questo gioco è data dall’incredibile intelligenza artificiale che porta nel mondo di Tri un vero e proprio ecosistema vivente in grado di gestirsi autonomamente senza l’intervento del giocatore. A livello grafico poi i paesaggi, sia terrestri che marini, sono ricchi di particolari e nonostante le ristrette capacità della console, la qualità delle texture e delle ambientazioni sono decisamente alte. Non facciamo sicuramente uno sgarro a nessuno se affermiamo che Capcom con Monster Hunter Tri ha realizzato un nuovo step qualitativo per ciò che riguarda il comparto tecnico Wii.

A livello audio il gioco è come sempre ben curato, ogni mostro ha una sua “voce”, c’è chi ringhia, chi urla, chi fischia e con tante ore di gioco impareremo a capire chi stiamo per affrontare semplicemente ascoltando il suono fatto dal mostro. Le musiche di accompagnamento sono inoltre ben curate presentando un ampio repertorio che cambia di continuo a seconda della situazione in cui ci troviamo con sfumature nei cambi sempre ben gestite e mai brusche.

CONCLUSIONE

Potenzialmente infinito, Monster Hunter Tri è senza ombra di dubbio un ottimo gioco con cui passare piacevoli ore a divertirsi sia in single player ma soprattutto in multiplayer dove la presenza di tre amici rende la battaglia contro i mostri del gioco decisamente più interessanti e soprattutto logiche. La semplificazione dell’avvio del titolo rispetto al passato ed il comparto tecnico, decisamente di primo livello se si considera la potenza delle Wii infine, fanno del titolo di Capcom non solo un gioco bello e divertente, ma anche un gioiello di tecnica che altri team di sviluppo dovrebbero prendere ad esempio per le loro future creazioni.

In conclusione se si è amanti della saga, Tri non deluderà di certo le aspettative. Per i neofiti invece, grazie al nuovo sistema di tutorial, l’introduzione al mondo di Monster Hunter sarà così graduale da non sentire alcuna difficoltà, non perdete quindi tempo e correte a prendere la vostra copia di questo grandioso gioco.

Monster Hunter Tri è disponibile per sistemi Nintendo Wii. Il titolo è disponibile, oltre che singolarmente, anche in due edizioni speciali. La prima chiamata “Classic Controller PRO Pack” include il gioco ed un Classic Controller Pro, la seconda edizione denominata “Ultimate Hunter Pack” include invece il gioco, un Classic Controller Pro, la Wii Speak ed una action figure raffigurante la testa di un Lagiacrus.

Voto: 8.5 / 10