Cos’è la mela d’oro? Dove si trova la mela d’oro?
Recensione di Alienor
Enigmi e non solo…
La storia principale è il filo guida di tutta la trama molto più ricca e complessa del previsto: il professore dovrà anche ritrovare la gatta di Dalhia, risolvere altri casi ( tra cui persino un omicidio), costruire strani congegni, prendere oggetti da inserire nelle camere della locanda in cui alloggiano i rispettivi protagonisti, ricomporre un dipinto conquistandone vari pezzetti (ricevuti alla risoluzione di alcuni enigmi) e conquistare il maggior numero di picarati, che diminuiranno ogni qual volta si dà la risposta sbagliata; ad agevolare il professore a trovare la risposta corretta agli enigmi ci saranno le monete aiuto trovabili nel villaggio nei posti più impensabili! Inoltre se proseguendo nel gioco capita di saltare degli enigmi (sono davvero tanti da scoprire) basta recarsi alla “Bottega degli enigmi” per ritrovarli. Inoltre durante il suo percorso Layton sarà affiancato dalla sua valigetta dove sono inserite varie opzioni: il diario del professore (in cui c’è una cronologia degli eventi accaduti), i misteri, gli enigmi ( sia quelli risolti sia quelli lasciati in sospeso), l’opzione di salvataggio (in modo che i progressi ad ogni piccolo passo non vadano perduti), i congegni (che si costruiscono grazie ai vari pezzi che vengono dati ai protagonisti alla risoluzione degli enigmi), la locanda (in cui inserire i vari mobili delle rispettive camere del professore e di Luke e che devono risultare appropriate ai gusti e alle preferenze di ognuno di loro) e infine il dipinto da ricomporre.
Gi enigmi sono vari e necessitano conoscenze di vario tipo e differente natura: ci sono percorsi da trovare, monete, figure, effetti ottici che ingannano, cifre da inserire… tanta la logica e la lucidità mentale da utilizzare. Alcuni enigmi proposti sono abbastanza famosi e risalgono a tempi antichi, a volte ci sono più soluzioni possibili. Tutti richiederanno la massima attenzione e grazie alle monete aiuto si potrà anche far ricorso ai tre aiuti a disposizione nel momento in cui le difficoltà sono maggiori del previsto. Ma attenzione! E’ meglio non sprecarne perché a volte sarà sufficiente solo un po’ più di attenzione per i particolari e di tempo per pensare, meglio non sprecare le nostre monete altrimenti nei momenti davvero critici potremmo rimpiangere d’averle utilizzate in situazioni abbastanza “semplici” in confronto!
Prendere appunti può servire!
Personaggi simpatici e strani…
La grafica de “I misteri del professor Layton” è cartoonata, come la maggior parte dei giochi per Nintendo Ds, ma questa volta con qualcosa in più. I personaggi sono tutti diversi l’uno dall’altro, hanno caratteristiche particolari e ben definite: ad esempio il barone Augustus Reinhold è grassottello, un po’ tarchiato, con gli occhiali e barbuto, mentre la vedova, Lady Dalhia è bionda, occhi azzurri, slanciata e molto elegante…una bella signora insomma. Ràmon, il traghettatore che permette ai personaggi di attraversare il fiume per raggiungere Villa Reinhold, ha a prima vista un qualcosa che ricorda tanto il Caronte dantesco: un essere pallido, freddo, vestito di rosso…una creatura quasi infernale, molto misteriosa e inquietante(dopo l’omicidio alla villa nostro compito sarà quello di trovare Ràmon, del quale non si ha più traccia!). I due protagonisti hanno lineamenti simpatici, toni vivaci e sorrideranno puntandovi il dito contro ogni qual volta la vostra risposta agli enigmi sarà corretta. La piccola cittadina è molto curata nei particolari, come i personaggi del resto. C’è la piazza, il campanile, il Luna Park in cui si trova la ruota panoramica, la villa (grande edificio misterioso e pieno di quadri di famiglia), la torre (sede di stranissimi eventi); anche gli ambienti interni sono ben delineati e si riconoscerà subito il posto in cui ci troviamo grazie alla presenza di oggetti caratteristici: c’è il ristorante, la stanza del comune, la locanda, la taverna, la bottega degli enigmi e altre stanze e posti in cui entreremo. In conclusione grafica ben curata e varia che rende il gioco ancora più interessante.
Atmosfera di calma apparente
L’atmosfera di Saint-Mystère è molto rilassante, a definirla è anche e soprattutto la colonna sonora. Sembra, grazie alla musichetta che accompagna il gioco, di percorrere strade parigine (sarà il nome in francese della cittadina non casuale?) con calma e tranquillità, anche se al pratico i misteri cupi ma contemporaneamente adrenalinici non danno sensazione di relax! È difficile staccarsi dal gioco, enigma chiama enigma e si gioca per ore senza accorgersene, lasciandosi trasportare dai ritmi lenti scanditi ma piacevoli; i temi interessanti e affascinanti stimolano ininterrottamente le proprie capacità, ogni risposta esatta è un piccolo traguardo a Saint-Mystère! E davvero tanti sono le vittorie che dobbiamo raggiungere prima di arrivare al capitolo finale!
Tutti a prendere la stylus per la caccia alla Mela d’oro!