Dopo l’ennesima cancellazione da parte di Riot Games, il team originale ritorna a lavorare in maniera indipendente su Hytale, il “rivale” di Minecraft!
Che Minecraft sia imbattibile, non ci piove. Si tratta forse di uno dei più grandi giochi di sempre, uno di quelli che nel tempo è diventato sinonimo di creatività nella sua forma più pura: con quei mattoncini digitali, sono state tante le opere compiute e la community di appassionati è cresciuta a dismisura, fino a portare a dei lavori che ne sono diventati diretta estrinsecazione.
Quando però un progetto iniziato quasi per scherzo, viene assorbito da una delle più importanti multinazionali videoludiche, ritrovandosi a essere un ingranaggio di un meccanismo fin troppo grande da gestire, il rischio di non riuscire a stare dietro ai ritmi è grande. Coi tempi che corrono purtroppo, chi non riesce stare al passo nell’industria videoludica, viene immediatamente lasciato indietro. Per fortuna però, che c’è chi continua a credere a determinati progetti, come nel caso di Hytale!
Era il 2015 quando un gruppo di sviluppatori indipendenti, un gruppo di persone con una visione, iniziò a caldeggiare l’idea di dare vita a qualcosa di nuovo, di unico. Il gruppo capitanato da Simon Collins-Laflamme, Philippe Touchette, Kevin Carstens e Patrick Derbic, incontratosi sul server multigiocatore di Minecraft, Hypixel, aveva iniziato a creare Hytale immaginandolo come un sandbox fantasy, con generazione procedurale dei blocchi che avrebbero composto i mondi.
Nel 2020, dopo essere già stati vicini alla chiusura del progetto, arrivò Riot Games a interessarsi del gioco e iniziò a finanziare il team, per dare vita ad Hytale. Tante cose vennero rifatte da capo, a partire dal team che venne riformato con Riot che esercitò degli inserimenti. Qualche mese fa però, una notizia aveva annullato le speranze dei fan: Hytale era stato cancellato di nuovo.
Nessuno si sarebbe sicuramente aspettato che, solo pochi giorni fa, lo stesso Simon Collins-Laflamme avrebbe concluso un accordo con Riot per riacquistare i diritti sul gioco. Come Simon stesso ha scritto sui social, “ce l’abbiamo fatta. Hytale è salvo. Abbiamo rilevato Hytale da Riot Games”. L’intento pare quello di richiamare circa 30 membri del vecchio team che, secondo Simon, conoscono bene il progetto così da continuarne lo sviluppo.
Una scelta di responsabilità verso i giocatori: così è stata descritta quella presa da Riot che, come ribadisce sui propri social, avrebbe scelto ciò che era meglio per i giocatori. Dopo aver valutato diverse offerte, Riot avrebbe optato per ritornare i diritti al creatore originale del progetto, lodando l’immenso lavoro svolto in questi anni all’interno dell’azienda e con l’augurio che il gioco possa vedere la sua forma finale, così come pensata dal team originale.
This post was published on 19 Novembre 2025 23:00
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