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L’autore delle musiche di Tomb Raider è stato arrestato nel tentativo (fraudolento) di restaurare i brani di gioco

Una vicenda giudiziaria sgradevole, ha colpito Peter Connelly, storico compositore delle colonne sonore di vari capitoli della serie di Tomb Raider. Arriva la condanna.

Il mondo dei videogiochi, l’intera industria, sta vivendo un periodo di cambiamento in cui nessuno sa bene come comportarsi, comportamento che pare emergere dai comportamenti spesso border line, adottati da tante aziende. E considerando quanto l’attenzione riguardo l’industria videoludica sia cresciuta negli anni, era normale aspettarsi che il “mondo reale” venisse a bussare alle porte di alcuni soggetti, per chiedere il conto.

L’autore delle musiche di Tomb Raider è stato arrestato nel tentativo (fraudolento) di restaurare i brani di gioco (player.it)

Il dialogo attorno ai finanziamenti che vengono erogati per lo sviluppo di un videogioco, con tutte le spese ivi comprese, è spesso frammentato da bugie o informazioni molto poco attendibili. Anche per questo, appare come anomala e degna di copertura, una notizia che vede coinvolto un nome noto dell’industria, che ha rappresentato una certezza per i gamer cresciuti tra gli anni ’90 e i 2000 e che adesso dovrà affrontare una condanna per frode.

Condanna per frode, tra fondi Covid e dedizione: dove sta il confine?

Nelle scorse ore, è emersa una notizia che ha destato non poco sgomento tra i videogiocatori, nonché tra chi nell’industria è infilato con tutti i piedi. Peter Connelly, storico compositore delle colonne sonore di vari titoli della serie di Tomb Raider (nello specifico Tomb Raider: The Last Revelation, Tomb Raider: Chronicles e Tomb Raider: The Angel of Darkness) oltre ad altri titoli a cui avrebbe collaborato (Watch Dogs, The Crew, South Park: The Fractured but Whole, Dead Island 2) è stato condannato per frode.

L’accusa è nata in seguito a un accertamento svolto dall’agenzia Insolvency Service, per conto del governo britannico, e farebbe emergere una condotta volontariamente intentata all’ottenimento di fondi Covid, in quantità maggiore rispetto a quanto dovuto. In parole povere, Connelly è stato accusato di aver fabbricato fatture false o gonfiate, al fine di ottenere più soldi.

Condanna per frode, tra fondi Covid e dedizione: dove sta il confine? (player.it)

I fondi elargiti nel 2020, quando in piena pandemia i vari Paesi si assicuravano che le aziende non andassero sul lastrico, grazie ad aiuti statali, sarebbero stati di £22.000. Connelly avrebbe però ripetuto la procedura per l’ottenimento di fondi, cambiando banca. Il risultato è stato l’ottenimento di ulteriori £37.500, sotto forma di prestito Bounce Back.

Connelly ha raccontato la sua versione dei fatti: dopo aver ricevuto la possibilità di lavorare al rinnovamento della colonna sonora di Tomb Raider, inizia a lavorare al progetto, arrivando a impegnare persino la sua auto e ad accendere prestiti personali, per coprire i costi di produzione. A causa della pandemia però, nel 2021 arriva lo stop al progetto e l’azienda va in liquidazione, senza che alcun prestito venisse restituito.

La spiegazione però, non è ovviamente bastata per giustificare quella che, di fatto, è stata ascritta come frode. Il 52enne Peter Connelly è stato condannato il 17 luglio, dal Durham Crown Court, a 16 mesi di carcere. Inoltre, per sei anni, sarà interdetto dal ruolo di amministratore d’azienda.

This post was published on 22 Luglio 2025 21:00

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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