Avete mai visto il Grand Canyon innevato? Le immagini spaziali sono spettacolari

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Ora potete.

Siamo abituati ad immaginare il Grand Canyon sotto una luce accecante ed un sole cocente, un setting ideale per un film western o una località imperdibile per escursionisti a caccia di meraviglie naturali. Molto meno consueta è l’immagine del canyon coperto di neve, e pressoché unica è immaginare di scattare la medesima fotografia non da un punto qualsiasi, bensì da un luogo che si trova fuori dal nostro pianeta. Sembra strano ma è proprio ciò che è accaduto, e ora possiamo vedere tutti queste magnifiche fotografie provenienti dallo spazio ma rivolte verso il nostro caro vecchio pianeta.

Missione europea

L'equipaggio della missione spaziale Huginn, tuttora in corso. Andreas Mogensen è il secondo da sinistra.
L’equipaggio della missione spaziale Huginn, tuttora in corso. Andreas Mogensen è il secondo da sinistra.

L’astronauta danese Andreas Mogensen si trova sulla stazione spaziale internazionale. Ingegnere spaziale di formazione, sta comandando la ISS nell’ambito della missione Huginn (così chiamata da nome di un corvo di Odino secondo la mitologia norrena). Si tratta della seconda missione a cui partecipa sulla stazione spaziale internazionale. La prima volta vi mise piede nel 2015, primo astronauta danese a farlo. La missione è stata lanciata lo scorso 26 agosto dal Launchpad 39A del Kennedy Space Center della NASA. Si tratta di una missione a carattere scientifico coordinata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) della durata di 6 mesi, dunque è quasi conclusa.

L’assenza di gravità esperibile in orbita consente di effettuare esperimenti scientifici impossibili da condurre all’interno dell’atmosfera terrestre. In particolare la missione si concentrerà su esperimenti che hanno a che fare con la salute, i fenomeni climatici e la scienza fondamentale. tutto ciò tramite i sofisticatissimi strumenti messi a disposizione da Columbus, il laboratorio scientifico allestito all’interno della stazione ed interamente realizzato dall’ESA che consente un’ampia varietà di ambiti di studio, dall’astronomia alla psicologia, dalla metallurgia allo studio delle forme di energia.

Tra le ricerche in corso presso Columbus in seno alla missione Huginn vi è lo studio volto a migliorare la qualità del sonno in orbita, lo studio della formazione dei pianeti rocciosi e glie venti metereologici. All’interno di 3 ambiti principale – salute, clima e “spazio per la Terra” – si declinano molti esperimenti diversi. Eccone alcuni:

  • Sleep in Orbit: la ricerca vuole misurare la qualità del sonno degli astronauti tramite un sensore infilato nell’orecchio degli stessi, che misurerà l’attività cerebrale e i cicli di sonno dell’equipaggio.
  • Circadian Light: utilizzando luci LED con lunghezze d’onda particolari, il test vuole misurare l’impatto che la vita in orbita ha sul corpo umano verificanod eventuali differenze rispetto al normale ritmo circadiano
  • VR for Exercise: l’utilizzo di visori per realtà virtuale durante le sessioni di allenamento fisico cui gli astronauti devono sottoporsi sarà utile a cogliere eventuali differenze di rendimento rispetto ad un allenamento standard.
  • LaPlace: si tratta di une sperimento volto a misurare come i granelli di polvere si muovono in ambienti gassosi, per poter meglio comprendere le trasformazioni e i fenomeni alla base della formazione dei pianeti rocciosi.
  • multi-Needle Langmuir Probe (m-NLP): un esperimento volto a comprendere meglio l’interazione tra le particelle solari e i fenomeni elettromagnetici che si creano quando essere entrano nell’atmosfera terrestre, il tutto al fine di elaborare previsioni climatiche più accurate e migliori tecnologie di navigazione satellitare.

Tutto questo è molto interessante, ma cosa centra con le foto del Grand Canyon scattate da Mogensen? Assolutamente nulla, ma un astronauta avrà pure il diritto di svagarsi e scattare qualche fotografia, giusto?

Foto spaziali

Il Grand Canyon innevato visto dallo spazio.
Il Grand Canyon innevato visto dallo spazio.

Proprio alla passione per la fotografia del comandate Mogensen dobbiamo lo scatto che vedete qui sopra, colto in un momento fortunato di passaggio sopra il celebre canyon con cielo terso che ha permesso di immortalarlo al meglio. Il Grand Canyon coperto di neve è uno spettacolo raramente immortalato, ed è la prima volta in assoluto che ciò avviene da una prospettiva unica come lo spazio! La riuscita di uno scatto del genere è tutt’altro che scontata, come ha spiegato con orgoglio lo stesso Mogensen sul suo account X, a corredo di questa e di altre foto pubblicate per la gioia di tutti gli appassionati di spazio (e di canyon).

Infatti, data la distanza a cui la ISS si trova dalla Terra (oltre 400 chilometri) e data la sua velocità di rotazione, non è affatto facile trovare il momento giusto per scattare. Basta un battito di palpebre, come spiega il comandante, per perdere il momento perfetto e fotografare tutt’altro rispetto al soggetto preferito. Fortunatamente è andata bene, e ora tutto il mondo può ammirare queste splendide immagini del Grand Canyon coperto di neve da una prospettiva decisamente… spaziale! Da sottolineare infine che il rientro previsto del comandante e del resto dell’equipe è prevista non prima dell’8 marzo, e che essa avverrà tramite la capsula Crew Dragon messa a punto da SpaceX, che continua a rivelarsi un partner privato sempre più fondamentale per la riuscita delle missioni spaziali internazionali.