Tra tutti gli attacchi informatici questo è il più strano | Attenti al vostro spazzolino elettrico

attacco hacker contro gli spazzolini elettrici

Al giorno d’oggi nemmeno lavarsi i denti è così sicuro come si pensava, soprattutto se si utilizza lo spazzolino elettrico.

Al giorno d’oggi siamo letteralmente circondati da oggetti elettronici: non solo dispositivi informatici come smartphone, tablet, computer, laptop e strumentazioni del genere, ma tutto ciò che può rientrare nella categoria degli elettrodomestici: forni, fornetti, friggitrici, lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici, televisori e chi più ne ha più ne metta.
Avere tutti questi strumenti elettronici ha cambiato le nostre vite in meglio, ma purtroppo anche in peggio.

All’aumentare degli oggetti elettronici, intesi appunto sia come dispositivi smart che elettrodomestici, sono aumentati anche quelli che sono i rischi per la cybersicurezza: sempre più persone sono esposte al mondo informatico, sempre più informazioni vengono trasmesse attraverso la rete e sempre più aumenta il rischio che qualche malintenzionato possa rubare i dati degli utenti e utilizzarli a proprio piacimento.

cybersicurezza

I rischi per la sicurezza informatica sono aumentati e dunque sempre più protezioni stanno venendo sperimentate da chi si occupa di mantenere al sicuro la rete e il passaggio di informazioni sensibili in internet, ma sembra davvero assurdo immaginare che un tale rischio si possa correre anche semplicemente mentre ci si sta lavando i denti.

Lavarsi i denti è importante, ma bisogna farlo in sicurezza

Lavarsi i denti è tra le azioni quotidiane più diffuse dell’umanità: l’igiene orale è importantissima per la nostra salute e dunque tenere i denti puliti e disinfettati deve essere la priorità di tutti noi, soprattutto dopo il consumo dei pasti giornalieri; può sembrare davvero assurdo, ma c’è davvero il rischio di essere attaccati da cybercriminali proprio mentre ci stiamo lavando i denti, dunque anche un’azione così comune deve essere fatta in sicurezza.

Molti si chiederanno cosa c’entra la cybersicurezza e i cybercriminali con il lavarsi i denti: apparentemente nulla e sono due concetti molto distanti fra loro, ma possono arrivare a incontrarsi nel caso in cui si utilizzi lo spazzolino elettrico al posto di quello tradizionale, uno strumento in realtà molto diffuso in tantissime famiglie e che in diversi casi è considerato anche molto più efficace di quello non elettrico.

spazzolino elettrico

Anche in questo caso però bisogna fare un’ulteriore specificazione: gli elettrodomestici standard, come lo spazzolino elettrico che può rientrare in questa categoria, non hanno nulla a che vedere con la cybersicurezza dato che non si collegano alla rete e non condividono i nostri dati a nessuno, ma nonostante questo esiste comunque un pericolo da non sottovalutare quando ci si lava i denti con questo oggetto.

Spazzolino elettrico: ecco a cosa bisogna stare molto attenti

Molti elettrodomestici di ultima generazioni, come ad esempio i televisori che sono divenuti smart o anche gli stessi spazzolini elettrici, sono progettati per avere un supporto non solo per la domotica della propria abitazione e dunque controllarli a distanza, ma anche semplicemente per collegarli al proprio smartphone con bluetooth o Wi-Fi e condividerne le informazioni.

Sebbene gli elettrodomestici da soli non possano essere un mezzo attraverso il quale gli hacker possono attentare ai nostri dati personali, quando oggetti del genere si collegano alla rete domestica può essere un rischio per la cybersicurezza: soprattutto considerando che nell’ultimo periodo sono stati utilizzati proprio degli spazzolini elettrici per effettuare attacchi DDoS su larga scala, ovvero uno degli attacchi hacker più comuni dove si ostruisce il traffico dati di un server mediante afflusso di traffico massiccio.

hacker

Per adesso chiaramente non ci sono rischi concreti e appurati che gli spazzolini elettrici siano pericolosi per la cybersicurezza, ma è comunque importante sapere che qualsiasi mezzo elettronico e smart può essere utilizzato dai cybercriminali per compiere le loro malefatte come truffe, furti d’identità e anche di soldi.