Una nuova promessa nella lotta contro il cancro | La start up americana vuole curare i nostri amici a 4 zampe

curare il cancro dei cani

Una start up californiana studia la nuova frontiera della medicina umana passando per quella animale.

La medicina si sta spingendo verso frontiere impensabili fino a pochi anni fa, basti pensare alla rivoluzione approntata da CRISPR nell’ambito dell’editing genomico e al ventaglio di possibilità che sta aprendo in termini di xenotrapianti e lotta alle malattie rare. C’è anche un’altra frontiera, riguardante la lotta contro il cancro, su cui sta scommettendo una startup californiana passando da un percorso singolare: la cura di cani e gatti.

Qua la zampa!

ImpriMed è un’azienda americana specializzata nella cura del cancro nei nostri amici a quattro zampe. La sua tecnica all’avanguardia utilizza complessi algoritmi di intelligenza artificiale che aiutano i veterinari ad individuare i migliori medicinali da utilizzare per contrastare i cosiddetti cancri del sangue, ovvero leucemia, mieloma e linfoma. Ora l’azienda scommette di poter traslare la sua tecnologia in ambito umano, contribuendo in modo significativo al trattamento del cancro nelle persone.

L’idea è venuta riflettendo sulla necessità di trovare soluzioni in tempi rapidi per quei pazienti che soffrono di cancro ora, e non possono aspettare soluzioni di qui a 10 anni, per quanto promettenti possano sembrare gli orizzonti di ricerca. Serviva qualcosa di più immediato, un sistema in grado di individuare la miglior cura possibile, su misura per ogni paziente, con i farmaci oggi a disposizione. Una soluzione che ora sembra davvero a portata di mano, come emerge dalle dichiarazioni entusiastiche di Sungwon Lim, CEO della compagnia:

Le tecnologie a cellule vive che abbiamo approntato per contrastare i tumori del sangue canino sono applicabili in modo efficace anche alla maggior parte dei tipi di tumore del sangue della specie umana e di quelle feline. Inoltre, il comprovato know-how che abbiamo ottenuto dallo sviluppo di algoritmi di AI nell’ambito dell’oncologia veterinaria semplifica la costruzione di nuovi modelli predittivi nell’ambito dell’oncologia umana. L’espansione da-veterinario-a-umano è già in corso all’interno di ImpriMed e ne prospettiamo l’applicazione commerciali di qui a uno-due anni. – Sungwom Lim citato da Kate Park, Dog cancer treatment ImpriMed aims to expand its AI technology into human oncology – 19 dicembre 2023

Ma come funziona?

Andata e ritorno

Kit per il test predittivo sviluppato da ImpriMed
Kit per il test predittivo sviluppato da ImpriMed

Attualmente, il modello di business di ImpriMed, azienda fondata nel 2017 e operante esclusivamente in ambito B2B, funziona tramite la raccolta e analisi dei campioni che vengono inviati ai loro laboratori di ricerca da parte delle cliniche veterinarie con cui sono in contatto (attualmente si tratta di circa 350 cliniche sparse su tutto il territorio degli Stati Uniti). L’oncologo raccoglie campioni di cellule tumorali e di sangue del paziente (animale), e li invia al laboratorio di analisi di ImpriMed in California. La compagnia mette alla prova le cellule tumorali misurandone la risposta a vari tipi di farmaci anti-cancro; qui entra in gioco l’algoritmo di AI che incrocia le informazioni relative a queste cellule con altri dati biologici del paziente per predire quali possano essere i farmaci più efficaci. Nell’arco di 7 giorni, l’azienda è in grado di stilare un report dettagliato e farlo pervenire al veterinario corrispondente.

Una simile pipeline di lavoro è ciò che ImpriMed vuole mettere a punto in ambito umano. Per il momento ha sviluppato un software AI-based in grado di predire le cure per il mieloma multiplo, uno dei tipi di tumore del sangue più diffuso tra gli esseri umani. L’iter di approvazione è in corso, e la speranza è di poterne iniziare la commercializzazione entro il 2025. Tra i servizi offerti ce n’è anche uno dedicato alle aziende farmaceutiche: si tratta di un kit per testare i composti farmaceutici sperimentali direttamente su cellule tumorali prelevate da pazienti sofferenti di specifici tipi di cancro, in modo che il produttore possa riscontrare in maniera rapida ed inoppugnabile l’efficacia di un farmaco prima della sua commercializzazione. Entro la fine del 2024 Lim si dice fiducioso di poter approntare il test relativo alla leucemia mieloide acuta e ai linfomi non Hodgkin.

Da quando esiste ImpriMed ha già curato oltre 5.000 cani, triplicandone l’aspettativa di vita (dati forniti dall’azienda stessa). Potrà ottenere risultati tanto clamorosi anche con gli esseri umani? Glielo auguriamo con tutto il cuore!