Conviene sempre il mutuo a tasso fisso, tranne in questo caso | In questa situazione conviene al 100% il variabile

TASSO fisso contro variabile

Aprire un mutuo a seguito dello scoppio della crisi economica è diventata una vera e propria impresa. A essere maggiormente colpiti, volenti o nolenti, sono coloro che non hanno un reddito particolarmente alto, tra cui abbiamo appunto i giovani: tuttavia pare che vi sia un’importante novità per i mesi di novembre e di dicembre, siccome sarà possibile grazie a un escamotage legale abbassarne la rata. Pertanto, scopriamo come farlo!

Una scelta importante

Scegliere quale mutuo aprire è sempre una scelta molto importante nella vita delle persone. Solitamente quando si decide di farlo, dietro a questa scelta vi è un importante progetto come l’acquisto di una casa, l’apertura di un’attività o un negozio e infine l’acquisto di un auto (a maggior ragione se nuova). Dunque non è una decisione da prendere a cuor leggero, soprattutto a causa della situazione a livello politico ed economico non poi così tanto florida.

Nel momento in cui si decide di aprirne uno, le possibilità che si parano davanti sono essenzialmente due: la prima riguarda l’apertura di un mutuo a tasso fisso (caratterizzato da un tasso che rimane lo stesso per tutta la durata del contratto e del piano di ammortamento. Con esso il diretto interessato saprà sempre che somma dovrà ridare alla banca e la singola rata mensile, che comprenderà al suo interno anche gli interessi. Quest’ultimo valore dipende nella stragrande maggioranza dei casi dalla somma tra lo SPREAD e l’indice EURIRS). La seconda opzione è quella del mutuo a tasso variabile, che in molti casi potrebbe essere molto conveniente, ma parliamone nei paragrafi successivi.

Il mutuo a tasso variabile conviene?

Con il termine mutuo a tasso variabile si intende una tipologia di finanziamento non fisso, che dipende principalmente dall’andamento del mercato finanziario e dal valore detto EURIBOR (il quale viene sommato anche in questo caso allo SPREAD): ovvero il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie in euro, all’interno e tra le principali banche presenti in Europa. Il tasso di interesse è determinato dalla somma tra il parametro Euribor e lo spread. Pertanto, se il tasso di riferimento sale la rata del mutuo aumenterà mentre qualora l’Euribor diminuisca, pagheremo una rata più bassa.

Generalmente all’inizio il tasso di questa tipologia di mutuo risulta essere molto più basso rispetto a quello fisso: ciononostante questa tendenza non è destinata a essere la stessa nel corso del tempo. Infatti in caso di cambiamento del mercato finanziario e degli indici descritti poc’anzi, si potrebbe assistere a un aumento. Nel concreto il mutuo a tasso variabile è un vero e proprio saliscendi, di conseguenza potrebbe in alcuni casi essere molto rischioso. Tuttavia se non riuscite più a sostenere l’attuale finanziamento che avete attivo, potrebbe essere una vera e propria soluzione (certo non definitiva, ma che potrebbe darvi un po’ di respiro a livello finanziario).

Pertanto starà a voi decidere che cosa fare, sulla base di quelle che sono le vostre risorse economiche e finanziare. Un’altra cosa che vi consigliamo di fare è anche quella di consultare la vostra banca, per chiedere maggiori informazioni sull’argomento e se soprattutto conviene effettuare questo cambio tra novembre e dicembre (che pare essere molto più vantaggioso rispetto a prima). Per poterlo effettuare, ovviamente, si dovranno rispettare diverse condizioni, come quello di non essere dei cattivi creditori: in ogni caso questo dipende dalle direttive della banca, anche se questa è una condizione imprescindibile.