In arrivo la scadenza della “Rottamazione Quater” | Tutto quello che c’è da sapere

Scadenza rottamazione quater

Con l’arrivo del 31 ottobre scadrà definitivamente la “Rottamazione Quater” e ciò porterà a non pochi cambiamenti per tantissimi italiani, in particolare per almeno 3 milioni di essi. Appunto per questo se anche voi dovete rispettare questa scadenza incombente, vi conviene consegnare a chi di dovere tutti i documenti necessari. Ma parliamone ampiamente nei paragrafi successivi.

Che cos’è la “Rottamazione Quater”?

Con questo termine si intende una agevolazione per quanto concerne il pagamento delle cartelle esattoriali, introdotta grazie alla manovra del 2023 e gestita dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. In soldoni questa novità introdotta dall’attuale esecutivo permette a tutti coloro che hanno debiti o pagamenti in arretrato con lo stato di poterli saldare entro nuovi determinati limiti di tempo (purché si rispettino le scadenze fissate e i metodi di pagamento).

Il limite fissato dal governo, come già accennato nel paragrafo introduttivo, è il 31 ottobre: entro quel giorno si dovrà pagare la relativa rata. Vi è comunque una certa tolleranza: infatti in caso di mancato pagamento, si avranno 5 giorni massimi di tempo per poterlo effettuare. Quindi la data ultima slitterà entro e non oltre il 6 novembre: nel caso in cui il diretto interessato vada oltre quest’ultimo giorno e in caso di pagamenti parziali o mancati non si potrà più beneficiare della rottamazione (appunto per questo dovrete fare molta attenzione alle tempistiche, se non vorrete ricevere una bella doccia fredda).

Pagamenti e documenti: tutto quello che c’è da sapere sulla “Rottamazione Quater”

Coloro che possono concretamente accedere alla suddetta agevolazione, potranno pagare le relative cartelle esattoriali in diversi modi. Uno di essi è quello di recarsi direttamente in banca oppure di recarsi presso qualsiasi bancomat abilitati al servizio di pagamento “CBILL”. In alternativa è possibile farlo mediante l’uso del proprio internet banking, ma anche raggiungendo gli uffici postali, i tabaccai aderenti a “Banca 5 S.p.a” oppure mediante l’uso dei circuiti SISAL e Lottomatica.

Dopodiché potrete anche raggiungere il sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione o utilizzare la comoda app “Equiclick” abilitata ai pagamenti con “PagoPa”. Si può anche fare richiesta di addebito diretto al proprio contro corrente, sempre dal suddetto sito web e in caso di mancata conferma entro 10 giorni il cittadino dovrà utilizzare un metodo alternativo. Ma non solo, ci si può recare direttamente presso gli sportelli dell’ente: per farlo, però, dovrete avere un appuntamento che può essere prenotato tramite la sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione alla voce “Sportello Territoriale” oppure contattando il numero 060101.

Nel caso in cui non abbiate ancora ricevuto il documento recante la somma che dovrete versare allo stato, potrete recuperarlo direttamente raggiungendo il sito dell’ente governativo: una volta fatto, vi basterà accedere all’area riservata mediante l’uso delle credenziali verificate, quali SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS. Se non avete nessuno di questi sistemi di verifica, potrete ricevere una copia dei pagamenti inviando una mail all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, purché alleghiate un documento di riconoscimento.

Per quanto concerne le persone che risiedono in zone afflitte negli scorsi mesi dalle alluvioni, il limite massimo di tempo per il pagamento è stato slittato di 3 mesi: quindi cadrà a dicembre o al massimo nei primi mesi del 2024. Per maggiori informazioni sull’argomento bisognerà molto probabilmente aspettare ulteriori comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione e anche da parte del governo stesso.