Reddito di base per tutti i cittadini | Le voci si fanno più insistenti ed è la soluzione a ogni male

Il reddito universale

Tra non molto il modello ISEE potrebbe non servire più a nulla: l’Europa spinge per l’adozione del reddito universale di base.

Ogni anno il governo italiano distribuisce degli incentivi e bonus a molti cittadini, soprattutto a quelli più bisognosi, per accedere a una serie di vantaggi in campo economico.
Questi bonus possono essere una tantum, come ad esempio il bonus vacanze, oppure distribuito mese dopo mese come il Reddito di Cittadinanza che fino a qualche mese fa era percepito da tantissimi italiani.

La maggior parte di bonus e incentivi è disponibile solo per una fetta di popolazione o per alcune categorie specifiche di persone e dunque, l’INPS o l’Agenzia delle Entrate, effettuano una scrematura in base a quelli che sono i requisiti del richiedente.
Il requisito principale per potere accedere ai bonus è molto spesso quello del reddito ISEE, ovvero l’indicatore che indica la situazione economica di un nucleo familiare.

Il valore ISEE è nella maggior parte dei casi proprio il requisito che fa tutta la differenza tra una domanda accettata e una rifiutata: in questi casi, infatti, la società che elargisce il bonus decide un tetto massimo di ISEE che non deve essere superato.
Ben presto però questo valore potrebbe non essere più considerato dato che potrebbe essere giunto il momento del cosiddetto reddito di base universale.

Modello ISEE: tra qualche anno non dovremmo più farlo?

Il valore ISEE viene calcolato dall’INPS in base ai redditi di un nucleo familiare, il quale può essere composto solo dal richiedente oppure anche dagli altri familiari se questi vivono nella stesso domicilio del richiedente.
Il valore finale viene dato dalla somma di tutte le forme di reddito di una famiglia, tra cui proprietà immobiliari, veicoli intestati, carte di credito e conti correnti.

In base al valore ISEE, che può essere anche pari a 0 in caso di nessun possedimento o forma di reddito, si può accedere a determinati bonus e incentivi.
Di solito un valore ISEE molto basso, inferiore per esempio a 10.000€, è considerato al di sotto o comunque pari della soglia di povertà e dunque rende accessibile il nucleo familiare alla maggior parte dei bonus.

bonus

Tra non molto però tutto questo potrebbe non valere più perché le voci su un possibile reddito di base universale si stanno facendo sempre più insistenti.
Se tutto questo dovesse rivelarsi vero allora non sarà più necessario andare al CAF o dal proprio consulente per farsi compilare il modello ISEE.

Reddito di base universale: ecco cosa potrebbe cambiare in Italia

Il reddito di base universale, come suggerisce la parola stessa, dovrebbe essere una somma di denaro elargita a tutti i cittadini, indipendentemente dal loro reddito familiare.
Si tratta di una manovra volta a combattere ancor di più la povertà sempre crescente in Europa e, in particolare, in Italia che ha affrontato un periodo di profonda crisi negli ultimi due anni e mezzo.

L’Unione Europea ha un’idea alla base per combattere la povertà sempre crescente e la soluzione potrebbe proprio essere il reddito di base universale che sarebbe distribuito a tutti i cittadini dai 18 anni in su per sopperire alle spese per i beni di prima necessità e per le bollette.
Secondo le ultime indiscrezioni non ci sarebbe bisogno dell’ISEE e potrebbero accedere a questa somma di denaro anche le persone che hanno un lavoro.

banconote euro

La somma di denaro non sarà per tutti uguale, ma sarà elargita in base al costo della vita nei determinati paesi: secondo quanto riportato online il valore del reddito di base universale dovrebbe essere compreso tra i 1000€ e i 1700€ al mese.
Si tratterebbe di una forma evoluta del Reddito di cittadinanza, ma distribuito indipendentemente a tutti i cittadini.