Fate attenzione ai vostri soldi | La banca potrebbe chiudervi inavvertitamente il conto

possono chiuderti il conto in banca

Avere un contro in banca e una carta di credito nel 2023 è una prerogativa fondamentale per effettuare le transazioni più essenziali, prima su tutti l’accredito dello stipendio o, banalmente, dei bonus governativi. Allo stesso tempo la carta permette anche di effettuare acquisti online su piattaforme quali Amazon, marketplace videolucidi (PS Store, Microsoft Store, Nintendo eShop e così via) e tanto altro ancora. Aprire un contro è diventato sempre più facile negli ultimi anni, ma la loro gestione non sempre è facile e se non si sta attenti si potrebbe incorrere in spiacevoli magagne.

Il recente blocco di molte PostePay in Italia

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Quando si parla di carte di credito e di conti in banca, non si possono non citare la miriade di truffe che vengono effettuate nei confronti di molti utenti. Una piaga del genere è aumentata a macchia d’olio in particolare grazie all’arrivo dell’home banking, che da un lato ha semplificato di molto la gestione del proprio conto corrente e delle relative finanze, ma dall’altro ha portato a un aumento dei rischi per le persone. Non è raro che a molte persone vengano inviati messaggi sospetti con al loro interno link malevoli creati appositamente per rubare i dati finanziari e sensibili dei malcapitati.

Si tratta in questo caso del noto fenomeno chiamato phishing: ovvero una tipologia assai subdola di truffa che viene effettuata prettamente mediante l’uso di una e-mail o di altra tipologia comunicazione di natura fraudolenta, inviata per attirare l’attenzione della vittima. Una volta che questa viene notata dalla persona interessata, costui o costei viene indirizzata verso un link gestito solitamente da hacker, dove viene ingannata a inserire i propri dati. Fatto il tutto, al malcapitato vengono prelevati i soldi presenti nel conto o usati per effettuare transazioni poco raccomandabili: è questo il caso di molte PostePay che sono state bloccate a causa di ciò. Per questo vi consigliamo di fare molta attenzione alle comunicazioni che ricevete.

Quando può essere bloccato il conto corrente?

Quando si parla di questa operazione assai drastica, ci si riferisce quasi sempre al blocco dell’operatività: ma che cosa si intendo con questo termine? Generalmente esso indica che colui o colei che possiede una carta di credito o un bancomat non può più usarli. Ciò avviene soprattutto quando si va oltre il massimale di prelievo dal conto oppure nel momento in cui si è smagnetizzata la carta. Inoltre questo può avvenire anche in caso di transazioni sospette, come già detto nei precedenti paragrafi.

Solitamente si tratta di situazioni che sono temporanee e che si possono risolvere facilmente (a eccezione di quando ci sono situazioni irregolari e molto gravi). Tuttavia è sempre buona cosa fare attenzione, specie dalle app dove potete tenere conto delle vostre transazioni: nel caso in cui alcune di queste siano irregolari, o nel peggiore dei casi illegali, l’istituto bancario che vi ha aperto il conto e dato la carta, ha tutto il diritto di bloccarlo.

Una cosa del genere, inoltre, può anche essere fatta dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. Tuttavia in un caso così drastico, si parla soprattutto di pignoramento del controcorrente: cioè quando colui o colei che possiede il conto corrente è debitore verso il fisco. Generalmente il pignoramento ha una durata di 60 giorni e in questo lasso di tempo la banca non permette al correntista nessun tipo di operazione. Di conseguenza fate sempre attenzione che nel vostro conto non vi siano irregolarità di nessun tipo, altrimenti potreste incorrere in non pochi problemi e potreste così perdere del tempo prezioso.