Matteo Perini
All’interno dell’Italia una delle problematiche che attanaglia maggiormente i giovani in età lavorativa è l’impossibilità di ottenere un lavoro, specie se a tempo indeterminato. Infatti solitamente molti ventenni sono obbligati ad accettare contratti a tempo indeterminato o a chiamata, che rende di fatto impossibile potersi costruire attivamente un futuro e la speranza di una vita migliore. Allo stesso tempo a causa delle difficoltà economiche attualmente presenti, molti giovani evitano anche di proseguire gli studi andando o all’università o frequentando corsi professionali superiori, come quelli offerti all’interno degli ITS. Appunto per questo, a causa dell’impossibilità di potersi costruire attivamente un futuro, in questi ultimi venti anni si è assistito alla crescita del fenomeno dei NEET e verso la fine di luglio verrà introdotto un nuovo bonus per facilitare le assunzioni.
NEET che cosa sono?
Con questo termine, derivato dall’acronimo “Not in employment in education and training“, si intendono quei giovani che non sono occupati, né inseriti all’interno di un percorso di formazione o di istruzione superiore. Solo in Italia si stima che la percentuale di individui tra le fasce più giovani che fanno parte di questo gruppo siano almento il 19%, con individui compresi tra un’età che va dai quindici fino ai ventinove anni. Questo, appunto, significa che al momento vi è un numero di possibili lavoratori da formare e da assumere che si aggira attorno agli 1,6 milioni, un numero davvero impressionante.
Proprio per contrastare questo fenomeno in rapida ascesa, verso la fine del mese di luglio verrà erogato un nuovo incentivo – rivolto ai datori di lavoro – con cui assumere giovani disoccupati da almeno sei mesi o senza alcun titolo di studio. Condizione essenziale è che questi giovani al di sotto dei trent’anni siano registrati al programma operativo nazionale chiamato “Iniziativa Occupazione Giovani“, elaborato a seguito dell’iniziativa europea “Garanzia Giovani”.
Bonus assunzioni NEET, tutto quello che c’è d
Questo nuovo incentivo consiste in un contributo equivalente al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali. Appunto per questo tale importo potrà essenzialmente variare a cadenza mensile, anche in caso di fruizione di indennità INPS da parte del giovane neo-assunto. Tutte queste agevolazioni servono soprattutto per incentivare e semplificarele assunzioni con contratto a tempo indeterminato e di apprendistato professionalizzante effettuate tra il primo giugno ed il 31 dicembre dell’anno 2023. Ovviamente i giovani assunti – oltre a essere iscritti all’Iniziativa Occupazione Giovani – non devono svolgere alcun lavoro e non devono essere nemmeno iscritti a un corso di studi.
Sono esclusi da questo incentivo il lavoro domestico, i contratti di lavoro intermittente e i contratti inizialmente indeterminati che si trasformano in seguito in contratti a tempo determinato. La suddetta agevolazione ha durata di un anno ed è cumulabile con gli esoneri contributivi in vigore. Nel caso in cui questa venga progressivamente accumulata, l’incentivo diminuisce dal 60% fino al 20% della retribuzione per ogni lavoratore. Inoltre il giovane a cui viene trovato lavoro deve essere sempre disoccupato da almeno sei mesi o in altro caso essere sprovvisto di diploma di istruzione secondaria di secondo grado, di una qualifica o diploma di istruzione e formazione professionale. Infine deve anche aver concluso la formazione a tempo pieno da non più di due anni e l’importo dell’incentivo dovrà essere conguagliato tramite Uniemens nel mese successivo a quello della prestazione lavorativa. Davvero una buona notizia per coloro che potranno accedervi, sicché possano trovare lavoro più facilmente e costruirsi un futuro molto più roseo rispetto a prima nonostante il periodo duro e la crisi.