Nella fantascienza sognavamo il teletrasporto, ora è Reale | La scoperta del decennio

il teletrasporto ora è possibile

Quante volte avete sognato di teletrasportarvi in un luogo lontano… o anche solo di evitare di restare imbottigliati nel traffico? Forse sarà possibile

“Teletrasportami Scotty” è uno dei tormentoni più famosi della serie “Star Trek”. È il comando impartito quando un personaggio desidera teletrasportarsi da un luogo remoto alla nave stellare Enterprise.

Una tecnologia così futuristica, degna di qualunque saga fantascientifica, potrebbe essere già una realtà ed un video ci mostra come.

Il video rivelazione

Brian Greene, professore di fisica e matematica alla Columbia University e cofondatore del World Science Festival, ha spiegato come si può realizzare il teletrasporto in un video che sta spopolando su tutti i social.

Di seguito riportiamo la traduzione di quanto detto da Brian Greene per coloro che non comprendono i sottotitoli in inglese:

Sono Brian Greene, professore di fisica e matematica alla Columbia University e cofondatore del World Science Festival. Il teletrasporto è una delle idee più strane, di cui esiste una versione che i fisici utilizzano abitualmente. Nessuno teletrasporta le persone da un luogo all’altro. Ma possiamo teletrasportare singole particelle.

Possiamo prendere una particella in un luogo e poi, in un certo senso, crearne una versione assolutamente identica, esattamente con le stesse proprietà, esattamente con lo stesso stato quantico, se mi permettete di essere un po’ tecnico. Ciò significa, in sostanza, che si è passati da una particella che era qui a una che è qui. E di fatto, il processo stesso distrugge la particella qui. Quindi, l’unica versione di questa particella che esiste quando il processo è terminato è quella che è stata creata in questo luogo.

E le persone lo fanno. C’è un fisico molto intelligente, Anton Zeilinger. Egli teletrasporta abitualmente particelle da Tenerife a La Palma. È una cosa incredibile che si possa fare davvero.

La grande domanda, ovviamente, è: Si potranno mai teletrasportare cose grandi come le persone? Le procedure utilizzate per le singole particelle non sono semplicemente scalabili. Non credo che si possa semplicemente scalare per fare un numero sempre maggiore di particelle. Ma chi lo sa? Tra 500 o 1.000 anni, forse avremo qualcosa da provare. Se accadrà nel corso della nostra vita, posso dirvi una cosa con certezza: non sarò la prima persona a entrare in quel dispositivo.

In realtà il video di Greene è stato pubblicato già nel 2017, eppure, per strani corsi e ricorsi dei social è diventato virale e noto solo oggi, con sei anni di ritardo.

Di fatto, però, recenti studi confermano quanto detto dallo scienziato divulgatore.

La ricerca

Mentre il teletrasporto umano esiste attualmente solo nella fantascienza, il teletrasporto è ora possibile nel mondo subatomico della meccanica quantistica, anche se non nel modo in cui viene tipicamente rappresentato in TV. Nel mondo quantistico, il teletrasporto implica il trasporto di informazioni, piuttosto che il trasporto di materia.

Goku, protagonista di Dragon Ball, mentre si teletrasporta

Il teletrasporto quantistico coinvolge due particelle distanti ed non in contatto in cui lo stato di una terza particella “teletrasporta” istantaneamente il suo stato alle due particelle lontane.

L’anno scorso, gli scienziati hanno confermato che le informazioni possono essere trasmesse tra i fotoni dei chip dei computer anche quando i fotoni non sono fisicamente collegati. Ora, secondo una ricerca finanziata dalla National Science Foundation e condotta da scienziati dell’Università di Rochester e della Purdue University, il teletrasporto potrebbe essere possibile anche tra elettroni.

Le conseguenze di questi studi

In un articolo pubblicato su Nature Communications e che apparirà su Physical Review X, i ricercatori, tra cui i fisici di Rochester John Nichol e Andrew Jordan, esplorano nuovi modi per creare interazioni quantomeccaniche tra elettroni distanti.

Secondo gli scienziati, la ricerca rappresenta un passo importante per migliorare l’informatica quantistica e ha il potenziale per rivoluzionare la tecnologia, la medicina e la scienza, fornendo processori e sensori più veloci ed efficienti.

Il teletrasporto quantistico è una dimostrazione di ciò che Albert Einstein chiamava “azione spettrale a distanza”, nota anche come entanglement quantistico. Nell’entanglement, uno dei concetti fondamentali della fisica quantistica, le proprietà di una particella influenzano le proprietà di un’altra, anche quando le particelle sono separate da una grande distanza.


Fonte: Physical Review X – Nature Communication