Ricordate la truffa dello squillo? É tornata e potrebbe costarvi caro, ecco come funziona

è tornata la truffa dello squillo

La truffa dello squillo è tornata a colpire l’Europa e non solo: lo stratagemma, nonostante sia datato, riesce ancora oggi a ingannare e sfruttare l’ingenuità delle persone.

Conosciuta anche con il termine “Wangiri”, è una delle truffe telefoniche più diffuse al mondo. Non solo, il wangiri si sta evolvendo e diventa sempre più difficile da individuare e fermare.

Una donna mostra un telefono che sta ricevendo una chiamata sospettosa, sullo schermo appare la scritta "truffa?"

Torna il Wangiri, la truffa dello squillo

Vi state chiedendo cosa significa “Wangiri”? È una parola giapponese che significa “uno (squillo) e stop”. La truffa prende il nome da questa parola, non solo perché è una pratica nata in Giappone, ma anche perché descrive perfettamente la strategia chiave dell’imbroglio: i truffatori chiamano i consumatori con un solo squillo, utilizzando numeri esteri a tariffa elevata.

I consumatori più ingenui, incuriositi dal numero, spesso richiamano i truffatori: in questo modo viene effettuata una chiamata ad un numero ad alta tariffa, generando entrate per il truffatore anche in pochissimi secondi. Il truffatore può persino tentare di intrattenere il consumatore, mantenendo la telefonata più a lungo, spesso sfruttando un sistema di risposta vocale interattiva, aumentando così sensibilmente i guadagni ai danni dei mal capitati. Questo sistema ultimamente è stato persino perfezionato, abbastanza da venir ribattezzato “Wangiri 2.0”.

Wangiri 2.0

Una differenza fondamentale è che Wangiri 2.0 si rivolge alle aziende piuttosto che ai consumatori. Inoltre, è molto meno evidente e può passare inosservato per mesi o addirittura anni. Esistono anche alcune varianti di Wangiri 2.0 per rendere le cose più interessanti.

Una delle nuove strategie utilizzate partono con un semplice modulo online e finiscono con una bolletta telefonica molto salata. I truffatori compilano il modulo e inseriscono un numero estero a tariffa elevata con cui contattarli. Da lì aspettano solo di venire richiamati. Le aziende più grandi, che spesso operano a livello internazionale, possono essere ancora più a rischio, poiché potrebbe non essere insolito vedere un numero estero.

Conversazione telefonica tra un ladro e un'anziana. Mentre parlano il braccio del ladro si allunga e raggiunge la borsa della donna.

Inoltre, il Wangiri può avvenire anche quando le grandi aziende richiedono il numero di telefono per inviare le one-time password tramite SMS. Il truffatore si iscrive al servizio che propone l’azienda, spesso utilizzando un bot, e inserisce il numero di telefono estero ad alta tariffa. Gli SMS o le chiamate effettuate per inviare le password una tantum non saranno a buon mercato e il truffatore genererà entrate per ogni codice inviato. Immaginate migliaia di password inviate a numeri ad alta tariffa.

È un processo che richiede del tempo, ma che può sottrarre alle aziende cifre davvero importanti. Questi costi extra spesso non vengono nemmeno riconosciuti come frode, ma possono passare come spese legate al marketing o l’assistenza clienti.

Norvegia sotto attacco

Trijata Maraj, direttore del marketing e dei prodotti digitali di Digicel, ha dichiarato che dall’inizio del 2023 è stato registrato un picco di truffe. I dati riferiti dall’emittente pubblica NRK hanno rivelato che la Norvegia è molto esposta al Wangiri: a gennaio, l’azienda di telecomunicazioni Telia ha bloccato poco più di 4 milioni di chiamate fraudolente, quasi il doppio rispetto a Danimarca e Svezia.

Telefono che riceve una chiamata da un numero sconosciuto.

“È difficile rispondere al perché, ma coloro che fanno questo (Wangiri) si sono resi conto che i norvegesi richiamano. Probabilmente in Norvegia hanno un tasso di successo più alto”, ha dichiarato a NRK Øivind Kristiansen di Telia. “Ci sono molti fattori che si oppongono a questo fenomeno. La gente sta diventando più saggia, ma d’altra parte gli attacchi stanno diventando più intelligenti. È un gioco del gatto e del topo: non sempre si sa chi è chi. È l’industria della sicurezza in poche parole”, ha spiegato Frank Stein a NRK.

Anche la Federal Trade Commission (USA) ha messo in guardia da queste truffe: “Le chiamate one-ring possono sembrare provenire da numeri telefonici situati negli Stati Uniti, con tre cifre iniziali che assomigliano ai prefissi telefonici statunitensi. Ma i truffatori più accorti utilizzano spesso numeri internazionali di regioni che iniziano anch’esse con codici a tre cifre, come ad esempio il “232” per la Sierra Leone e l'”809″ per la Repubblica Dominicana. I truffatori possono anche utilizzare tecniche di spoofing per mascherare ulteriormente il numero sul display dell’ID chiamante”.